Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Bobby (Bobby)

 
pic_movie_630   NUM   630  
  DATA E CINEMA   2007.02.16 (CINEF 44-17) PINDEMONTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Emilio Estevez  
  ATTORI   Anthony Hopkins, Helen Hunt, Nick Cannon, Emilio Estevez, Colin Ferguson, Demi Moore, Freddy Rodriguez, Sharon Stone, Elijah Wood, Michael Bowen, Laurence Fishburne, Ashton Kutcher, Heather Graham, Jacob Vargas, Martin Sheen, Gus Lynch, John Lavachielli, David Krumholtz, Harry Belafonte, Lindsay Lohan, Christian Slater, Joshua Jackson, Shia LaBeouf, William H. Macy, Mary Elizabeth Winstead  
  PRODUTTORE   Bold Films  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2006  
  DURATA   114 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_bobby.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Gli eventi della tragica notte del 1968 in cui Robert F. Kennedy venne assassinato. Tra i saloni e i corridoi dell'Hotel Ambassador di Los Angeles si intrecciano le vite di 22 distinti personaggi, uomini e donne ordinari, perlopiù lontani dai riflettori della politica e tuttavia testimoni diretti di un momento storico di grande drammaticità. Sullo sfondo di queste vite il carisma e la fine di Bob Kennedy, primo attore di un'epoca caratterizzata da idealismi e temi irrisolti ed attuali come guerra, razzismo, sessismo e discriminazione...
 

COMMENTO   Il 4 Giugno all'Holtel Ambassador, fervono i preparativi per l'arrivo del Senatore Robert Kennedy che avrebbe pronunciato un discorso dopo l'esito delle primarie per la presidenza degli Stati Uniti. I dipendenti latino americani si sentono maltrattati dal responsabile delle cucine, cinico e razzista, che li obbliga a fare un doppio turno, una giovane cameriera sogna un giorno di entrare ad Hollywood mentre una famosa cantante sulla via del declino riesce solo a farsi del male. La moglie del direttore, parrucchiera nell'albergo, distribuisce consigli sul matrimonio mentre suo marito la tradisce con una centralinista. Una giovane donna sta per sposare un suo compagno di scuola per evitargli il Vietnam mentre una coppia sposata da tempo, lui è più vecchio di dieci anni, spera in una seconda luna di miele. Un vecchio dipendente dell'hotel in pensione non riesce ad abbandonare il luogo dove è stato per anni, mentre dei giovani volontari della campagna per Kennedy provano gli effetti delle droghe. Queste ed altre sono le storie che si intrecciano all'Hotel Ambassador in quel giorno così importante, e alla fine così tragico.

L'opera di Emilio Estevez, è intensa, poetica commovente, nata come omaggio ad un eroe della Storia Americana, diventa un ode ai diritti civili, alla liberta di parola, alla pace e alla non violenza… a tutto ciò che può rendere il mondo migliore, che poi era il punto focale della campagna di Kennedy. Nelle storie di persone comuni, che poi erano i destinatari delle parole di Kennedy, nel suo discorso, si intravede un'intera generazione americana. A quei tempi la guerra del Vietnam e la morte di leader come John F. Kennedy, Malcom X e Martin Luther King, avevano quasi distrutto il sogno americano, in un paese dove la segregazione razziale e il problema dell'immigrazione si univano a centinaia di giovani morti per una guerra di cui non si capiva il motivo, portando una rabbia e disperazione che si tramutavano in un ingiustificata violenza. Ma in quel giorno tutto questo orrore sembrava essersi fermato, un raggio di sole per un futuro migliore si intravedeva nei discorsi di Robert Kennedi, o Bobby, come lo chiamavano tutti, a rimarcare che era l'uomo del popolo, che parlava al popolo e per il popolo.

Tutto questo si intravede nelle vicende dei personaggi che alle volte non hanno niente a che vedere con le elezioni presidenziali. La speranza di quel giorno si può quasi toccare con mano quando si guarda il film, forse per le immagini e parole del senatore tragicamente ucciso, che accompagnano lo scorrere della giornata, ma anche per il modo semplice e pulito con cui gli interpreti riescono ad entrare nei panni di gente comune raccontandoci le lo paure e speranze.
Estevez si è servito di un cast di tutto rispetto, e tutti lo hanno fatto perché sentivano molto la storia, il personaggio che andavano ad omaggiare, le sue parole e le sue idee. Tutto questo si percepisce durante il film: sembra quasi di essere la in quella giornata d'estate, partecipi di quell'illusione che si tramuta in tragedia quando poco dopo la mezzanotte Bobby viene ucciso a colpi d'arma da fuoco. Ci si commuove e si sente nel più profondo dell'animo la disperazione di un paese che piange la morte del suo uomo, e la definitiva distruzione delle proprie illusioni di un mondo migliore. Perché quella tragedia non toccherà solo l'America. Quelle lacrime, riprese da filmati dell'epoca sono quasi un presagio di quello che verrà e che noi stiamo vivendo ora. Estevez ha saputo confezionare una pellicola semplice ma al tempo stesso intensa, invece di incentrare il film sulla tragica morte del futuro presidente, ci ha descritto quello che rappresentava attraverso normali storie di gente comune, ed è proprio questa la sua arma vincente.

La frase: "Quando fai una mossa dettata dalla rabbia è sempre catastrofica".

Monica Cabras