Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Un matrimonio all'inglese - easy virtue (Easy virtue)

 
pic_movie_728   NUM   728  
  DATA E CINEMA   2009.02.24 (CINEF 46-17) DIAMANTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Stephan Elliott  
  ATTORI   Jessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kris Marshall, Kimberley Nixon, Katherine Parkinson, Pip Torrens, Christian Brassington, Charlotte Riley, Jim McManus, Georgie Glen, Laurence Richardson  
  PRODUTTORE   Ealing Studios, Endgame Entertainment, Odyssey Entertainment, Bbc Films, Fragile Film, Joe Abrams Productions, Prescience Production Partnerships  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Gran Bretagna  
  CATEGORIA   Commedia, Romantico  
  ANNO   2008  
  DURATA   95 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_easyvirtue.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   I ruggenti anni '20 sono passati... gli anni '30 sono solo all'inizio. Il giovane inglese John Whittaker s'innamora perdutamente di Larita, una ragazza americana sexy ed affascinante, e i due si sposano immediatamente. Quando la coppia torna a casa, la madre di John, Mrs Whittaker, ha un'immediata reazione allergica nei confronti della neomoglie del figlio. Larita cerca di fare del suo meglio per tentare di adattarsi, ma sfuggire ai tranelli architettati dalla suocera non è una facile impresa. Presto, Larita comincia a capire la tattica messa in atto da Mrs Whittaker e realizza di dover reagire se non vuole rischiare di perdere John. Scoppia una guerra fatta di piccole astuzie e volano le prime scintille. Mrs Whittaker è decisa a sconfiggere la propria rivale e così cerca di manipolare ogni situazione, mentre Larita, con una calma disarmante, architetta sfacciate controffensive. Presto, la tattica manipolatrice di Mrs Whittaker inizia a dare i suoi frutti e John e Larita percepiscono che il loro amore rischia di svanire. In un grandioso finale, in cui i segreti del passato di Larita vengono rivelati, la ragazza riesce finalmente a fuggire dalla soffocante casa...
 

COMMENTO   Easy Virtue
Inghilterra anni '30. Una campionessa americana di automobilismo sposa in fretta un giovane aristocratico e si reca nella residenza di campagna per conoscerne i genitori. Insomma parliamo di un "Ti presento i miei" spostato nel tempo, nello spazio e nei generi (stavolta il confronto è tra donne: mamma e moglie), ma comunque dalle dinamiche narrative piuttosto delineate.
All'interno di un contesto freddo e legato alle apparenze come quello di una nobiltà ormai decadente (e per questo ancor più legato alla forma), l'irruenza della statunitense, la sua "facile spudoratezza" (dal titolo originale Easy Virtue), diventa una vera e propria mina vagante, di certo uno spunto per diverse situazioni comiche. I dispetti tra le due donne, una vogliosa che il figlio rimanga a casa a curare la tenuta, l'altra vogliosa di tornare nella più mondana Londra, scandiscono la parte centrale (e più comica) della storia, riservando al finale la parte più "drammatica" della vicenda, una morale che sa molto di "amore e buoi dei paesi tuoi".
Ci si diverte, ma senza grosso entusiasmo, più sorrisi che risate.
L'utilizzo della colonna sonora per dare un pò di ritmo al tutto, è tanto "normale" per una commedia inglese di questo tipo, quanto spesso infelice per l'assenza, nei dialoghi e nella sceneggiatura, di momenti di vera ironia o di una storia che, al di là del confronto fra donne, non ha altre intuizioni (e quindi si appiattisce ben presto). La confezione è elegante e anche la regia di Stephn Elliott cerca in qualche modo di arricchire il tutto (alcune immagini, soprattutto quando si gioca con i riflessi, sono più che interessanti), ma al film manca quel salto in alto che sembra sempre lì in attesa. Un pò sprecato risulta invece l'utilizzo di un grande attore comico come Kris Marshall (nel film è il maggiordomo): nelle poche scene in cui appare la risata è dietro l'angolo.

La frase: "Venere di Milo, ti presento la venere di Detroit".

Andrea D'Addio