Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 My father (Rua Alguem 5555)

 
pic_movie_588   NUM   588  
  DATA E CINEMA   2006.10.12 (CINEF 44-03) PINDEMONTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Egidio Eronico  
  ATTORI   Charlton Heston, F. Murray Abraham, Thomas Heinze, Thomas Kretschmann  
  PRODUTTORE   Gherardo Pagliei  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Italia / Brasile / Ungheria  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2003  
  DURATA   100 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://filmup.leonardo.it/sc_paparua.htm  
 
 
 

DESCRIZIONE   Gli ultimi anni di Josef Mengele, l'angelo della morte, il boia dell'Olocausto che dopo la seconda guerra mondiale si nascose in Sud America, passando per un tranquillo cittadino. I suoi rapporti col figlio, che inutilmente interrogava il padre sul suo passato, senza ottenere mai un pentimento..
 

COMMENTO   My father
Consapevole del rischio riduzionismo, il regista Egidio Eronico (architetto, autore di una decina di pellicole, qui anche co-sceneggiatore) riteneva che l'importante, nella trasposizione cinematografica di un libro, è mantenerne lo spirito. Nel 1985 il settimanale tedesco Bunte Illustrierte pubblicò un reportage - corredato di informazioni, manoscritti, diari, lettere - con un'intervista esclusiva ad Herman Mengele, il cui padre era il medico nazista noto come "l'angelo della morte" nel campo di concentramento di Auschwitz. Nel suo romanzo "papà" sull'argomento ("la storia di un figlio non all'altezza della propria storia"), Peter Schneider ha utilizzato, rielaborandolo, quel materiale. Chiave di lettura: lo sforzo di capire, il confronto e lo scontro generazionale. Studi di germanistica e storia, Schneider ha vissuto il '68 tedesco. Per questo gli fu impedito l'insegnamento e subì un processo per ostilità alla Costituzione. Iniziata nel mentre l'attività letteraria, egli in seguito ha tenuto cattedre negli States, collabora con riviste come il New Yor Times Magazine e ha contribuito alla scrittura del film.

Josef Mengele si specializzò in eugenetica social-darwinista conducendo poi atroci esperimenti nel lager polacco. Fuggito alla fine della Seconda Guerra Mondiale, si stabilì in Brasile dove morì senza venir catturato. Il figlio seppe a 15 anni della sua esistenza e identità. Cominciò allora tra di loro un rapporto epistolare che portò all'incontro nel rifugio a Manaus, in seguito al quale Herman non trovò il coraggio di denunciare il genitore. Una vicenda emblematica, di una Germania che dal 1945 ha dovuto fare i conti con la propria follia collettiva, le sofferenze ed il molto rimorso.

Nella pellicola, a parte l'inquietante adesione di Charlton Heston all'anziano personaggio, i tormenti del giovane appaiono abbastanza piatti, le ambiguità non vengono sviluppate, in definitiva si è persa l'occasione di una più ampia riflessione umana, storica e fors'anche filosofica. Parafrasando, "un film non all'altezza della storia".

La frase: "Non ho nessuna intenzione di giustificarmi per le mie azioni e, addirittura, per la mia filosofia".

Federico Raponi

Il commento lo trovi su: http://filmup.leonardo.it/paparua.htm