Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Nella valle di Elah (In the Valley of Elah)

 
pic_movie_675   NUM   675  
  DATA E CINEMA   2008.01.25 (CINEF 45-15) PINDEMONTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Paul Haggis  
  ATTORI   Tommy Lee Jones, Charlize Theron, James Franco, Susan Sarandon, Josh Brolin, Jonathan Tucker  
  PRODUTTORE   Blackfriars Bridge Films, NALA Films, Samuels Media, Summit Entertainment  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Drammatico, Guerra  
  ANNO   2007  
  DURATA   120 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_inthevalleyofelah.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Mike Deerfield scompare misteriosamente subito dopo essere ritornato dall’Iraq, dove ha combattuto, e viene considerato “assente ingiustificato” dall’esercito. Quando la sconvolgente notizia raggiunge Hank Deerfield, ex soldato della polizia militare, e sua moglie Joan, Hank decide di mettersi alla ricerca del figlio, con l’aiuto della riluttante investigatrice di polizia Emily Sanders, che ha la giurisdizione dell’area in cui Mike è stato visto per l’ultima volta. Man mano che le indagini proseguono e il quadro si compone, Emily si rende conto che la scomparsa è solo una montatura. In guerra con le alte sfere militari, Hank e Emily fanno di tutto per mantenere il controllo delle indagini. Ma quando, alla fine, la verità su Mike e su ciò che è accaduto in Iraq emerge, Hank vede il suo mondo in pericolo e deve rimettere in discussione tutte le sue certezze più consolidate per poter risolvere il mistero che sta dietro alla scomparsa del figlio...
 

COMMENTO   Nella valle di Elah
Dopo il successo e i due premi Oscar ottenuti con "Crash", il regista canadese Paul Haggis torna sul grande schermo con un film di denuncia, "In the Valley of Elah". Il film tratto da una storia vera racconta di un soldato reduce della guerra in Iraq, che non torna in caserma dopo una licenza. Suo padre indaga sulla sua scomparsa e quello che viene a scoprire non è solo la sorte del suo ragazzo ma anche quella dei propri ideali.
Accompagnato da un cast d'eccezione Paul Haggis riesce ancora una volta a realizzare un film al tempo stesso poetico, terribile, intenso, indicando una certa stanchezza degli americani nei confronti della guerra in Iraq. Quando sono partiti per il paese mediorientale, la popolazione statunitense pensava di portare la democrazia in un paese oppresso, in molti credevano che fosse necessario. Ma ora a distanza di anni quello che rimane della missione non sono altro che macerie, un popolo ancora più oppresso e incattivito e le croci di tanti soldati americani caduti in guerra, morti da eroi, per la patria….o almeno questa è la giustificazione che gli stessi americani si danno per sopportare lo strazio.
Ma Haggis ha voluto portare alla luce uno dei lati più crudeli della guerra: il ritorno a casa! Milioni di ragazzi vengono mandati al fronte, (per la liberta!), ma sono molti meno quelli che ritornano, e quasi tutti soffrono della cosiddetta PTSD, cioè sindrome da stress post traumatico. Nel realizzare la sceneggiatura il regista riesce bene ad evidenziare il fatto che quei ragazzi, plagiati dal regime e dalla disciplina militare, credono ciecamente in ciò che fanno. Ma quando si trovano davanti all'orrore in loro scatta un meccanismo di difesa che li porta a confondere la realtà. Compiono atti atroci senza rendersene conto, non riescono più a distinguere il bene dal male, ciò che è divertente da ciò che è disumano.
Tommy Lee Jones, che interpreta il padre del ragazzo scomparso, è la chiave del film. Il suo personaggio è anche lui un reduce, è abituato alla vita e al rigore militare, e fin dall'inizio del film mostra tutta la sua dedizione alla patria. Ad esempio la sua ossessione per la branda perfetta, come solo i soldati sanno fare. Ma quando si addentra nella testa del suo ragazzo attraverso i filmati del cellulare e i racconti dei commilitoni che erano con lui l'ultima sera, man mano che si rende conto di cosa sta veramente succedendo, tutti i suoi principi morali cominciano a decadere, e il letto non è più ordinato e fatto. Splendida anche Charlize Teron, ormai sempre più lontana dallo stereotipo dell'attrice bella e basta. E' perfetta in questo film, dove interpreta una detective, mamma sola con un figlio, e sempre in lotta per dimostrare di valere qualcosa in un mondo prettamente maschile….e maschilista.
La storia della bibbia che riguarda il giovane Davide, mandato a combattere il gigante Golia con solo una fionda, per Haggis riassume l'incoscienza dei governi che mandano tanti giovani, (Troppo giovani!) a combattere contro qualcosa di più grande di loro, qualcosa di incomprensibile e terribile, con la sola arma del patriottismo.

La frase: "Perché l'ha lasciato combattere con un gigante, era solo un ragazzo!".

Monica Cabras

[da: http://filmup.leonardo.it/inthevalleyofelah.htm]