Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Amabili resti (The Lovely Bones)

 
pic_movie_769   NUM   769  
  DATA E CINEMA   2010.02.14 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Peter Jackson  
  ATTORI   Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon, Saoirse Ronan, Thomas McCarthy, Stanley Tucci, Michael Imperioli, Jake Abel, Amanda Michalka, Reece Ritchie, Nikki SooHoo  
  PRODUTTORE   WingNut Films, DreamWorks SKG, Key Creatives  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A., Regno Unito, Nuova Zelanda  
  CATEGORIA   Thriller, Drammatico, Fantastico  
  ANNO   2009  
  DURATA   139 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_amabiliresti.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Il film ruota intorno a Susie Salmon, brutalmente assassinata a soli 14 anni, mentre torna a casa da scuola un pomeriggio di dicembre, nel 1973. Dopo la morte, Susie continua a vegliare sulla sua famiglia mentre il suo assassino è ancora libero. Intrappolata in una dimensione onirica fra cielo e terra, Susie si ritrova a dover scegliere fra la sete di vendetta e il desiderio di vedere guarire i suoi cari. Uno sconvolgente omicidio diventa un viaggio ricco di suspense e immaginazione nei meandri della memoria, dell'amore e della speranza, fino allo struggente finale
 

COMMENTO   Come in tutto il cinema del neozelandese Peter Jackson, vincitore del premio Oscar per il "Signore degli anelli - Il ritorno del re" (2003), si avverte non poco una certa importanza conferita all’universo dell’immagine all’interno di questo suo undicesimo lungometraggio, basato sul best seller "Amabili resti" di Alice Sebold e incentrato sulla figura della quattordicenne Susie Salmon (Saoirse Ronan) che, brutalmente assassinata dal vicino di casa George Harvey (Stanley Tucci) in un pomeriggio di dicembre del 1973, continua a vegliare sulla sua famiglia, intrappolata in una dimensione onirica tra cielo e terra.
Infatti, al di là della forte presenza di rullini e macchine fotografiche e dello stesso regista che, con vecchia cinepresa alla mano, compare nel consueto cameo, è proprio questa sorta di magico limbo a consentire di sfoggiare paesaggi e situazioni fantastiche alla "Creature del cielo" (1994), rese dagli ottimi effetti speciali visivi in maniera tutt’altro che distante da quella che caratterizza i quadri più suggestivi (si pensi alla frantumazione delle bottiglie contenenti le navi).
E, complice la riconoscibile macchina da presa jacksoniana in preda alla frenesia, è l’eccellente montaggio di Jabez Olssen ("Il Signore degli anelli - Le due torri") a scandire una vicenda che, illuminata dalla bellissima fotografia di Andrew Lesnie ("Il Signore degli anelli") e caratterizzata da un’attenzione maniacale per i dettagli, oscilla continuamente tra la sete di vendetta della protagonista e il desiderio di vedere guarire i suoi cari ormai sull’orlo del disfacimento psicologico.
Vicenda sceneggiata dallo stesso Jackson, insieme a Philippa Boyens ("King Kong") e all’inseparabile compagna di vita e lavoro Fran Walsh ("Splatters - Gli schizzacervelli"), partendo da una storia che già di suo presentava notevoli potenzialità, ulteriormente impreziosita su pellicola da un lento ma teso ritmo narrativo che coinvolge fotogramma dopo fotogramma, tra suspense e speranza, senza dimenticare momenti che sfiorano l’horror.
Con Steven Spielberg alla produzione esecutiva, Mark Wahlberg ("E venne il giorno"), Rachel Weisz ("La mummia"), Susan Sarandon ("Thelma & Louise") e la televisiva Rose McIven a rappresentare la famiglia Salmon e il succitato Stanley Tucci ("Tu chiamami Peter") in una prova indimenticabile; per un prodotto di cui diversi elementi possiamo forse provare l’impressione di averli già visti in titoli come "Ghost-Fantasma" (1990) e simili, ma non le colte analogie che solo un vero maestro della celluloide può permettersi.

La frase: "L’omicidio cambia tutto".
Francesco Lomuscio