Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Apocalypto (Apocalypto)

 
pic_movie_613   NUM   613  
  DATA E CINEMA   2007.01.11 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Mel Gibson  
  ATTORI   Dalia Hernandez, Mayra Serbulo, Gerardo Taracena, Raoul Trujillo, Rudy Youngblood  
  PRODUTTORE   Icon Entertainment International, Icon Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Azione, Avventura  
  ANNO   2006  
  DURATA   138 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/cgi-bin/search.cgi?ps=100&fmt=long&q=Apocalypto&ul=%25%2Fsc_%25&x=60&y=11&m=all&wf=0020&wm=sub&sy=0  
 
 
 

DESCRIZIONE   Un uomo, la cui idilliaca esistenza è stata brutalmente sconvolta dalla ferocia degli invasori, é costretto ad intraprendere un viaggio pieno di pericoli, dove paura e oppressione la fanno da padroni e dove ad attenderlo ci sarà una fine straziante. Quando, ormai disperato, gli eventi precipitano, quest'uomo, spinto dall'amore che nutre per la sua donna e la sua famiglia, tenterà di tornare a casa per riuscire a salvare il suo mondo e la sua vita.
 

COMMENTO   Nata intorno al 2600 a.C. circa, l'evoluta società Maya praticava anche guerra, schiavitù, e nell'ultima fase offerte umane agli dei. Sembra che varie cause concorsero al suo declino: deforestazione per produrre malta, siccità e carestie, conflitti e rivolte, ma principalmente l'arrivo dei conquistadores spagnoli, portatori tra l'altro di malattie che sterminarono il 90 % della popolazione. "Nel corso della Storia, i motivi della caduta di una civiltà - dice Mel Gibson - sono sempre gli stessi, e molti degli eventi che hanno preceduto la fine dei Maya sono quelli che si verificano nella nostra società oggi. Questi cicli si ripetono continuamente". E proprio un tale parallelo spiega il titolo profeticamente catastrofico, per un film che Gibson ha sceneggiato con Farad Safinia (anche co-produttore), prodotto con Bruce Davey e diretto avvalendosi della consulenza dell'archeologo Richard D. Hansen e del lavoro artigianale di una grande squadra di artisti, per lo più messicani.
Girato in loco, parlato in maya yucateco (lingua tuttora in uso), Apocalypto ha un cast di non professionisti composto da nativi del continente (dal Canada al Centro America). Il regista lo ha ambientato nel momento di abbrutita decadenza e delirio delittuoso del "popolo dell'insegna del Sole", ma la vicenda si svolge quasi interamente nella foresta con tanto di estenuante inseguimento finale. Dopo "Braveheart", la deriva da spettacolarizzazione porta Gibson da un lato a servirsi della tecnologia (con un digitale che gli permette di utilizzare la luce naturale e fino a 4 cineprese in simultanea per sequenze anche da venti minuti), dall'altro a bearsi in riprese ipercinetiche e in una maniacale violenza sanguinolenta. Con una narrazione tutta visiva, elementare e manichea nella divisione buoni-cattivi, che fa dell'indistruttibile protagonista - annunciato da un oracolo - il simbolo di equilibrio con la natura, famiglia, sacrificio generoso, mentre il malvagio incarna l'idea della paura, necessario alter ego in un viaggio iniziatico. Per una fuga dal progresso distruttivo, alla ricerca di un "nuovo inizio".

La frase: "Una grande civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" W. Durant.

Federico Raponi