Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Quantum of Solace (Quantum of Solace)

 
pic_movie_716   NUM   716  
  DATA E CINEMA   2008.11.23 PINDEMONTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Marc Forster  
  ATTORI   Daniel Craig, Judi Dench, Olga Kurylenko, Giancarlo Giannini, Jesper Christensen, Mathieu Amalric, Gemma Arterton, Jeffrey Wright, Jesper Christensen, Neil Jackson  
  PRODUTTORE   Metro-Goldwyn-Mayer, Columbia Pictures, Danjaq, Eon Productions, United Artists  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Stati Uniti, Regno Unito  
  CATEGORIA   Azione, Avventura, Thriller  
  ANNO   2008  
  DURATA   110 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_quantumofsolace.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   007 é ferito nell'orgoglio dopo che é stato tradito da Vesper, la donna che amava. La sua nuova missione inizia così col difficile compito per Bond di non farne una vendetta personale. Dopo aver scoperto che un'organizzazione segreta ricattava Vesper, e che un conto bancario collega un agente M16 corrotto ad Haiti, Bond grazie all'aiuto di Camille, una donna assettata di vendetta, fa la conoscenza di Dominic Greene, uomo d'affari facente parte dell'organizzazione. Bond scopre che Greene sta lavorando per assumere il controllo di una delle risorse naturali tra le più indispensabili nel mondo, e per farlo é pronto a tutto. Tra inganni e tradimenti Bond, con l'aiuto di alcuni vecchi amici dovrà cercare di scoprire l'uomo che ha causato il tradimento di Vesper ed impedire a Greene di porre in atto il suo piano.
 

COMMENTO   Come fatto con tanti supereroi riproposti vergini al cinema dopo che ci si è resi conto che l’idea di "saga" è vincente soprattutto se si riparte dall’inizio del personaggio (come successo con Batman e anche, per certi versi, con Superman), James Bond aveva subito un vero e proprio restyling quando uscì Casinò Royale. Più cupo e cinico, meno elegante e sicuramente con un potenziale di violenza fisica nelle mani che gli 007 passati si sognavano. La stessa scelta di Daniel Craig come protagonista era stata presa in quest’ottica: un uomo senza dubbio affascinante, ma dal fisico tarchiato e un volto vissuto. Martin Campbell, l’allora regista, capì che se c’era un modo per aver successo e competere con i tanti action-movie contemporanei (qualcuno diceva che il vero nuovo 007 del 2000 era Jason Bourne) bisognava infarcire il prodotto di tanta azione e adrenalina quasi fino ad scoppiare. Ne uscì fuori un film adrenalinico come poche altre volte visto al cinema, uno dei migliori della serie, e il pubblico, giustamente, lo premiò.
Essendo un sequel, "Quantum of solace" nasce senza dubbio dall’esigenza di superare il film che l’ha preceduto. Prendendo Marc Foster alla regia, autore di film drammatici come Monster’s ball, Finding Neverland e Il cacciatore di aquiloni, l’intenzione dei produttori è stata probabilmente quella di dare maggiore spessore all’aspetto psicologico di James Bond. Dopotutto nel precedente episodio aveva perso la sua amata Eva Green (un amore mancato che già sappiamo condizionerà i suoi rapporti con le donne nei prossimi episodi) e ancora non ha punito i cattivi. Purtroppo a pagare il prezzo di questa ricerca di sentimentalismo è l’azione. Marc Foster non solo non ha il piglio di Campbell, ma sembra non avere un’idea precisa nel costruire la suspanse: le varie scene di inseguimento (per terra, per mare, per aria e nel fuoco) risultano spesso confuse e disorientanti (che non significa intense), il montaggio si limita a tagliuzzare il più possibile, ma non costruisce mai una scena degna davvero di nota (salviamo però la discesa senza paracadute), nonostante i tanti mezzi a disposizione. Se non ci fosse stato Casinò Royale, probabilmente ci si sarebbe potuti accontentare di questo che è comunque un prodotto di onesto entertainment, ma le alte aspettative riposte lo inquadrano in una mezza delusione. La stessa sceneggiatura poi appare un po’ traballante: va bene che è chiaro che ci sarà un altro sequel (a quanto pare non diretto da Foster) che chiarirà alcuni punti, ma il "Solace" di cui si parla durante la Tosca non si capisce bene di che fonte energetica si tratti (il titolo invece significa "quantum di sicurezza", il limite che si deve superare per aver fiducia nelle persone. È lo stesso titolo del racconto di Ian Fleming che ha ispirato il film). Si apprezza per il coraggio e la coerenza narrativa, invece, l’insolito mancato accoppiamento di Bond con la protagonista femminile (la bellissima Olga Kurylenko) e la bella interpretazione dell’attore francese Mathieu Almaric (visto in Lo scafandro e la farfalla) nei panni del cattivo Greene.

La frase:
- "È un suo amico?"
- "Io non ho amici"
Andrea D'Addio