Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Passione (Passione)

 
pic_movie_899   NUM   899  
  DATA E CINEMA   2013.03.14 RISTORI  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   John Turturro  
  ATTORI   Mina, Massimo Ranieri, Lina Sastri, James Senese, Fausto Cigliano, Fiorello  
  PRODUTTORE   Istituto Luce, Radiotelevisione Italiana (RAI), Skydancers  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Documentario  
  ANNO   2010  
  DURATA   90 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Viaggio al termine di un juke-box, il più grande del mondo: Napoli, scrigno di canzoni, anzi patria delle canzoni, leggenda che inizia con il mito fondante delle muse. Canzoni e cantanti, musicisti e poeti, personaggi reali e leggendari sono i protagonisti di un film che attraversa una delle metropoli più belle, famose e controverse del mondo, una delle
pochissime in grado di incarnare un’idea della vita. L’occhio straniero, ma non troppo, dell’italo-americano John Turturro attraversa la città e le sue musiche, dal “Canto delle lavandaie del Vomero” del 1200 a “Napul’è” di Pino Daniele, rievoca storie lontane e miti vicini, alterna l’amarcord alla ricostruzione, i caroselli canori alle voci di strada, la sceneggiata al videoclip, la storia della canzone alle storie che le canzoni narrano e nascondono. Immagini, spesso inedite, delle grandi voci di un passato ormai remoto si sovrappongono con quelle di interpreti moderni, capaci di
proseguire una tradizione gloriosa, ricreandola e rinnovandola.
 

COMMENTO   L’attore, regista e sceneggiatore americano di origine italoamericana John Turturro torna al Lido proponendo un’opera originale, divertente, ironica, capace di toccare il cuore degli spettatori grazie alla passione e all’energia che pervade questo lavoro. È l’energia e la forza tipiche delle più celebri canzoni napoletane che hanno fatto la storia della musica italiana. Il vecchio e nuovo si incontrano, tradizione e modernità si fondono e si mescolano insieme dando vita a degli arrangiamenti inediti e coinvolgenti capaci di ridare nuova linfa a questo genere musicale. Le storie delle canzoni si rinnovano, si reinvestano dando luogo a nuovi e moderni "poesie" inedite cantate da una nuova generazione di talenti che conquistano il pubblico. "Passione" è un viaggio nel tempo nel cuore della città solare città partenopea, ricca di colori e di vita, piena di contrasti e dissidi, di amore e "passione". È questo spirito che Turturro cerca di catturare riportando la tradizione musicale per le strade, le piazze e i palazzi, luoghi noti e non conosciuti della città di Napoli, il luogo in cui è nata, accompagnando il suo spettatore per mano alla scoperta di questo mondo. Napoli viene eletta a "più grande juke –box del mondo" ed ecco che torna a parlare di amore, gelosia, tradimento, immigrazione, guerra-pace, protesta in un mix scoppiettante di colori e suoni. Ogni canzone è caratterizzata da una "sceneggiata", che è un’elaborazione in chiave moderna della famosa "sceneggiata napoletana", un genere di rappresentazione popolare che alterna il canto con la recitazione e che in questo caso vede aggiungersi il tocco attuale della danza, realizzando dei veri e propri videoclip. Un esempio è il "Canto delle lavandaie del Vomero" un testo del 1200 che viene arricchito da una coreografia e scenografia quasi onirica e ben presto al loro posto appare la città di Napoli in tutta la sua bellezza e su queste immagini riecheggia la voce di Pino Daniele con "Napul’è". Le voci dei grandi interpreti del passato si alternano e sovrappongono a quelle di interpreti moderni, capaci di continuare la gloriosa tradizione, donandogli un po’ di loro stessi. Ci sono ben pochi dialoghi e tutti hanno la funzione di introdurre e spiegare una particolarità di questa tradizione, di commentare e ricordare ciò che era. Ad aprire la strada a questa corsa con e nel tempo, questa immersione nella musica, è in primis la grande Mina, a cui si aggiungono attori e cantanti come Massimo Ranieri e Lina Sastri che si scontrano sulle note di "Malafemmena", scritta da Totò (Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno De Curtis di Bisanzio Gagliardi, più noto come Antonio De Curtis nato a Napoli nel 1898 e morto a Roma nel 1967). Accanto a loro artisti come Misia, Pietra Montecorvino, M’Barka Ben Taleb, Maz Casella, Raiz, James Senese, Avion Travel, Pino Daniene, Gennaro Corsmo Parlato, Peppe Barra e molti altri. Musica, coreografia e recitazione si mescolano insieme dando vita ad un’opera romantica, profonda, vitale, frizzante ed allegra dal tono vivace che conquista lo spettatore. Non vi è nostalgia in questo docu-film, poiché la musica non muore mai e continua a vivere nel cuore e nella voce di chi la canta. È un’opera divertente e scanzonata, che acquista spesso i caratteri del gioco soprattutto nella sceneggiata in cui Fiorello canta, ovviamente in playback, "Caravan petrol" seduto su un mulo vicino a Pozzuoli accompagnato dallo stesso regista Turturro e dallo sceneggiatore Federico Vacalebre.

La frase: "Ci sono posti che vedi una volta sola e ti basta... e poi c'è Napoli".
Federica Di Bartolo