Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Still life (Still life)

 
pic_movie_929   NUM   929  
  DATA E CINEMA   2014.01.20 KAPPADUE (CINEF 51-14)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Uberto Pasolini  
  ATTORI   Eddie Marsan, Joanne Froggatt, Karen Drury, Andrew Buchan, Neil D'Souza, David Shaw Parker, Michael Elkin, Ciaran McIntyre, Tim Potter, Paul Anderson  
  PRODUTTORE   Redwave Films, Embargo Films, Rai Cinema, Cinecittá Studios  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Regno Unito, Italia  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2013  
  DURATA   87 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Diligente e premuroso, il solitario John May è un impiegato del Comune incaricato di trovare il parente più prossimo di coloro che sono morti in solitudine. John va ben oltre il suo dovere per portare a termine gli incarichi che gli vengono assegnati. Solo dopo aver verificato tutte le piste e gli indizi ed essere approdato in una serie di vicoli ciechi, si arrende e accetta di chiudere un caso e di organizzare il funerale dei suoi "clienti" dimenticati, per i quali sceglie la musica più adatta e scrive discorsi celebrativi che nessuno eccetto lui ascolterà mai. Quando il reparto viene ridimensionato a causa della crisi economica, John dedica tutti i suoi sforzi al suo ultimo caso, che lo porterà a compiere un viaggio liberatorio e gli permetterà di iniziare ad aprirsi alla vita.
 

COMMENTO   Apparentemente, John May potrebbe sembrare un uomo insignificante, un impiegato insoddisfatto che conduce una vita vuota e quasi completamente solo; invece, Mr. May (Eddie Marsan) è un uomo pieno d’amore ed empatia, anche se non verso le persone vive: il suo lavoro presso il comune di Londra consiste nel rintracciare i parenti delle persone che muoiono in solitudine, i cui funerali sarebbero deserti se non ci fosse lui e nessuno si preoccuperebbe di loro se John non fosse animato da una grande comprensione e solidarietà nei loro confronti. Alla vigilia del licenziamento, dopo ventidue anni, capita un caso che scuote particolarmente Mr. May che si mette sulle tracce del misterioso Billy Stoke, riuscendo a ricostruire la sua vita e, grazie a questa ricerca, migliorerà un po’ anche la sua.
Per raccontare una storia tanto insolita con un protagonista così particolare, Umberto Pasolini – regista, sceneggiatore e produttore – sceglie lunghe sequenze silenziose, colori tenui e luci morbide (che riportano perfettamente il tempo londinese) e inserisce un sottofondo musicale solo in rare occasioni. Tutte accortezze che si rivelano azzeccate: rimaniamo coinvolti, incollati allo schermo, desiderando continuamente di sapere cosa accadrà nella scena successiva. La comunicazione attraverso gli espedienti tecnici è perfettamente riuscita, segno di una grande padronanza del mezzo. Un altro punto forte di questo bellissimo film è certamente la sceneggiatura: malgrado la serietà dei temi trattati, l’autore trova spazio per un’ironia genuina e inaspettata, perfettamente in linea con lo spirito del film. Scritto molto bene, "Still life" contiene centinaia di spunti (visivi e non) e tanti piccoli geniali dettagli che ci offrono una visione dei fatti più completa, quasi intima. Colpisce poi la caratterizzazione del protagonista, i contrasti della sua esistenza, la sua unicità. Senza contare poi il contribuito degli attori, principali e secondari, davvero notevole.
"Still life" dunque, "ancora vivo"; o forse si potrebbe interpretare con "la vita c’è ancora", anche dopo la morte di una persona di cui a nessuno sembra importare. Piacevole durante tutta la durata e commovente nel finale, il film di Umberto Pasolini ci comunica proprio questo: gli effetti benefici dell’impegno incondizionato e disinteressato di Mr. May affinché qualcuno non venga abbandonato al suo destino. Perché non avere legami affettivi, o averli perduti, non significa non meritarli più.

La frase:
"Non è troppo tardi".
a cura di Fabiola Fortuna