Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Persepolis (Persepolis)

 
pic_movie_687   NUM   687  
  DATA E CINEMA   2008.03.06 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi  
  ATTORI   Catherine Deneuve, Danielle Darrieux, Simon Abkarian, Gena Rowlands, Chiara Mastroianni, Tilly Mandelbrot  
  PRODUTTORE   2.4.7. Films, The Kennedy/Marshall Company, France 3 Cinéma  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Francia  
  CATEGORIA   Animazione  
  ANNO   2007  
  DURATA   95 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_persepolis.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Attraverso gli occhi di una bambina di nove anni, la precoce ed estroversa Marjane, il film ci fa vedere come le speranze di un popolo vengano distrutte quando i fondamentalisti prendono il potere, imponendo il velo alle donne e imprigionando migliaia di oppositori. Intelligente e impavida, la piccola Marjane aggira il controllo sociale dei "tutori dell'ordine" scoprendo il punk, gli ABBA e gli Iron Maiden. Ma dopo l'insensata esecuzione di suo zio, e sotto i bombardamenti della guerra Iraq/Iran, la paura diventa una realtà quotidiana con cui fare i conti. Temondo per la sua sicurezza, i genitori decidono di mandarla a studiare in Austria quando compie 14 anni. Marjane si ritrova così da sola con i problemi dell'adolescenza ed i pregiudizi di chi la identifica proprio con quel fondamentalismo religioso e quell'estremismo che l'hanno costretta a fuggire. Col tempo, riesce a farsi accettare e incontra perfino l'amore, ma dopo il liceo si ritrova nuovamente da sola e con una gran nostalgia di casa. Benché questo significhi mettersi il velo e vivere sotto una dittatura, Marjane decide di tornare in Iran per stare con la sua famiglia. Dopo un difficile periodo di adattamento, entra in un Istituto d'arte e poi si sposa, senza mai smettere di denunciare le ipocrisie di cui è testimone. A 24 anni, però, pur sentendosi profondamente iraniana, capisce di non poter più vivere in Iran. E' così che prende la drammatica decisione di lasciare il proprio paese per la Francia - piena di speranze per il proprio futuro, ma segnata in modo indelebile dal proprio passato.
 

COMMENTO   Persepolis
È meglio chiarire subito che Persepolis, vincitore del premio della giuria al festival di Cannes 2007, è un film animato non adatto ad un pubblico di bambini.
La precisazione potrebbe sembrare superflua, ma c’è ancora qualcuno che considera i cartoni animati un genere prettamente infantile, quando, e questo film ne è l’ennesima riprova, proprio i film animati sono tra i prodotti più interessanti e originali visti ultimamente.
Persepolis è tratto dalla grafic novel omonima, realizzata da Marjan Satrapi, qui regista insieme a Vincent Paronnaud; un fumetto storico/autobiografico, che narra la vita dell'autrice, dall’infanzia trascorsa in Iran fino all’età adulta.
Marajan è testimone prima del potere tirannico esercitato dallo Scià e poi del sistema oppressivo instaurato dai Guardiani della Rivoluzione, ma anche dei pregiudizi che caratterizzano la società occidentale.
Il tutto raccontato in modo commovente e coinvolgente, con una grande ironia che però non nasconde la difficoltà e la drammaticità della situazione nella quale si trova a vivere, con personaggi meravigliosi, in cui le donne fanno la parte del leone: la nonna e la madre in primis, donne forti e indipendenti, intelligenti e volitive, anche all’interno di una società maschilista come quella iraniana.

La necessità di voler raccontare il storia attraverso un cartoon è dettata dal bisogno di non voler imprigionare il personaggio di Marjan entro confini troppo stretti, all’interno di una storia immediatamente riconoscibile con quella di una ragazza iraniana, una semplice biografia, ma darle un respiro più ampio, più universale, più fantastico.
Anche il disegno non vuole essere per nulla realistico, tutto è disegnato in 2D, utilizzando un meraviglioso bianco e nero e rari sprazzi di colore, tra echi di neorealismo e influenze espressionistiche.
Il film è meraviglioso ed estremamente commovente, semplice e profondo insieme come solo i capolavori sanno essere.

La frase: "Eravamo così impegnati a cercare felici che non ci importava se non eravamo liberi".

Elisa Giulidori

[da: http://filmup.leonardo.it/persepolis.htm]