Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Mamma Mia! (Mamma Mia!)

 
pic_movie_709   NUM   709  
  DATA E CINEMA   2008.10.12 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Phyllida Lloyd  
  ATTORI   Meryl Streep, Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård, Colin Firth, Christine Baranski, Amanda Seyfried, Julie Walters, Juan Pablo Di Pace, Dylan Turner, Dominic Cooper  
  PRODUTTORE   Littlestar Productions, Playtone  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Commedia, Musical, Romantico  
  ANNO   2007  
  DURATA   105 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_mammamia.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   E' il 1999 e siamo nell'incantevole isola greca di Kalokairi. La nostra avventura romantica inizia nel delizioso hotel mediterraneo Villa Donna, gestito da Donna (Meryl Streep), dalla figlia Sophie (Amanda Seyfried) e dal fidanzato di Sophie, Sky (Dominic Cooper). Alla vigilia del suo imminente matrimonio, Sophie spedisce segretamente tre inviti ("I Have a Dream") indirizzati a tre uomini diversi, uno dei quali potrebbe, a suo avviso, essere suo padre. Partendo da tre città diverse del globo, i tre uomini si mettono in viaggio per tornare sull'isola, dove, 20 anni prima, l'affascinante Donna aveva conquistato il loro cuore. Nel frattempo Donna ha un gran daffare per organizzare il suo matrimonio, curando ogni minimo dettaglio, mentre sua figlia accoglie le sue migliori amiche, che saranno le sue damigelle, e subito confessa loro un segreto "piccante": leggendo un vecchio diario di sua madre, ha scoperto che ci sono stati tre uomini nella sua vita, uno dei quali potrebbe essere suo padre: l'uomo d'affari Sam Carmichael (Pierce Brosnan), l'avventuriero Bill Anderson (Stellan Skarsgård) o il banchiere Harry Bright (Colin Firth). Ad insaputa della mamma, Sophie ha invitato tutti e tre questi signori al suo matrimonio ("Honey, Honey"), sperando di riuscire a capire chi di loro è veramente suo padre. Sam, Bill e Harry - che fino a quel momento non si conoscono - si incontrano al porto. Il caso vuole che Sam e Harry abbiano entrambi perso il traghetto per Kalokairi, e che Bill offra quindi loro un passaggio sul suo yacht, per ricondurli, senza saperlo, verso la donna che 20 anni prima spezzò loro il cuore.
 

COMMENTO   La versione cinematografica di uno dei musical recenti di maggior successo (nato nel 1999 a Londra, ha già superato per numero di repliche a Broadway un mostro sacro come "Tutti assieme appassionatamente") attira prima di tutto per la sua protagonista, Meryl Streep. Che sia una delle più grandi attrici della storia del cinema era fuor di dubbio, ma che si calasse nel ruolo di una mamma che canta e saltella come una dodicenne su di un letto, era difficile immaginarlo. È proprio questa però la grandezza della due volte premio Oscar: il riuscire a rendere credibile e sempre adeguato qualsiasi personaggio che si trovi ad interpretare. Una forza che di riflesso si spande su tutto questo film.
La storia è presto detta: la giovane Anna, vissuta in Grecia da quando la mamma americana ha deciso di stabilirsi in un’isoletta a gestire una pensione, non sa chi sia il proprio padre. Per il suo matrimonio invita così i tre partner che la mamma ebbe venti anni prima, esattamente quando fu concepita, per conoscerli e capire di chi sia figlia.
L’intrigo familiare diventa ben presto il pretesto per mettere in bocca a tutti i personaggi diversi successi degli Abba. (si potrebbe dire che è la stessa operazione fatta per i Beatles con "Across the universe"). Messe una dietro l’altra, le canzoni della celebre band svedese diventano così il filo narrante di una vicenda leggera e allegra. Certo, è un film costruito per "piacere": le immagini della Grecia sullo sfondo sono ricalcate sul classico approccio americano alla cultura mediterranea, quello che divide i villici in pescatori e massaie e ogni volta che inquadra il mare si preoccupa di fotografare una cartolina che faccia venire voglia di prendere il primo aereo e partire, ma la palese autoironia alla base smorza un pò questa critica. Si può così soprassedere sui rallenti dei corpi scultorei dei giovani isolani al tramonto o su qualche altra scelta semi-trash che in un altro contesto sarebbero ingiustificabili. Dal personaggio della Streep a quello dei suoi ex tre spasimanti, tutti giocano il proprio ruolo quasi sorridendo allo spettatore (al quale si rivolgono direttamente nei titoli di coda) proprio come se si stesse a teatro.
Il cast ben nutrito ed i begli arrangiamenti delle canzoni degli Abba riescono ad espandere quell’atmosfera di festa, che al di là dei limiti, non si può che apprezzare.

La frase:
- "Ho invitato mio padre per il matrimonio"
- "L’hai trovato?"
- "Beh, non esattamente..."
Andrea D’Addio