Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Il mio amico Eric (Looking for Eric)

 
pic_movie_772   NUM   772  
  DATA E CINEMA   2010.03.04 (CINEF 47-19) PINDEMONTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Ken Loach  
  ATTORI   Steve Evets, Eric Cantona, Stephanie Bishop, Gerard Kearns, Stefan Gumbs, Lucy-Jo Hudson, Cole Williams, Matthew McNulty, Laura Ainsworth, Max Beesley, Kelly Bowland  
  PRODUTTORE   BIM, Canto Bros., Les Films du Fleuve, Sixteen Films, Why Not Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Regno Unito, Francia, Italia, Belgio  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2009  
  DURATA   116 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_lookingforeric.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Depresso per causa delle vicissitudini della vita, Eric, un postino, dopo essere stato lasciato dalla moglie, sembra aver perso la voglia di andare avanti. Sarà l'apparizione del suo idolo, dopo aver fumato una canna, l'ex calciatore Eric Cantona, a fargli riprendere in mano la situazione, arrivando, così, anche alla soluzione dei suoi problemi...
 

COMMENTO   È un disastro l’esistenza di Eric Bishop, un portalettere con due figliastri, ereditati dalla seconda moglie, che lo trattano come un cane e che sono a "rischio" malavita; una figlia, ora ragazza madre, avuta dal primo matrimonio con Lily, la donna che non ha mai smesso d’amare ma che ha abbandonato anni prima, oppresso dalle responsabilità. Anche il lavoro non va poi così bene e l’uomo trova un po’ di consolazione negli amici, con cui condivide i problemi e la passione calcistica per il Manchester United. Ma non basta: Eric non sa più che fare della sua vita sgangherata ed è sull’orlo della depressione, finché, un giorno, il manifesto del suo idolo calcistico, Eric Cantona, l’attaccante del Manchester, appeso in camera sua, prende vita e il suo eroe si materializza, dispensando consigli, proverbi e pillole di saggezza che aiuteranno Eric a prendere in mano le redini della sua vita.
Una strana coppia: Ken Loach ed Eric Cantona. Una coppia più due assi: il fido sceneggiatore Paul Laverty e il protagonista, il credibile e quasi esordiente sul grande schermo Steve Evets, cui pare fosse stata tenuta nascosta la reale partecipazione di "The King" Cantona al film. La sorpresa di Evets quando Cantona si materializza è genuina ed è una meraviglia per gli occhi.
Una voglia di sorridere e far divertire, dopo tematiche più dure, ha convinto l’impegnato Ken Loach, già vincitore di una Palma d’oro nel 2006 per "Il vento che accarezza l’erba", ad abbandonare per una volta il dramma per una sorta di favola leggera e profonda allo stesso tempo, anche se, come dichiara il saggio Loach, una commedia non è che una tragedia con un happy end. Di Loach e della sua passione per il calcio e la sana tifoseria, ricordiamo l’episodio nel film Tickets (2005), che conteneva già gli elementi pieni di delicatezza e sentimento che ritroviamo in questo piccolo gioiello: solidarietà e passione, le chiavi per rendere meno oneroso il nostro vivere.
Ken Loach non dimentica il sociale: siamo pur sempre nell’ambiente di una working class, con problemi che, senza soldi, paiono insormontabili, in uno squallore in cui l’orizzonte è sempre lo stesso, giorno dopo giorno. Loach si concentra però su una storia privata, su un individuo che fa tenerezza tanto è sfortunato e gli viene incontro con un espediente quale è quello che si può trovare in una fiaba, l’apparizione dell’eroe.
Cantona dà al film una marcia in più, sfruttando le sue naturali doti autoironiche, il suo (apparente) prendersi alla leggera. E così propina a Eric tutta una serie di proverbi che magari non significano nulla ma che lo spronano. Battute che, come dichiara alla stampa Cantona, provengono anche dalla squalifica che colpì il calciatore per nove mesi: allora, in conferenza stampa, disse solo: "Quando i gabbiani seguono un peschereccio, pensano che delle sardine finiranno in mare". E spiega: "Erano parole senza senso, per mostrare che quella storia non era molto grave, sebbene potesse spezzarmi carriera e vita. Per non farmi divorare dalla situazione, l’ho presa sul ridere".
Looking for Eric è un film che diverte e fa ridere senza superficialità, che invita a prendere in mano i fili della propria esistenza con sano umorismo, perché, prima di "cercare Eric", è fondamentale "cercare se stessi".

La frase: "Io non sono un uomo, sono Eric Cantona".
Donata Ferrario