Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Quartet (Quartet)

 
pic_movie_900   NUM   900  
  DATA E CINEMA   2013.03.18 KAPPADUE (CINEF 50-22)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Dustin Hoffman  
  ATTORI   Maggie Smith, Michael Gambon, Billy Connolly, Sheridan Smith, Pauline Collins, Tom Courtenay, David Ryall, Trevor Peacock, Luke Newberry  
  PRODUTTORE   Headline Pictures, BBC Films, Finola Dwyer Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Regno Unito  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2012  
  DURATA   98 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   A Beecham House l'atmosfera ferve l'eccitazione. Si è diffusa la voce che la residenza per musicisti e cantanti lirici in pensione presto accoglierà una nuova ospite che, a quanto si dice, è una diva famosa. Per Reginald Paget (Tom Courtenay), Wilfred Bond (Billy Connolly) e Cecily Robson (Pauline Collins) questo genere di chiacchiere non è una novità nella pettegola casa di riposo. Ma subiscono un vero shock quando scoprono che la nuova arrivata è niente meno che l'ex componente del loro quartetto di canto, Jean Horton (Maggie Smith). Jean aveva scelto di intraprendere una brillante carriera come solista, alimentando invidie che hanno finito con l'infrangere la loro amicizia e il suo matrimonio con Reggie, che reagisce molto male alla notizia del suo arrivo. Può lo scorrere del tempo sanare le antiche ferite? E riuscirà il leggendario quartetto a colmare le proprie divergenze in tempo per il concerto di gala di Beecham House?
 

COMMENTO   Non è da tutti esordire alla regia a settantacinque anni con una carriera da attore alle spalle tra le più prestigiose e ricche della storia del cinema. Si può essere presuntuosi e dare per scontato che tanti anni di set siano da soli sufficienti per avere imparato a dirigere ed infine, una volta che il film è arrivato al pubblico, ritrovarsi con la critica che scrive aspramente: "Se non aveva ancora esordito alla regia una ragione quindi c'era".
Con "The Quartet" Dustin Hoffman riesce a schivare questa trappola.
Sarà che la sceneggiatura, presa da una piéce teatrale di Ronald Harwood, ha pochi punti deboli, sarà perché fin dall'inizio ha avuto in mente di girare una commedia all'inglese, affidandosi quasi completamente a battute ben riuscite e alla bravura degli attori, ma il suo è un film garbato, fluido, piacevole come un buon bicchiere di vino a fine cena.
La storia è quella di quattro ex cantanti lirici che si ritrovano in una casa di riposo per soli musicisti (ispirata a quella vera Giuseppe Verdi di Milano). Tra di loro ci sono storie, amori e delusioni passati, nonostante tutto la musica continua ad unirli e davanti all'incedere del tempo non si può fare altro che mettere da parte gli screzi.
Dustin Hoffman segue le loro gesta riuscendo sia a trasmettere il suo amore per la musica che rappresentando con delicatezza la vecchiaia e la voglia di vivere e provare emozione a prescindere da tutto. Non c'è facile drammatizzazione degli eventi o retorica a basso costo, nessun personaggio è macchietta. La ciliegina sulla torta di un film così ben riuscito sono le interpretazioni di Tom Courtenay, Pauline Collins, Maggie Smith e, soprattutto, l'eccezionale Billy Connolly, troppo poche volte visto sul grande schermo. Sarebbe bello vederlo più spesso così come a questo punto ci si aspetta un Dustin Hoffman regista atto secondo.

La frase:
"Questo non è una casa di riposo, è un manicomio!".
a cura di Andrea D'Addio