Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Una canzone per Marion (Song for Marion)

 
pic_movie_922   NUM   922  
  DATA E CINEMA   2013.11.18 KAPPADUE (CINEF 51-07)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Paul Andrew Williams  
  ATTORI   Terence Stamp, Vanessa Redgrave, Gemma Arterton, Barry Martin, Anne Reid, Christopher Eccleston, Ram John Holder, Calita Rainford, Alan Ruscoe, Bill Thomas, Orla Hill  
  PRODUTTORE   Steel Mill Pictures, Coolmore Productions, Egoli Tossell Film, Film House Germany  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Regno Unito  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2012  
  DURATA   93 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Arthur (Terence Stamp) è uno scontroso pensionato che non si spiega come sua moglie Marion (Vanessa Redgrave) possa rendersi ridicola cantando stupide canzoni nel coro amatoriale del quartiere. Attraverso la passione di Marion, Arthur conosce Elizabeth (Gemma Artenton), la direttrice del coro, che vede in lui qualcosa di speciale, nonostante il suo carattere burbero. Elizabeth e la musica aiuteranno Arthur a rendersi conto che nella vita non è mai troppo tardi per cambiare. Nonostante i suoi settant'anni, Arthur inizia a dar sfogo liberamente ai suoi sentimenti, cercando di trovare un modo per riavvicinarsi a suo figlio James (Christopher Eccleston).
 

COMMENTO   L’amore è un sentimento che a volte può durare in eterno, per tutta la vita: è questo il caso di Arthur (Terence Stamp) e Marion (Vanessa Redgrave), sposati da giovani, invecchiati insieme e ancora molto innamorati e bisognosi una dell’altro. Lei però è affetta da un tumore che spesso non le permette di andare alle prove del coro di cui fa parte; Marion ha la passione per il canto e tenta in tutti i modi di coinvolgere suo marito in questa esperienza e ci riuscirà con l’aiuto della giovane insegnante Elizabeth (Gemma Artenton). Arthur è un uomo molto burbero e freddo, che ha un rapporto difficile col figlio James (Christopher Eccleston): i due però si riavvicineranno soprattutto grazie alla musica che farà aprire il vecchio cuore di Arthur, già molto provato.
La struttura del film di Paul Andrew Williams è molto semplice e lineare, in alcuni punti, piuttosto prevedibile. "Una canzone per Marion" ha però una sceneggiatura ricca di particolari e accortezze che arricchiscono il tutto sia dal punto di vista contenutistico che visivo. L’autore dirige e scrive una storia in realtà molto profonda e per certi versi emozionante: chi sa apprezzare i piccoli particolari amerà il film in tutte le sue sfaccettature.
La vicenda dei due coniugi e di Elizabeth è raccontata da Williams con pochi "giri di parole", con sequenze asciutte e accadimenti diretti: forse solo nel finale la mano dell’autore si allenta un po’, ma per tutto il resto del tempo il livello della nostra attenzione è alto e scoprire cosa accade ai protagonisti è veramente un piacere.
Una fotografia dai colori tenui e dalle luci morbide accompagna una recitazione di alta qualità che conferisce ai personaggi quel tanto che basta per farli rimanere nella nostra memoria, almeno per un po’; Marion, ad esempio, è interpretata da una Vanessa Redgrave emozionante e umanissima. Degno di nota anche il lavoro di Terence Stamp su Arthur, un personaggio solo all’apparenza stereotipato e che non mancherà di sorprenderci nelle piccole cose.
Un appunto va fatto anche sul tema della canzone di punta del coro di cui Marion fa parte: il sesso. Sdoganare questo tabù, soprattutto attraverso un gruppo di anziani, è un’idea divertente che denota una certa maturità intellettuale da parte dell’autore e che procura non poche risate al pubblico.
"Una canzone per Marion" è dunque un film molto carino, realizzato con competenza e gusto, che ci coinvolge e ci emoziona, peccato però che ci lasci immaginare davvero poco del suo svolgimento: soprattutto sul finale, le scelte dei personaggi appaiono scontate e preannunciate già da tempo; l’elemento sorpresa non è il punto forte del lavoro di Williams, che merita comunque di essere visto.

La frase:
"Let’s talk about sex!".
a cura di Fabiola Fortuna