Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 La ragazza del lago (La ragazza del lago)

 
pic_movie_658   NUM   658  
  DATA E CINEMA   2007.10.19 (CINEF 45-04) PINDEMONTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Andrea Molaioli  
  ATTORI   Valeria Golino, Toni Servillo, Omero Antonutti, Anna Bonaiuto, Fabrizio Gifuni, Fausto Maria Sciarappa, Heidi Caldart  
  PRODUTTORE   Indigo Film  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Thriller, Drammatico  
  ANNO   2007  
  DURATA   95 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_vieniacasamia.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Sono le otto del mattino quando Marta, addentando una ciambella, sta tornando a casa dopo aver dormito da una zia. Un furgone si ferma: Mario, ragazzo affetto da ritardo mentale, la convince a seguirlo nella sua fattoria. L'allarme scatta subito, Marta ha solo sei anni. Nel paese arriva il commissario Sanzio, un poliziotto esperto, da poco trasferitosi in quelle zona un pò sperduta. Il più giovane collega Siboldi, residente in quelle valli, diventa la sua guida anche per conoscere i legami famigliari e affettivi della piccola comunità. I due, accompagnati da Alfredo, fedele collega di Sanzio dai tempi della sezione omicidi, si dovranno trattenere nel paese, perchè un altro delitto si sta per consumare; un crimine sicuramente nato in seno a una delle famiglie del paese, frutto di un legame affettivo o sentimentale. Tutti coloro che Sanzio incontra e interroga possono essere i potenziali assassini. Il commissario si addentra in questa storia con insolita partecipazione, anche la sua famiglia è attraversata da un forte dolore che scorre parallelo a quello dell'indagine.
 

COMMENTO   Dal romanzo giallo norvegese di grande successo "Don't look back" ("lo Sguardo di uno sconosciuto") di Karin Fossum, trasposto da un fiordo scandinavo ad una piccola comunità montana del Friuli. "La Ragazza del lago" si costruisce sul contrasto tra una località tranquilla, immortalata da una pulita e fredda fotografia, e lo strano, incruento omicidio di una bella ragazza ritrovata soffocata, nuda sulla riva di un laghetto; ma anche tra il quieto vivere apparente e l'emergere di un vasto campionario problematico, dai sepolti segreti: la coppia separatasi dopo la tragica scomparsa del figliolo, il ritardato del paese con padre burbero appena fuori dal caseggiato, il fidanzato dai silenzi dubbi ("tutta questa umanità, assolutamente normale, lontana anni luce - dice il cineasta Andrea Molaioli - dall'idea del crimine, d'un tratto appare deviata, complicata. E' un delitto che fa alzare il coperchio e ribaltare la scena di questa "medietà""). Allo stesso tempo, si sviluppa sulla recettività emotiva del poliziotto investigatore (Toni Servillo), anch'egli alle prese con le sue brave tribolazioni familiari. La soluzione non a caso arriva per intuizione, al di fuori degli elementi in mano al pubblico.
La verità è più complessa di ciò che si palesa, un caso inizialmente privo di moventi - che poi debolmente si susseguono - ha cause sovrapposte e passa in secondo piano davanti alla descrizione ambientale. Produce la Indigo Film (quella dei film di Sorrentino, Dordit, Capuano), Molaioli esordisce con capacità nel lungometraggio (è stato aiuto regista di Moretti, Mazzacurati, Luchetti, Calopresti e ha realizzato filmati istituzionali), il sostanzioso cast di contorno - tra cui Gifuni, Bonaiuto, Golino - sembra sott'utilizzato, mentre il mattatore Servillo è mono tono dietro una rigida maschera fra il sofferto e il nauseato. Nell'insieme, più forma che sostanza, sebbene vada salutato con piacere un raro thriller italiano, e di buona fattura.

La frase: "Chi l'ha uccisa doveva amarla".

Federico Raponi