Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno (The Dark Knight Rises)

 
pic_movie_871   NUM   871  
  DATA E CINEMA   2012.08.29 KAPPADUE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Christopher Nolan  
  ATTORI   Christian Bale, Tom Hardy, Morgan Freeman, Gary Oldman, Michael Caine, Anne Hathaway  
  PRODUTTORE   DC Entertainment, Legendary Pictures, Syncopy, Warner Bros. Pictures  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A., Regno Unito  
  CATEGORIA   Azione, Thriller  
  ANNO   2012  
  DURATA   166 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://www.thedarkknightrises.com  
 
 
 

DESCRIZIONE   Sono passati otto anni da quando Batman è scomparso nella notte, trasformandosi, nel medesimo istante, da eroe a fuggiasco.Incolpatosi della morte del D.A. Harvey Dent, il Cavaliere Oscuro ha sacrificato tutto ciò che lui ed il commissario Gordon speravano fosse un bene superiore. Per una volta la menzogna ha funzionato, visto che l'attività criminale di Gotham City era stata schiacciata sotto il peso dell'Atto Anticrimine Dent.
Tutto cambia con l'arrivo di uno scaltro gatto ladro con dei piani misteriosi. Molto più pericolosa è l'emergenza costituita da Bane, un terrorista mascherato, i cui piani spietati costringono Bruce a ritornare dall'esilio autoimpostosi. Ma sebbene torni ad indossare cappuccio e mantello, Batman potrebbe non essere sufficiente per fermare Bane...
 

COMMENTO   Per l’ultimo capitolo della trilogia sul cavaliere oscuro, il regista Christopher Nolan decide di giocare di contropiede. Una strategia inaspettata per il regista, che ci ha abituati a giochi di prestigio narrativi e visivi fin dai tempi di “Memento”. Invece con “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” Nolan gioca d’attesa, come se aspettasse il momento giusto per fare punto. L’incontro però è altalenante, e più che altro si avverte una certa stanchezza a bordo ring, laggiù, dalle parti del coinvolgimento; come pure una vaga mancanza di idee davvero incisive sul versante registico. Bella la sequenza iniziale che richiama la verticalità di “Inception”, suggestive le panoramiche catastrofiche, ma francamente non si va così lontano come in passato. Insomma, Nolan confeziona una degna chiusura per la saga - la parabola dell’eroe che cade per rialzarsi, un motivo che qui diventa risorgimentale -, ma manca in qualcosa.

Otto anni senza Batman. Gotham vive la menzogna secondo cui Harvey Dent avrebbe redento la città, costringendo in carcere centinaia di malviventi. Ma come si dice niente è per sempre e l’arrivo di Bane cambierà le cose assecondando un piano folle. Creare l’anarchia prima della distruzione totale. Batman, completamente fuori allenamento, deve tornare per fermarlo…

Prima ancora che come film singolo, “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” funziona guardandolo nella totalità della trilogia. Qui infatti si percepisce una certa fretta nel racconto, malgrado le oltre due ore di durata. A essere precisi trattasi di vere e proprie accelerazioni temporali. Passaggi narrativi che frenano all’ultimo momento sul ciglio del cosiddetto buco di trama. Capita di assistere a personaggi che viaggiano da un capo all’altro della città (o persino del pianeta!) in tempi davvero troppo brevi. Un effetto molto poco realistico, soprattutto considerando l’impostazione dettata da Nolan. Inoltre alcune scelte fatte dai protagonisti funzionano poco, e in generale manca un vero tema portante. Nel film si parla invero di molte cose: violenza, crisi economica, crisi di valori, verità, giustizia, follia, redenzione, passando per la paura, il terrorismo, la solitudine, e persino arrivando a parlare di amore, ma manca un focus. Un accento che ci faccia capire realmente di cosa stiamo parlando. Questa schizofrenia tematica in sceneggiatura, poi, tocca anche i personaggi principali. Il litigio tra Alfred e Bruce, per dirla chiaramente, non funziona, come anche alcuni dialoghi che quasi contraddicono quanto detto nei film precedenti. Insomma, siamo sempre lì, sul ciglio del baratro. Si ha la sensazione di cadere da un momento all’altro nel mero fumettone. Nel blockbuster fine a se stesso.

E invece, a sorpresa, si rimane incollati allo schermo. Se all’inizio qualcosa non torna - mai come in questo caso la sceneggiatura è quanto di più lontano dalla didascalia fumettistica - proseguendo nella visione ci si rende conto dei numerosi punti di forza del film. Il più banale da evidenziare è il cast. Christian Bale è ancora una volta perfetto, inquadra ogni situazione, risulta credibile con maschera e senza. Stupisce Anne Hathaway nei panni di Cat Woman. Lontana anni luce dalla malinconica e bipolare Michelle Pfeiffer, ma migliore di Halle Berry. Dispiace forse che non abbia goduto di quella profondità che le aveva regalato Tim Burton più di venti anni fa, ma non si può avere tutto. Perfetto anche il cattivo. Una specie di Anti-Batman, anche fisicamente. Un uomo dalle origini simili, ma a differenza dell’eroe lui dalla sete di rivalsa si è fatto corrompere. E considerando che si tratta di Bane (non propriamente uno dei cattivi più profondi nel numeroso cast di villain dell’uomo pipistrello), bisogna ammettere che per renderlo credibile sullo schermo hanno fatto un lavoro di scrittura eccellente.

Con fare da maestro, Nolan coniuga tematiche a immagini. Crolla la città, letteralmente, come crollano le illusioni dei cittadini che la abitano. Troppo facilmente dilaga il caos (anche dentro di noi) e Gotham City è ancora una volta specchio del corpo di un eroe solitario. Martoriato, ferito, contuso, invecchiato. Corrotto dal degrado del tempo. Incapace di essere invincibile, e che infatti cade. E la propria resurrezione è una lunga scalata verso un nuovo sé. Nolan come regista si diverte e tanto, forse anche più che in passato. Attende l’avversario: noi. Ci chiede di farci avanti. Si scatena una rissa tra buoni e cattivi in cui sono tutti Batman o Bane che spezza il fiato. Bene o male non fa più alcuna differenza. E anche con le sbavature del caso, è un finale perfetto. Applausi.

La frase:
"C’è solo un motivo per cui gli eroi cadono…".
a cura di Diego Altobelli