Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Non bussare alla mia porta - Don't come knocking (Don't come knocking)

 
pic_movie_544   NUM   544  
  DATA E CINEMA   2005.11.07 KAPPADUE (CINEF 43-06)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Wim Wenders  
  ATTORI   Sam Shepard, Jessica Lange, Tim Roth, Gabriel Mann, Sarah Polley, Fairuza Balk, Eva Marie Saint, Julia Sweeney, Marley Shelton, James Gammon, Kurt Fuller, Rodney A. Grant, George Kennedy, Tim Matheson, Raymond O'Connor, Majandra Delfino, James Roday Rodriguez, Marieh Delfino, Kristina Lankford, Rita Hutchinson, Robin Twogood, Carrie Jones, Rachel Amondson, Jinny Story, Hugh Aodh O'Brien, Tom F. Farrell, Katie Goodman, Yuri Elvin, Mike Butters, Jeff Parise, Emy Coligado  
  PRODUTTORE   Reverse Angle Production, arte France Cinéma,  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   T-Bone Burnett  
  PAESE   Francia, Germania  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2005  
  DURATA   122 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=45491  
 
 
 

DESCRIZIONE   Howard Spence, eroe dei film western, è un attore ormai sul viale del tramonto che si sta consumando brutalmente mediante alcol, droga e sesso. Quando viene a conoscenza del fatto che Doreen, una donna che ha amato nel passato, ha avuto un figlio da lui e non gli ha mai detto nulla, Howard si convince che la sua vita non è stata forse del tutto inutile. Tuttavia a complicare le cose potrebbero contribuire Sky, anche lei forse nata da una relazione del passato, e Sutter, un uomo che si è messo sulle tracce di Howard e che è incaricato di farlo tornare sul set del film che ha abbandonato nel bel mezzo delle riprese...
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Howard Spence ha vissuto giorni migliori. Da giovane è stato una grande star del cinema western. Ormai sessantenne e relegato a ruoli secondari, Howard si è dato alla droga, all'alcool e alle giovani ragazze. dopo l'ennesima notte di baldorie nella sua roulotte, Howard si sveglia disgustato all'idea di essere ancora vivo e dal fatto che nessuno al mondo lo avrebbe pianto se fosse morto. Quella mattina Howard non si presenta sul set. Lo vediamo galoppare sul suo cavallo di scena indossando il suo costume da cowboy, ma nessuna cinepresa lo sta riprendendo. Howard sta fuggendo, dal film e dalla sua vita....
(https://www.comingsoon.it/film/non-bussare-alla-mia-porta/10/scheda/)
 

COMMENTO   "Jarmusch e Wenders non si sono mai visti in vita loro, ma raccontano (quasi) la stessa storia e cominciano (quasi) allo stesso modo. Nubi grigie e malinconiche per Jarmusch, nuvole lievi e svelte per Wenders, che ottiene anche una specie di effetto-Magritte inquadrandole da dietro un paio di occhi, in realtà due strani buchi fra le rocce di un canyon. Scritto e interpretato dall'ultimo cowboy Sam Shepard, 'Don't Come Knocking' comincia infatti come un western (...) Fino a quando Spence vaga fra i casinò che hanno invaso il Nevada (dal western alle slot machines, fine di una civiltà), o si sveglia non sa neanche lui come con tre ragazze accanto, Wenders sorprende e emoziona. Ma scivola nell'artificio e nel cliché quando il cowboy ritrova la sua antica fiamma e con lei il figlio che non conosceva. Mentre quella fanciulla (Sarah Polley) che si aggira per il Nevada con un'urna contenente le ceneri di un'altra mamma (e tre!) porta nel film il soffio angelico e salvifico che per Wenders è ormai un marchio. Peccato perché, 'Don't Come Knocking' ha momenti molto belli, specie quando guarda al passato ('Paris, Texas', sempre da Shepard, è del 1984, e i 21 anni si sentono tutti). Ma il dettaglio più wendersiano è forse il cartello finale, autentico, che indica le strade per le città di Wisdom (cioè saggezza) e Divide (qui non serve traduzione)." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 20 maggio 2005)