Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Love Is all You Need (Den skaldede frisør)

 
pic_movie_896   NUM   896  
  DATA E CINEMA   2013.02.26 (CINEF 50-20) PINDEMONTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Susanne Bier  
  ATTORI   Pierce Brosnan, Kim Bodnia, Trine Dyrholm, Paprika Steen, Stina Ekblad, Sebastian Jessen, Molly Blixt Egelind  
  PRODUTTORE   Zentropa Productions, Film i Väst, Lumière & Company, Teodora Film, Slot Machine, Liberator Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Danimarca, Svezia, Italia, Francia, Germania  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2012  
  DURATA   112 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Astrid e Patrick, una coppia danese, si trovano a Sorrento per sposarsi. Con loro anche le rispettive famiglie. Da una parte Ida, la mamma della sposa, una parrucchiera senza capelli perchè malata di cancro e che è stata appena lasciata dal marito dopo 25 anni di matrimonio. Il padre della sposa Leif e la sua nuova fidanzata che ha qualche difficoltà con la lingua danese. Infine il fratello della sposa, Kenneth, soldato facilmente irritabile. Dall'altra parte, il padre dello sposo, Philip, distratto uomo d'affari, che ancora non si da pace per la tragica morte della moglie, e infine la zia Benedikte, l'energica sorella di Philip.
 

COMMENTO   L'Italia è la terra del cibo, del vino e del romanticismo. Sei d'accordo? La risposta di Pierce Brosnan "no" è probabilmente la battuta più sensata del film. Peccato che la Bier non abbia il coraggio di portarla fino in fondo.
Una coppia di fidanzati decide di convolare a giuste nozze in quel regno della felicità che è il Belpaese, e per meglio portare a termine questo progetto coinvolge le rispettive famiglie che prontamente accorrono per celebrare l'evento. Da brave famiglie contemporanee, ciascuna arriva con il suo bel carico di scheletri nell'armadio, un armadio pronto a detonare sul matrimonio al momento meno adatto.
Il film della Bier potrebbe essere una commediola leggera in cui Pierce Brosnan è l'uomo dei sogni, se non fosse per un piccolo dettaglio: la terrificante quantità di stereotipi che la regista danese dà in pasto al pubblico.
Il primo riguarda l'Italia, ancora caratterizzata, ora come più di cinquanta anni fa, da That's amore di Dean Martin. Come se la Sorrento di allora fosse arrivata intatta ai giorni d'oggi. Questa canzone è un'insopportabile costante per l'intera durata del film: versione classica, strumentale, con assoli di mandolino. Il secondo stereotipo riguarda i personaggi maschili. La Bier ha solo un modo per mostrare quanto siano forti i suoi personaggi femminili: raccontare le terrificanti debolezze dei personaggi maschili, visti come confusi, debosciati e immaturi. Evidentemente la Bier non è particolarmente interessata neppure a una parvenza di parità tra sessi. Le donne sono più forti. Punto. Lo stesso Brosnan è declassato a semplice oggetto del desiderio, senza un reale sviluppo psicologico e senza una reale motivazione che non sia subordinata alla "perfetta" protagonista (da notare l'ulteriore ricatto morale dato dalla malattia).
Le situazioni da commedia si trascinano piuttosto stancamente, senza vere sorprese e senza una sola risoluzione che non sia intuibile dal primo incontro tra i personaggi. Se questa è la visione dell'Italia degli stranieri, meglio affidarsi al cinema nostrano.

La frase:
"E' una parrucca".
a cura di Mauro Corso