Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 A Christmas Carol (A Christmas Carol)

 
pic_movie_758   NUM   758  
  DATA E CINEMA   2009.12.13 KAPPADUE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Robert Zemeckis  
  ATTORI    
  PRODUTTORE   ImageMovers, Walt Disney Pictures  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Animazione, Drammatico, Fantastico  
  ANNO   2009  
  DURATA   96 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_achristmascarol.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Ebenezer Scrooge (Jim Carrey) incomincia le festività natalizie con il suo solito disprezzo, arrabbiandosi con il fedele contabile (Gary Oldman) e l'allegro nipote (Colin Firth). Scrooge rende chiaro che non ha nessuna intenzione di godersi le feste e, come sempre, si reca a casa da solo, dove incontra il fantasma del suo vecchio socio in affari, Joseph Marley. Marley sta pagando da morto il prezzo della sua avidità e spera di aiutare Scrooge a evitare un destino simile, così gli annuncia che sarà visitato da tre spiriti. Ma quando i fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro portano il vecchio Scrooge attraverso un viaggio che gli rivela delle verità che non ha intenzione di affrontare, deve aprire il suo cuore per riparare ad anni di cattiva condotta prima che sia troppo tardi.
 

COMMENTO   "È come se Charles Dickens avesse scritto questa storia con l’intenzione di farla diventare un film, considerando la sua forza visiva e cinematografica. È la migliore storia di viaggi nel tempo mai scritta e io volevo realizzare il film nel modo in cui ritengo fosse stato originariamente concepito dall’autore".
A parlare è uno che di viaggi nel tempo se ne intende, visto che è il Robert Zemeckis cui dobbiamo la trilogia "Ritorno al futuro" e che, a due anni da "La leggenda di Beowulf" (2007), torna a fare uso del procedimento denominato performance capture – basato sulla cattura digitale delle interpretazioni degli attori tramite cineprese computerizzate che spaziano a 360 gradi – al fine di rivisitare in maniera decisamente innovativa il mitico "Canto di Natale" di Charles Dickens, pubblicato nel 1843.
Procedimento che ha permesso al grande Jim Carrey d’incarnare non solo l’avaro Ebenezer Scrooge nei diversi momenti della sua esistenza, ma anche i tre fantasmi del Natale Presente, Passato e Futuro che gli vanno a fare visita durante le festività che tanto disprezza.
Una performance in cui, sicuramente, non avrebbe sfigurato neppure il Crispin Glover già più volte al servizio di Zemeckis (era il George McFly del citato "Ritorno al futuro"), mentre anche Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins e altri nomi noti della celluloide si nascondono nei vari personaggi di contorno; coinvolti in un’atmosfera fortemente cupa che, se da un lato ricorda non poco le favole dark di Tim Burton, dall’altro non fatica a sfiorare l’horror (basterebbe citare l’immagine del due bambini che rappresentano l’ignoranza e la miseria).
D’altra parte, tenendo in considerazione l’argomento trattato nell’intramontabile storia di redenzione dickensiana, è forse proprio questo il giusto clima per poterla raccontare su pellicola, ulteriormente impreziosita dal sistema di visione in RealD 3D che, in mezzo ad accentuata profondità degli oggetti e protagonisti che sembrano varcare la linea divisoria tra schermo e pubblico, fornisce soprattutto l’illusione di veder cadere la neve in sala.
Però, tra immancabile ironia e un buon ritmo narrativo che non consente di chiudere occhio, è proprio questo l’unico momento in cui si respira fortemente la magia del Natale; per il resto, al di là della parte finale, l’impressione generale è quella di trovarsi immersi in un prodotto sostanzialmente freddo, incapace di colpire al cuore come invece seppero fare cartoon del calibro di "Canto di Natale di Topolino" (1983) o – tanto per rimanere in casa dell’autore di "Forrest Gump" – "Polar express" (2004), che segnò l’esordio della performance capture.

La frase: "Festeggia il Natale come ti pare e lasciamelo festeggiare come mi pare".
Francesco Lomuscio