Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Welcome (Welcome)

 
pic_movie_786   NUM   786  
  DATA E CINEMA   2010.06.28 KAPPADUE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Philippe Lioret  
  ATTORI   Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard, Selim Akgul, Firat Celik, Murat Subasi, Olivier Rabourdin  
  PRODUTTORE   Nord-Ouest Films, Studio 37, France 3 Cinema, Mars films, Fin Aout Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Francia  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2009  
  DURATA   110 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_welcome.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Diventato un caso in Francia con oltre 10 milioni di euro di incasso, Welcome è uno dei film più attesi della stagione per la bruciante attualità dei temi che affronta, raccontati attraverso un’emozionante storia d’amore e di amicizia. Simon è istruttore di nuoto in una piscina comunale a Calais, sulla costa nord della Francia. È in crisi con la moglie e svolge il suo lavoro come una banale routine, fino a quando incontra Bilal, un giovane curdo che ha attraversato l’Europa da clandestino per raggiungere la ragazza in Inghilterra. Dopo un tentativo fallito di varcare la frontiera, l’unica possibilità per Bilal di realizzare il suo sogno è attraversare la Manica a nuoto e Simon è il solo che può allenarlo: il coraggio del ragazzo, deciso a tutto pur di salvare il suo amore, convincerà Simon a mettersi in gioco in prima persona, sfidando la legge per aiutarlo in un’impresa all’apparenza impossibile.
 

COMMENTO   Le porte blindate della fortezza Europa. Per la cronaca sommersa, molti migranti ci hanno provato davvero ad attraversare a nuoto il freddo stretto della Manica dalla Francia all'Inghilterra, e da questa disperazione Philippe Lioret ha tratto spunto per il film, di cui ha curato sceneggiatura (prima era scrittore di racconti) e regia. A Calais il cineasta dà un'impressionante testimonianza dell'incubo quotidiano di una cupa, dura terra di frontiera. Da una parte, la massa di coloro che stanno accampati nella cosiddetta "giungla" nei dintorni della città, devono trovare i soldi per affidarsi ai "trafficanti di uomini" (che assicurano posti nascosti sui tir per passare il confine marittimo), si mettono in testa sacchetti di plastica per eludere i sensori rischiando il soffocamento. Dall'altra, forze di polizia che operano rastrellamenti e pestaggi, con un pennarello numerano a pelle i fermati, possono irrompere nelle case (la legge prevede pene anche per i francesi che aiutano i clandestini), esercitano indirette pressioni "dissuasorie" sui volontari del servizio mensa oppure, non potendolo punire, cercano di far tornare indietro chi viene da un paese in guerra. In mezzo, una popolazione che sa essere solidale e intollerante (c'è chi impedisce agli stranieri di entrare nei negozi).
Premio del pubblico al Festival di Berlino e grandi incassi in patria, dove ha fatto molto discutere (in una lettera su "Le Monde" l'autore azzarda il parallelo con la Shoa sulla somiglianza dei meccanismi repressivi), l'opera è imperniata su un dolente Vincent Lindon che fa affiorare uno spirito paterno in un condiviso naufragio dell'amore (una separazione in corso per il suo personaggio e, per il ragazzo che ha cominciato ad aiutare, una fidanzata cui è stato imposto un matrimonio con un parente). Un gesto d'altruismo che forse salverà almeno il proprio matrimonio, in contrasto con una dimensione generale che di umano sta mantenendo ben poco: "Welcome" è il sarcastico riferimento al tappetino d'ingresso del vicino di casa delatore e infamante.

La frase: "Tu non dici niente, abbassi la testa e torni a casa".
Federico Raponi