Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Madagascar 2 (Madagascar: Escape 2 Africa)

 
pic_movie_721   NUM   721  
  DATA E CINEMA   2008.12.29 PINDEMONTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Eric Darnell, Tom McGrath  
  ATTORI    
  PRODUTTORE   DreamWorks Animation  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Animazione  
  ANNO   2008  
  DURATA   89 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_madagascar2.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Ecco finalmente il tanto atteso sequel di "Madagascar", la commedia per famiglie più vista del 2005, Marty (Chris Rock), Melman (David Schwimmer), Gloria (Jada Pinkett Smith), Re Julien (Sacha Baron Cohen), Maurice (Cedric The Entertainer), i pinguini (Tom McGrath, Christopher Knights, Chris Miller) e lo scimpanzè (Conrad Vernon) sono ancora alla deriva nelle remote spiaggie del Madagascar. Per risolvere l'annoso problema, i quattro newyorkesi architettano un piano talmente folle da rischiare di potere funzionare. Con precisione militare, i pinguini riparano, o almeno tentano di riparare, un vecchio aereo fracassato. Una volta decollato, l'aereo su cui viaggia lo stravagante equipaggio della "Air Penguin" resta in volo giusto il tempo necessario per raggiungere uno dei luoghi più selvaggi della Terra: le vaste pianure africane. Qui, i membri dell'improbabile ciurma, tutti cresciuti nello zoo di New York, s'imbattono per la prima volta in alcuni esemplari della loro specie. L'Africa sembra un posto straordinario... ma siamo sicuri che sia meglio della vecchia casa in Central Park?
 

COMMENTO   Quando si è guidati da quattro pinguini che, per quanto organizzati e efficienti siano, rimangono comunque degli improbabili ingegneri, è facile che i progetti di fuga in nave o in aereo non vadano a buon fine. Così capita ai protagonisti di Madagascar, i quattro animali scappati dallo zoo di NewYork e che ora si ritrovano non più nell’Africa insulare che diede il nome alla loro prima avventura, ma in quella sub sahariana che probabilmente diede i natali a molti di loro. Sicuramente di Alex il leone, che lì ritrova finalmente quei genitori da cui fu strappato e che ora sono ben felici di riprenderlo nel branco. Ma non tutto va come dovrebbe andare...
Il secondo episodio di quello che è stato uno dei maggiori successi cinematografici per un cartone animato non Disney-Pixar (questo è Dreamworks) è un film più ricco di trama (rispetto al precedente) e, allo stesso tempo, più libero di divagare sulle situation comedy e insistere sui suoi personaggi "forti". Gli irresistibili pinguini hanno più spazio, la testarda vecchietta della metropolitana è stavolta il perno di una vera e propria storia, il remix dell’accattivante ritornello "I like to move, move it" viene subito utilizzato per dare brio alla vicenda e il Re Julian ne combina di tutti i colori. Sui quattro originali protagonisti della vicenda, leone, giraffa, zebra e ippopotamo, si fa gioco invece sulla "operazione nostalgia": li vediamo assieme, di spalle, sul panorama al tramonto e si insiste su un legame intra-razziale che solo degli animali che sono stati uniti in uno zoo possono provare, ricordando al contempo che la loro vera natura sarebbe stata quella di vivere ognuno tra i propri simili nel nativo continente nero (recuperando la brutta impressione che aveva dato il primo episodio, quando sembrava che lo zoo fosse in definitiva il miglior luogo possibile per la combriccola). Ne esce un racconto ricco di umorismo, apprezzabile sia dai più piccoli che, forse di più, dagli adulti. Molta comicità è volutamente non sense, il richiamo alle tematiche di Lost o al modus vivendi newyorkese è tanto spassoso quanto apprezzabile solo da chi ama la comicità americana alla Woody Allen (non che si raggiungano quelle vette, ma quello è il modello), a scapito di risate più legate allo slapstick. Quanto a articolazione della trama, resa grafica e genialità, siamo ancora lontani dai capolavori Pixar, ma il piacere che comunque un film del genere dà ad uno spettatore è ben al di sopra di tante pellicole più o meno impegnate con attori in carne ed ossa.

La frase: "Signore e i signori, qui è il comandante dell’aereo. Abbiamo una notizia buona e una cattiva da comunicarvi. La buona è che siamo in fase di atterraggio. La cattiva è che è un atterraggio di fortuna".
Andrea D'Addio