Leonardo

L’albero di Leo

Un albero ha segnato la fine della vita del nostro Leonardo.
Attorno a quell’albero, in Circonvallazione Oriani, si sono radunati per giorni e ancora passano per una visita i suoi amici. Per accendere un lumino, deporre dei fiori, attaccare qualche foto e lasciare messaggi e biglietti di saluto, di condoglianze. All’albero, per dire, sono anche stati attaccati un fazzolettone scout del suo gruppo, il (mitico) Verona 3, e un giubbino catarifrangente di quando Leonardo durante il PCTO prestava servizio al pedibus degli “Ecomobili” presso l’assessorato all’Ecologia del Comune di Verona.

L’albero, insomma, si è trasformato in un piccolo luogo della memoria, che offre all’amico o al passante un fugace segnale di una vita trascorsa, una vita ricca di tante relazioni, che ha lasciato dietro di sè una evidente scia di amicizia e di bellezza.

Tutto questo a noi familiari ha fatto tanto piacere. Siamo davvero felici che il ricordo di Leonardo non si spenga nei cuori di chi gli ha voluto bene e anzi ci impegniamo (come si può leggere su queste pagine) affinché la traccia del suo breve passaggio mostri la sua evidenza il più a lungo possibile.

Tuttavia, pensiamo che il luogo del decesso non sia necessariamente il più idoneo per coltivare l’intimità del ricordo e dell’amicizia che non muore. Una strada grigia e trafficata, dove lo scorrere impetuoso del traffico automobilistico toglie spazio al silenzio e alla meditazione ci pare quasi dare adito a una maggior tristezza, una desolazione di cui i nostri cuori non hanno certo bisogno.

La memoria poi non ha bisogno di grandi evidenze e manifestazioni esteriori. È qualcosa che ciascuno di noi può coltivare, da solo o in forma collettiva, ovunque, eventualmente anche radunandosi attorno ad un luogo simbolico, non necessariamente legato alle dinamiche dell’incidente.

Il “tavolo di Leo” (rendering)

Grazie alla disponibilità di alcuni amici che si sono presi carico delle incombenze burocratiche e degli aspetti economici sono state quindi attivate le procedure (un Patto di Sussidiarietà) necessarie per donare un albero e posizionare un tavolo da picnic con panchine in un luogo idoneo alla fruizione dell’intera comunità cittadina. Il posto che abbiamo concordato assieme alle Istituzioni è il Parco Comunale presso il Bastione di San Procolo, in via Lega Veronese (quello del Percorso della Salute di fronte alle scuole Barbarani). Si tratta di un luogo speciale e molto amato dalla nostra famiglia, anche da Leo, dove spesso ci capitava di trascorrere del tempo, in estate, proprio per le sue caratteristiche di pace e silenzio o, a seconda dei momenti, anche di clima festoso per la presenza di tanti giovani e famiglie. Un luogo vicino ai nostri quartieri, aperto alla cittadinanza, accogliente (l’assenza di recizioni, ad esempio, gli conferisce una caratteristica speciale in questo senso) e ben frequentato, dove è sicuramente possibile stare bene, fermarsi a leggere un libro, bere un mate, riposarsi dopo un po’ di attività fisica, fare due chiacchiere con gli amici, magari con una chitarra…

Ci farà piacere che questo nuovo spazio prenda il posto di quello attuale, che presto “smantelleremo”, non appena quello nuovo sarà disponibile (tutto dovrebbe essere pronto per la fine di giugno). Ovviamente non mancheremo di organizzare un momento inaugurale adeguato, per fare un po’ di festa ricordando il nostro Leonardo.

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L’auspicio è che questa forzatura non urti alcuna sensibilità. Non ce ne voglia alcuno: ci auguriamo anzi di trovare tutti d’accordo con questa proposta (sottoscritta e sostenuta da molti parenti e amici) che intendiamo rispettosa del nostro e altrui dolore e della comune esigenza di celebrare la vita ricordando la luce che Leonardo sapeva emanare. Come abbiamo detto in occasione dell’AperiLeo, il giorno del suo funerale, ci piacerà che il ricordo di Leonardo non sia accompagnato da lacrime, ma da tanti sorrisi, e questo passaggio di testimone da un luogo all’altro ci sembra possa andare in questa direzione.

Sarà per noi un piacere incontrare la comunità degli amici al “Tavolo” presso il nuovo “Albero di Leo”, nei caldi pomeriggi d’estate (ma anche, perché no, in inverno, se un po’ di sole dovesse scaldare i giorni più freddi) per rinnovare questi sorrisi e raccontarci le ultime novità.

Sarà anche una piacevole alternativa al cimitero, che rimane ovviamente un luogo speciale, ma che probabilmente non è il posto più idoneo per gli incontri festosi, magari accompagnati da un po’ di buona musica (anche se dovrebbe essere proprio così: in altre culture il cimitero è un luogo di consuetudine, da attraversare negli spostamenti quotidiani, attrezzato per trascorrervi il tempo come in un parco, incontrando gli amici, consumando del cibo assieme, assaporando la quiete del luogo in compagnia del passato, della storia e dei buoni ricordi… che bello sarebbe!).

Buona vita. A presto, ciao
Lucianone con Lisa e Luca

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