Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Saturno contro (Saturno contro)

 
pic_movie_639   NUM   639  
  DATA E CINEMA   2007.03.16 MARCONI  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Ferzan Özpetek  
  ATTORI   Stefano Accorsi, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Luca Argentero, Ambra Angiolini, Serra Yilmaz, Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari, Filippo Timi, Michelangelo Tommaso, Milena Vukotic, Luigi Diberti, Lunetta Savino, Benedetta Gargari, Gabriele Paolino  
  PRODUTTORE   R&C Produzioni  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Neffa  
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2007  
  DURATA   110 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_saturnocontro.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Un gruppo di quarantenni, affronta il tema della separazione e la paura di restare soli, in momento critico come quello che stiamo attraversando in questi anni, tra crisi economica, terrorismo internazionale e la paura per il contagio delle nuove malattie. Tra questi, Antonio e Angelica, sposati da anni ma ormai in crisi da diverso tempo, non riescono però a vivere l'uno senza l'altra. Il tema della separazione é affrontato non soltanto dal punto di vista della coppia ma viene anche rapportato all'amicizia...
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Una generazione di quarantenni che ha vissuto la sua giovinezza negli anni ottanta e novanta, in piena crisi delle ideologie ed esaltazione della realizzazione economica del singolo, si trova a fare i conti alla soglia della maturità con la necessità di riscoprire il senso del ‘gruppo’ in un momento come quello attuale in cui la crisi economica, lo spettro delle nuove malattie e il terrorismo internazionale hanno reso il senso della vita più precario e più fragile. La morte non è più soltanto un fantasma lontano e il bisogno di protezione e di immortalità non si cerca più soltanto nella realizzazione personale e nella sicurezza economica ma anche nella protezione degli altri che, in assenza della famiglia tradizionale ormai terremotata, si trova nell’amicizia e nella creazione di famiglie allargate e non istituzionali.In questa ottica i nostri personaggi si trovano a confrontarsi con il tema della separazione e con l’impossibilità di accettarla.Cosa succede se invece di nascondere, negare, rimuovere i cambiamenti sentimentali, ci si trovasse a tirare tutto fuori, a non nascondere più niente, a confrontarsi con i propri segreti, desideri, voglia di nuovi rapporti e sentimenti? Come si fa a non separarsi mai, anche quando tutto intorno a te ti chiede di farlo?
(https://www.comingsoon.it/film/saturno-contro/589/scheda/)
 

COMMENTO   La perdita affettiva e il suo impatto di dolore su un gruppo di amici. Tra loro, i rapporti sono di lunga data e hanno dato vita ad una micro-comunità che svolge al tempo stesso sia una funzione di riparo, sia di ampliamento di respiro sentimentale rispetto al fiato corto dei moderni, piccoli nuclei famigliari metropolitani. Distintosi con il suo primo film ("Hamam - Il Bagno turco"), Ferzan Ozpetek torna in qualche modo alla ricerca dell'apprezzata ricetta de "le Fate ignoranti" sebbene - paragonando quella pellicola a "Saturno contro" - l'autore tenga a sottolinearne i distinguo. Nuovamente, il regista ripropone una sceneggiatura scritta insieme a Gianni Romoli, il duo Accorsi-Buy, una dimensione corale come cerchia protettiva, una storia di lutto da tradimento e morte. Asseconda in tal modo un proprio desiderio di cristallizzazione armoniosa, con le parole messe in bocca ad uno dei protagonisti: "non voglio novità, colpi di scena. Voglio che tutto rimanga così per sempre. Anche se "per sempre" non esiste". E la precedente, stonata apertura al mondo di "Cuore sacro", si richiude in una dimensione ristretta, quasi intimista, testimoniata dalla personale dedica finale. Stavolta ci sono coppie e singoli, etero e omosessuali, senza grosse variazioni anagrafiche. Un traumatico evento improvviso tira fuori tensioni latenti, piccoli rancori, crisi esistenziali e scelte da prendere. Ma è pure occasione per rinsaldare i legami secondo un meccanismo quasi automatico di salvaguardia di sé e della tribù di appartenenza. Si naviga confusamente a vista e, qualche uscita di spirito a parte, i dialoghi non offrono molti appigli al ricco cast, dove emerge l'intensità di un versatile Pierfrancesco Favino. E nella consueta ostentazione culinaria, d'abbigliamento e arredi da vita benestante, disturba l'invadenza della musica, a volte anche fuori luogo.

La frase:
- "Lei si droga?"
- "No, io faccio l'uncinetto"

Federico Raponi