Una legge in nome di Leo
Il conferimento della Laurea alla memoria a Leonardo non è stato né semplice né scontato. Sebbene infatti si trattasse di un diritto, è solo grazie alla competenza e alla determinazione di un amico se siamo riusciti ad ottenere ciò che, per quanto fosse sancito da un regolamento, ci era stato inizialmente negato. I successivi sviluppi burocratici hanno anche mostrato evidenti difficoltà ad ottenere quel sostegno franco e sincero che sarebbe giusto aspettarsi dalle segreterie accademiche in simili dolorose circostanze.
Anche dal punto di vista regolamentare si è evidenziata una realtà poco conosciuta: in Italia manca una normativa che renda uniformi le modalità di accesso all’istituto della Laurea alla memoria. Ogni università gestisce queste situazioni in modo diverso, lasciando le famiglie, già provate per il lutto, a districarsi tra i vari regolamenti, in difficoltà per l’incertezza delle procedure.
Se un diritto esiste ha da essere chiaro, regolamentato e uguale per tutti; diversamente trattasi di privilegio.
Per questo, portato a casa il “nostro” risultato con la proclamazione di “Leo dottore” abbiamo pensato di spenderci ulteriormente con un piccolo ma importante passaggio per far sì che quanto ci è capitato possa servire ad aprire una strada per eventuali situazioni analoghe future. Con l’aiuto del nostro amico ed esperto legale Cristian abbiamo quindi predisposto il testo per una Proposta di Legge di iniziativa popolare che mira a normare il diritto delle famiglie degli studenti deceduti a richiedere (e ottenere, nel caso rientrino nei requisiti stabiliti) il diploma di Laurea alla memoria. A valere per tutti gli studenti di qualsivoglia ateneo.
Ci sembra un bel gesto, che travalica il nostro interesse privato per aprirsi a un significato collettivo e altruistico (nel solco delle altre iniziative fino a qui intraprese in nome di Leo). Per questo, nella giornata di venerdì 25 ottobre, con un gruppo di amiche e amici di Leo, in rappresentanza di una ben più vasta comunità, ci siamo recati a Roma, presso la Cancelleria della Suprema Corte di Cassazione, per depositare la Proposta:
Il primo passo è stato compiuto, e ci teniamo a ringraziare tutti i partecipanti per la disponibilità e l’impegno di questa giornata. L’azione successiva consiste nel raccogliere a sostegno dell’iniziativa 50.000 firme, indispensabili per consentire il passaggio alle successive fasi di calendarizzazione, redazione finale e discussione in Aula. Per giungere, infine alla sperata promulgazione. Abbiamo tempo fino al 30 aprile.
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