Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 La versione di Barney (Barney's Version)

 
pic_movie_805   NUM   805  
  DATA E CINEMA   2011.01.16 PINDEMONTE (CINEF 48-17)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Richard J. Lewis  
  ATTORI   Dustin Hoffman, Paul Giamatti, Rosamund Pike, Minnie Driver, Rachelle Lefevre, Bruce Greenwood, Scott Speedman  
  PRODUTTORE   Serendipity Point Films, The Harold Greenberg Fund  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2010  
  DURATA   132 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://www.sonyclassics.com/barneysversion  
 
 
 

DESCRIZIONE   Basato sull'ultimo e più interessante romanzo pluripremiato di Mordecai Richler, La versione di Barney è la toccante, saggia e arguta storia di Barney Panofsky, un uomo ordinario alle prese con una vita straordinaria.
 

COMMENTO   Tratto dall'omonimo romanzo di Mordecai Richler, La versione di Barney racconta quarant'anni di un personaggio letterario molto poco convenzionale, scomodo e politicamente scorretto.
Chi è Barney Panofsky? A un primo sguardo si potrebbe tranquillamente dire che non è una "bella persona". È arrivista, egocentrico ed egoista; agisce sull'impulso del momento e ha la convinzione di essere dalla parte della ragione. Eppure, anche in questo non riesce a essere completo perché comunque si lascia arrovellare da dubbi, sensi di colpa e di inadeguatezza, da una sorta di tristezza esistenziale che guida ognuna delle sue azioni, dalla più nobile alla più scellerata. Nessuno più di Paul Giamatti, il "sad sack" del cinema statunitense poteva riuscire meglio a portare sullo schermo un personaggio così complesso. La versione di Barney cinematografica si regge in gran parte sul contributo di questo attore tanto straordinario quanto francamente sottoutilizzato per le sue capacità.
Per trovare un altro ruolo alla sua altezza dobbiamo andare indietro fino a Sideways e al suo indimenticabile Alexander Payne. Nel ruolo di Barney, Giamatti trova il modo di esprimersi pienamente, la sua interpretazione è di grande potenza in ognuna delle epoche in cui il personaggio è rappresentato dal film, sia negli anni giovanili, di ambientazione romana, sia negli anni crepuscolari dell'Alzheimer. Il resto del cast è più che all'altezza della situazione, possiamo trovare uno straordinario Dustin Hoffman nella parte del padre di Barney e nelle pieghe dei molti eventi della pellicola possiamo persino individuare un cameo di David Cronemberg nei panni stretti del regista televisivo.
Con la sua durata di più di due ore il regista Richard J. Lewis costruisce un'autentica epopea privata intorno a Barney, in cui non trova alcuno spazio la "storia ufficiale" e in cui non c'è posto per altro punto di vista che non sia quello del protagonista. Un film a suo modo gradevole e profondo che parla della vita, velato di tristezza e improvvisamente illuminato da bagliori di felicità, come un lungo viaggio percorso in compagnia di Paul Giamatti. Un viaggio che è consigliabile effettuare.

La frase: "Non penso che la sposa sarebbe d'accordo!".
Mauro Corso