Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Water (Water)

 
pic_movie_615   NUM   615  
  DATA E CINEMA   2007.01.12 PINDEMONTE (CINEF 44-12)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Deepa Mehta  
  ATTORI   Lisa Ray, Seema Biswas, John Abraham, Kulbhushan Kharbanda, Waheeda Rehman Raghuvir Yadav, Vinay Pathak.  
  PRODUTTORE    
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Canada, India  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2005  
  DURATA   110 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=44443  
 
 
 

DESCRIZIONE   Infiniti sono i difetti della donna e le virtù tre soltanto, quelle di curare la casa, di far figli e di morire insieme con il marito. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Water ha incassato 374 mila euro .
 

COMMENTO   India, 1938. Chuya, una ragazzina di appena otto anni, viene allontanata dalla sua famiglia e trasferita in una casa ritrovo per vedove indù, per espiare la colpa d'un marito perso e mai conosciuto, attraverso l'eterna penitenza imposta dai testi sacri. Tra veglie e preghiere, la ragazzina porterà una ventata di freschezza - e di scompiglio - che contagerà l'affascinante Kalyani, giovane vedova innamorata di Narayan, un fervente idealista sostenitore di Gandhi. Il film di Deepa Mehta va a concludere una personale trilogia sugli elementi acqua, fuoco e terra. Il tema trattato - la condizione della donna e in particolare delle vedove - apre nuovi spiragli su una condizione di disagio che ancora oggi, a distanza di cinquant'anni dalle conquiste del "profeta" Gandhi, contagia centinaia di migliaia di donne costrette alla ferrea osservanza delle pratiche religiose.
Se l'argomento è encomiabile nel suo tentativo di scardinare i dogmi della tradizione per far posto ai mutamenti sociali e culturali, il film in sé resta paradossalmente impigliato proprio in questo tentativo. Il labile confine che separa il tono documentaristico dalla finzione filmica si perde in scene didascaliche e incomplete, in recitazioni affettate e poco credibili, nella lezioncina da cinema (b)hollywoodiano - con tanto di lacrima finale - buttata giù a memoria e tutt'altro che impeccabile. Un film che apre uno spiraglio di speranza e di conoscenza in più su pratiche sconosciute al grande pubblico, ma che scontenta il botteghino - e gli spettatori - per l'eccessiva austerità.