Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Bella addormentata (Bella addormentata)

 
pic_movie_873   NUM   873  
  DATA E CINEMA   2012.09.18 KAPPADUE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Marco Bellocchio  
  ATTORI   Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Tony Servillo, Michele Riondino, Gianmarco Tognazzi, Brenno Placido, Pier Giorgio Bellocchio  
  PRODUTTORE   Cattleya, Rai Cinema, Babe Films, Friuli Venezia Giulia Film Commission  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Italia, Francia  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2012  
  DURATA   115 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Tutto si svolge, in vari luoghi d'Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi di fantasia dalle diverse fedi e ideologie le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda, in una riflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto. Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la sua coscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico. Un "nemico" di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio. E contro ogni aspettativa, alla fine del film, un risveglio alla vita...
 

COMMENTO   Il film di Marco Bellocchio sul caso Englaro si svolge nei giorni del febbraio 2009, in cui viene applicato il protocollo che prevede la sospensione di alimentazione ed idratazione di Eluana. Il film non affronta direttamente il caso dal punto di vista dei protagonisti, ma è un film completamente di finzione nella struttura narrativa. Anche se lo sfondo è chiaramente ancorato alla cronaca e al dibattito politico di quei giorni, i personaggi sono inventati, pur nella loro verosimiglianza.
Ciascuna delle storie, che si intrecciano tra loro e al caso Englaro, ha in qualche modo a che fare con il discorso della vita e della libertà di scelta. Ognuno dei protagonisti si trova a fare, secondo diverse sfumature, delle scelte di vita o di morte, delle scelte d'amore o di rinuncia, all'ombra di un fatto che lascerà la sua impronta per molti anni a venire. Non tutte le storie sono riuscite al meglio, non sempre Bellocchio sfugge da una retorica un po' sentenziosa, e non tutte le vicende trovano una quadratura perfetta.
Il personaggio più riuscito è sicuramente interpretato da Toni Servillo, un senatore Pdl colto da crisi di coscienza alla vigilia del voto del Ddl 1369. Com'è noto era il provvedimento d'emergenza che aveva lo scopo esplicito di fermare il protocollo di sospensione di idratazione e alimentazione. Servillo costruisce un personaggio autentico ed umanissimo, e il suo confronto con una realtà di apparenze al limite del grottesco è uno dei punti di forza del film.
Nonostante alcuni difetti in fase di scrittura resta una grande potenza nel girato di molte scene, fra cui spicca una situazione "termale" tra senatori, che ricorda tempi molto lontani. Il dialogo tra Servillo, senatore in crisi di coscienza, e Herlitzka, "psichiatra dei senatori" è uno dei più memorabili degli ultimi anni.

La frase:
"Te l'avevo detto che eri fortunato".
a cura di Mauro Corso