Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 I nostri ragazzi (I nostri ragazzi)

 
pic_movie_963   NUM   963  
  DATA E CINEMA   2014.10.13 KAPPADUE (CINEF 52-02)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Ivano De Matteo  
  ATTORI   Jacopo Olmo Antinori, Barbora Bobulova, Lupo De Matteo, Giada Fradeani, Alessandro Gassman, Rosabell Laurenti Sellers, Luigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno, Lidia Vitale  
  PRODUTTORE   Rodeo Drive, Rai Cinema  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2014  
  DURATA   92 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Due fratelli, opposti nel carattere come nelle scelte di vita, uno avvocato di grido, l'altro pediatra impegnato e le loro rispettive mogli perennemente ostili l'una all'altra, s'incontrano da anni, una volta al mese in un ristorante di lusso, per rispettare una tradizione.
Parlano di nulla: alici alla colatura con ricotta e caponatina di verdure, l'ultimo film francese uscito in sala, l'aroma fruttato di un vino bianco, il politico corrotto di turno.
Fino a quando una sera delle videocamere di sicurezza riprendono una bravata dei rispettivi figli e l'equilibrio delle due famiglie va in frantumi. Come affronteranno due uomini, due famiglie tanto diverse, un evento tragico che li coinvolge così da vicino?
Un film provocatorio, liberamente ispirato al libro La cena di Herman Koch, che entra violentemente nella realtà borghese della famiglia scardinandone le fondamenta.
 

COMMENTO   © Emanuela Scarpa


© Emanuela Scarpa


© Emanuela Scarpa


© Emanuela Scarpa


© Emanuela Scarpa


© Emanuela Scarpa


Finora i film italiani alla Mostra di Venezia, seppur imperfetti e con le dovute differenze, hanno quasi tutti proposto un’idea di cinema che si allontanasse dal convenzionale, tedioso format televisivo nel quale (e ormai sembra quasi un rito ricordarlo) stagna la media della produzione italiana. Ecco, però, che arrivano “I nostri ragazzi” di Ivano de Matteo a invertire la rotta.
La storia è drammatica e il tono scelto per raccontarlo cerca anch’esso, disperatamente, di esserlo: al centro dell’intreccio due fratelli, uno avvocato (Alessandro Gassman) l’altro chirurgo pediatrico (Luigi Lo Cascio), e le rispettive mogli (Barbora Bobulova e Giovanna Mezzogiorno) e figli. Le due famiglie si confronteranno con un fatto che ne farà vacillare l’apparente solidità e svelerà la faccia nascosta di formalismo e apparenza.
Qualcosa, nella trama e nell’atmosfera, ricorda “Il capitale umano” di Virzì: anche lì due famiglie che vanno a scontrarsi con sensi di colpa, scelte etiche e giustizia. Se in quel film, però, la rete di rapporti, ambiguità e fatti concatenati era retta da una scrittura solida e capace di dare profondità ad ogni personaggio e a motivarne le azioni, il film di De Matteo viene demolito proprio dalla superficialità dilagante del suo script e dall’approssimativo sguardo registico. La materia trattata è rovente, complessa: ci si interroga sul senso di responsabilità nel rapporto genitori-figli, sull’affetto e la vergogna che oscurano giustizia e morale, si arriva perfino a toccare il tema della violenza e delle sue derive insensate e gratuite.
Ecco, “sfiorare” direi che è il termine adatto. “I nostri ragazzi” pretende di raccontare drammi e dilemmi di un nucleo sociale, ma in realtà non fa altro che sfiorarli, abbozzarne una pallida, falsissima rappresentazione. E tutto è inesorabilmente influenzato da questo sapore di inautentico: dal singolo personaggio, ai rapporti, alla recitazione. Quest’ultima, poi, svela tutto il convenzionale in cui il film, letteralmente, affoga: ogni reazione è esagerata, si urla perché il dolore deve far seguito ad una disperazione ostentata, si diventa scorbutici, tristi, cattivi perché è questo che la rappresentazione stereotipata di rapporti e sentimenti prevede e da cui non si può scampare.
Il culmine, il punto più alto, di questa fiera della falsità è rappresentato dalle scene in cui genitori e figli si confrontano e le verità vengono a galla, o ancora dove due famiglie si scontrano e si scervellano per trovare delle soluzioni. E noi non capiamo perché facciano tutto questo rumore, dato che di emozioni, fino a quel momento, non ne abbiamo visto l’ombra.

La frase:
"Prima o poi si paga tutto".
a cura di Stefano La Rosa