Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 La guerra è dichiarata (La guerre est déclarée)

 
pic_movie_881   NUM   881  
  DATA E CINEMA   2012.11.26 KAPPADUE (CINEF 50-08)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Valérie Donzelli  
  ATTORI   Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, César Desseix, Gabriel Elkaïm, Brigitte Sy, Elina Löwensohn, Michèle Moretti, Philippe Laudenbach, Bastien Bouillon, Béatrice De Staël  
  PRODUTTORE   Rectangle Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Francia  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2011  
  DURATA   100 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Romeo e Juliette si sono incontrati ad una festa locale, si sono innamorati a prima vista, e sono andati a vivere insieme. Presto concepiscono un bel bambino, Adam. Una storia d’amore come milioni di altre, la loro. Salvo che il loro bambino, Adam, si comporta in modo anomalo. I giovani genitori si sforzano di convincere se stessi che va tutto bene ma, con il passare del tempo, non possono più illudersi: il loro figlio ha un problema. E i loro timori purtroppo vengono confermati: a 18 mesi scoprono che Adam soffre di un tumore maligno al cervello. Da ora in poi, la guerra è dichiarata. Una guerra contro la malattia. Una guerra contro la morte. Una guerra contro la disperazione. La loro dolorosa tragedia si trasformerà presto in una lotta contro il destino e in un gioioso inno alla vita, che li accompagnerà fino alla guarigione del piccolo Adam.
 

COMMENTO   Un'esperienza di vita - dura e affrontata con determinazione, di quelle che lasciano un segno permanente e fanno crescere - trasposta al cinema. Per la cronaca di un caso clinico (molto raro) e umano vissuto, scritto e interpretato da Jèrèmie Elkaïm e Valèrie Donzelli, la quale cura anche la regìa, in alcuni passaggi utilizza la voce fuori campo - sia femminile che maschile - e dedica il film al figlio e alle persone che l'hanno aiutata nella lunga e difficile prova.
Un concerto rock, un colpo d'occhio e nei nomi dei protagonisti (Romeo, Giulietta e Adam, che sarà presto la loro creatura) una consapevolezza: "ci aspetta un destino tragico". Così, la spensieratezza lascia presto il posto ai sacrifici, un ospedale diventa palcoscenico della drammatica storia che attraversa tutti gli stati d'animo (con più di un intermezzo canoro e un continuo commento musicale), mentre familiari e amici si stringono intorno ai tre. Seguiamo allora i giovani genitori che si confidano i rispettivi timori fino a scherzarci sopra ("ho paura che dopo l'operazione Adam diventi cieco, sordo, nano, omosessuale, nero"), parlano al piccolo, cercano di mantenere una serenità. Decidendo quindi di prendere gli eventi così come vengono e iniziando ogni giorno come fosse l'ultimo, rifiutano il pietismo e pianificano il da farsi, cominciano a sincronizzarsi (la sintesi è nell'episodio della sigaretta fumata in una pausa fuori dalla struttura di degenza), fanno jogging tutti i giorni, visitano quotidianamente il figlio in ambiente asettico con la morte che aleggia intorno e si porta via altri pazienti. E pur assicurandosi faticosamente momenti di svago, intimità e socialità, nel corso di 5 anni scivolano nell'isolamento, diventando però più forti.
Candidato per la Francia all'Oscar, "La Guerra è dichiarata" (il titolo viene dalla radio che trasmette la notizia dell'inizio del conflitto in Iraq) - delineando i differenti caratteri del papà e della mamma – mette sentitamente in scena l'immolarsi di una coppia per la sopravvivenza del suo frutto e la formazione di due adulti.

La frase:
- "Perchè è capitato a noi?"
- "Perchè ce la possiamo fare".
a cura di Federico Raponi