Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Io e te (Io e te)

 
pic_movie_883   NUM   883  
  DATA E CINEMA   2012.12.12 (CINEF 50-10) FIUME  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Bernardo Bertolucci  
  ATTORI   Tea Falco, Jacopo Olmo Antinori, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar  
  PRODUTTORE   Fiction Cinematografica S.p.a., Wildside Media  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2012  
  DURATA   97 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://http://ioete.libero.it  
 
 
 

DESCRIZIONE   Lorenzo, un quattordicenne introverso che vive con difficoltà i rapporti con i suoi genitori e i compagni, decide di prendersi una
"vacanza" chiudendosi in cantina, mentre tutti credono che lui sia partito per la settimana bianca. Per un’intera settimana lascerà fuori dalla porta tutti i conflitti e le pressioni perché diventi un adolescente "normale". Decide di vivere qualche giorno in completo isolamento, con la sola compagnia di libri horror, lattine di coca-cola, scatolette di tonno
e un formicaio da guardare al posto della TV. L’imprevisto però è letteralmente alla porta. Olivia, la sorellastra quasi sconosciuta, piomba nella cantina alla ricerca di alcuni suoi
oggetti e irrompe nella vita di Lorenzo rovinando i piani della sua fuga dalla realtà. È una ragazza ribelle di venticinque anni, problematica e fragile ma diretta e lo scontro con il fratello nello spazio angusto e buio della cantina dove lei cerca riparo, è inevitabile. La convivenza forzata fa scaturire litigi, discussioni violente, sfoghi, ripicche, gelosie e rivincite, ma porta allo scoperto le fragilità e i pensieri di entrambi, improvvisamente alla pari e immensamente bisognosi dell’affetto l’uno dell’altro.
 

COMMENTO   Sono personaggi che ballano da soli i due protagonisti del nuovo film di Bernardo Bertolucci. La solitudine e l’inquietudine dell’esistere in età giovane è un tema caro al regista de "L’assedio", "The Dreamers", "Io ballo da sola" e "Ultimo tango a Parigi". Anche qui, usando i volti assai acerbi di Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco, Bertolucci tratteggia una (non) storia presa in prestito dal romanzo di Niccolò Ammaniti "Io e te".
Lorenzo dovrebbe incarnare una certa tipologia di adolescente di oggi. Silenzioso, musone, introverso. Egli decide, in prossimità della settimana bianca organizzata con la scuola, di non partire, segregarsi in cantina a guardare un formicaio e ascoltare musica tutto il giorno. Piano sublime, peccato che la cantina venga presa di mira dalla sorellastra tossica. La convivenza li cambierà... forse.
Dobbiamo essere onesti. Se non ci fosse stato Bernardo Bertolucci a dirigere “Io e te”, il film non lo avrebbe ricordato nessuno. Trama insipida, portata avanti senza motivazioni vere e senza personaggi anche solo lontanamente interessanti. Nella sceneggiatura manca un po’ tutto. Dalle motivazioni personali dei protagonisti, all’intreccio, al colpo di scena, alla tensione, passando per i sentimenti e i dialoghi. Sembra un po’ tutto buttato là. Senza un vero scopo. Ci sono due tipi che non si conoscono o quasi. C’è una cantina. I due provano vestiti, mangiano merendine, guardano formiche. La tossica insegna la vita all’adolescente paranoico? Meglio lasciar perdere. Il momento più interessante è quando i due risalgono a casa per prendere provviste. Potrebbe nascerne un thriller alla David Fincher, ma anche questa scena si risolve in un nulla di fatto. Ok, il film è tratto dal libro di Ammaniti ed è forse proprio lì che vanno rintracciate queste scelte. Bertolucci cambia il finale del libro ed è maestro nel farti credere in ciò che succede. Anche se a farlo usa solo la mano sinistra. Magia del Cinema e della sua regia. Maestro anche nel dirigere gli attori, altrimenti papabili per qualche fiction e poco più.
All’interno di un discorso cinematografico relativo alla filmografia e al percorso artistico del maestro Bertolucci, “Io e te” può avere una sua logica e un proprio scopo. Ma al di fuori di questo rimane una vicenda un po’ radical-chic che dice poco o nulla e dal finale assai ambiguo. Mattonata, ma dalla bella la colonna sonora.

La frase:
"...Mi prometti che uscirai?...".
a cura di Diego Altobelli