Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Jumper (Jumper)

 
pic_movie_686   NUM   686  
  DATA E CINEMA   2008.03.02 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Doug Liman  
  ATTORI   Hayden Christensen, Samuel L. Jackson, Diane Lane, Jamie Bell, Rachel Bilson, Katie Boland, Brad Borbridge, Adam Chuckryk, Nathalie Cox, Tom Hulce, Michael Rooker, Sean Baek  
  PRODUTTORE   New Regency, Hypnotic  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Avventura, Drammatico, Fantascienza  
  ANNO   2008  
  DURATA   88 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_jumper.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Il film racconta le avventure di un giovane che scopre di possedere delle doti incredibili che gli permettono di teletrasportarsi in qualsiasi parte del mondo. Andare da New York a Tokyo, dalle rovine di Roma alle remote zone del Sahara, tutto è possibile per David Rice (Hayden Christensen), fino a quando non inizia a capire che la sua libertà non è totale e che non è solo ma fa parte di una guerra globale ancora in corso, che minaccia la sopravvivenza della sua straordinaria razza. David Rice è cresciuto con un misterioso potere che molti hanno sempre sognato di possedere. Lui può arrivare ovunque ed è in grado di spostarsi per mezzo di varchi nella struttura temporale in ogni città, edificio o luogo che la sua mente possa immaginare. Fino a questo momento, ha utilizzato i suoi poteri per scappare dal passato e per ottenere delle ricchezze infinite che gli permettano di rimanere assolutamente indipendente. Non ha mai conosciuto limiti, confini e conseguenze. O un vero legame. Fino ad ora. Quando David scopre un altro giovane come lui, un fiero e ribelle giramondo di nome Griffin (Jamie Bell), inizia a capire la verità sulla sua esistenza. Non è soltanto un fenomeno della natura isolato, ma fa parte di una lunga tradizione di persone con anomalie genetiche conosciute come Jumper, nessuno dei quali è al sicuro. Ora, David è stato scoperto da un'organizzazione segreta che ha giurato di uccidere lui e tutti i Jumper. Così, sta per essere inseguito senza sosta in una caccia che lo porterà a girare tutto il pianeta, mentre diventa un elemento fondamentale in una battaglia invisibile alla maggior parte degli esseri umani, ma che si svolge fin dalle epoche più remote.
 

COMMENTO   Ogni epoca ha i propri super-uomini. A differenza dei classici salvatori del Pianeta, i giovani Saltatori sono di indole incontrollata (“non c’è niente di vietato”), solitaria (“gioco meglio da solo”) e utilizzano i loro eccezionali poteri per fare la bella vita. Se si uniscono, è solo per proteggersi dalla comune minaccia - generazionale e intrisa di fondamentalismo cattolico - rappresentata dai Paladini: adulti guerrieri in borghese che operano in una setta, erede dell’Inquisizione, convinta di avere il compito di proteggere la Terra. E comunque non si simpatizza né per gli uni né per gli altri.

Nella costruzione della nuova mitologia cinematografica da quasi 100 milioni di dollari (in realtà non così evidenti, a parte le riprese miste in location autentiche e teatri di posa), gli spunti provengono da due romanzi di Steven Gould (l’omonimo “Jumper” e “Reflex”). Visivamente il debito è invece nei confronti di “Matrix”: alla supervisione degli effetti visivi c’è infatti Joel Hynek che, approfondendo il lavoro svolto nel film dei fratelli Wachowski, ha utilizzato diverse macchine da presa fisse con otturatore variabile per riprendere l’azione in sequenza e realizzare effetti sfocati e prolungati, un motion-control complesso e accuratamente coreografato, il vecchio sistema “stop and action” e 5-6 controfigure della coppia di Saltatori. Con l’idea di fondo di rendere la prospettiva del teletrasporto soggettiva e ottenere così un maggiore coinvolgimento del pubblico.
A detta dei realizzatori le idee e il materiale raccolti durante la lavorazione hanno fatto emergere l’ipotesi di una trilogia. Forse è per questo che il regista Doug Liman (assurto alla notorietà con “The Bourne Identity”, primo capitolo della saga) in una già striminzita storia di poco interesse lascia dei punti cruciali confusi e irrisolti, a mo’ di buchi. Come quelli spazio-temporali attraversati dai protagonisti.

La frase: "Una volta ero una persona normale. Un imbranato, proprio come voi".

Federico Raponi