Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Codice Homer: A Different Loyalty (A Different Loyalty)

 
pic_movie_515   NUM   515  
  DATA E CINEMA   2005.01.21 PINDEMONTE (CINEF 42-14)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Marek Kanievska  
  ATTORI   Sharon Stone, Rupert Everett, Jim Piddock, Mark Rendall, Tamara Hope, Emily VanCamp, Richard Zeman, Jane Wheeler, Joseph Long  
  PRODUTTORE   Lions Gate Films Inc., Forum Films Inc., Samaha Productions, Fresh Media Ltd., Movision  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Normand Corbeil  
  PAESE   Canada, Gran Bretagna, USA  
  CATEGORIA   Drammatico, Sentimentale  
  ANNO   2003  
  DURATA   96 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/codice-homer-a-different-loyalty/42273/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Codice Homer: A Different Loyalty, film diretto da Marek Kanievska, racconta una storia d’amore ambientata verso la fine degli anni Cinquanta, in piena Guerra Fredda. A Beirut vive Sally Tyler (Sharon Stone), affascinante artista americana sposata con Paul, reporter del New York Times, di cui deve sopportare le lunghe assenze. La vita di Sally viene sconvolta dall’arrivo in città di Leo Cauffield (Rupert Everett), inviato del London Times ed ex capo della divisione di controspionaggio dell'M16.
Tra i due nasce una passione travolgente, che convince la donna a divorziare e a risposarsi subito con la sua nuova fiamma. I due trascorrono insieme degli anni molto felici, finché una notte del 1963 - dopo l’assassinio del presidente americano Kennedy - Leo scompare nel nulla. Sally è sconvolta ed è ossessionata dal sapere dove si trovi suo marito: indagando ovunque, la donna scopre che Leo è un uomo pieno di segreti. Forse Sally è stata abbandonata per colpa di un’ideologia, a quanto pare più importante del loro amore…
 

COMMENTO   "'Codice Homer - A different loyalty' è la vera storia di Kim Philby, uno dei più noti agenti segreti inglesi passato al servizio del KGB, e di sua moglie Eleanor. Marek Kanievska dirige per la seconda volta Rupert Everett e gli affianca una bravissima Sharon Stone bruna, per dimostrarci che i cattivi non sono efferati e che i buoni non sono melensi. Ci riesce talmente che, alla fine del film, non si sa bene da che parte stare. E l'ambiguità, al cinema, è sempre una qualità." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 12 novembre 2004)