Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Ladykillers (The Ladykillers)

 
pic_movie_494   NUM   494  
  DATA E CINEMA   2004.06.16 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Joel Coen, Ethan Coen  
  ATTORI   Tom Hanks, Irma P. Hall, Marlon Wayans, J.K. Simmons, Tzi Ma, Ryan Hurst, Diane Delano, George Wallace (II), John McConnell, Jason Weaver, Stephen Root, Baadja-Lyne Odums, Walter K. Jordan, George Anthony Bell, Freda Foh Shen, Louisa Abernathy, Mildred Dumas, Al Fann, Mi Mi Green-Fann, Muriel Whitaker, Maryn Tasco, Vivian Smallwood, Nita Norris, Jessie Bailey, Robert Baker, Blake Clark, Greg Grunberg, Paula Martin, Jeremy Suarez, Te Te Benn, Khalil East, Jennifer Echols, Aldis Hodge, Amad Jackson, Hallie Singleton  
  PRODUTTORE   TOUCHSTONE PICTURES, JACOBSON COMPANY  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Carter Burwell  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Commedia, Giallo  
  ANNO   2004  
  DURATA   104 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/ladykillers/41814/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Ladykillers, il film dei fratelli Coen, vede protagonista un gruppo di cinque musicisti in cerca di un posto dove provare la loro musica sacra. Troveranno ospitalità a casa dell'anziana signora Munson (Irma P. Hall). Ma le cose non stanno proprio come sembra: in realtà il prof. Goldthwait Higginson Dorr III (Tom Hanks) e i suoi compagni altri non sono che un gruppo di banditi in procinto di fare il colpo del secolo. Quando la signora Munson scopre la verità e minaccia di chiamare le autorità i cinque gaglioffi decidono di farla fuori...

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COMMENTO   "'The Ladykillers' è uno di quei film che nel programma di un festival si sottovalutano per varie ragioni. In primo luogo perché si tratta di una commedia e si sa che le commedie vengono prese sul serio solo quando sono assurte al patrimonio dei classici. In secondo luogo perché si tratta del rifacimento americano di una pellicola inglese di 49 anni fa, una fabbrica di risate che è appunto diventata un classico: 'The Ladykillers', popolare in Italia, chissà perché, come 'La signora omicidi', anche se l'anziana protagonista non uccide proprio nessuno. (...) Il bravo Tom dà qui l'impressione di essere tornato l'interprete teatrale che fu agli esordi, prima dei trionfi cinematografici, con la caratterizzazione cesellata e a tratti ironicamente pasteggiata di un presuntuoso e logorroico maestro del crimine capeggiante un quartetto di soliti ignoti. Chi tiene testa ai rapinatori, infilatisi nella cantina di casa sua con il pretesto di fare delle prove musicali, è l'anziana e irresistibile vedova Irma P. Hall, una signora omicidi di colore. Perché l'azione è trasferita nel Mississippi, con musiche e tocchi ambientali di circostanza, ed è sul ponte di Old Man River mentre di notte transita il natante avviato all'isola delle immondizie, che si consuma il fattaccio un cadavere via l'altro. Il tutto nel premiato stile dei Coen, che sanno fondere comicità e grottesco in un risultato di alta classe." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 19 maggio 2004)"Mettiamola così: se i fratelli Coen si mettono a fare film non da fratelli Coen, saranno ancora i fratelli Coen? Dietro il bisticcio, il problema è serio. Si tratta di concedere o meno a due fra i massimi autori di oggi il diritto di abbassare il tiro sfornando film di pura (ma strepitosa) confezione come 'Prima ti sposo, poi ti rovino' e ora 'Ladykillers', remake della 'Signora Omicidi', celebre commedia della Ealing (1955), con Tom Hanks nel ruolo che fu di Alec Guinness. Ovvero decidere se ai Coen conviene prestare il loro meraviglioso talento alle spompatissime Majors, col rischio di partorire opere un po' ibride; o se invece dovrebbero girare solo film '100 % Coen', destinati però a un pubblico di nicchia. Nel frattempo 'Ladykillers', che ha fatto sbellicare la platea di Cannes, è stato accolto tiepidamente da pubblico e critica in patria. Ed è vero che il film è esilarante ma abbastanza superficiale, un poco slegato, più buffonesco che profondamente comico. Come certi Woody Allen minori, con l'inventiva senza pari dei Coen in più." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 19 maggio 2004) "Si può arricciare il naso, solo un po' naturalmente, davanti all'ultimo film dei famosi fratelli Joel e Ethan Coen, autori di film memorabili per cinefili (meno per il pubblico), quali 'Barton Fink', che nell'atmosfera entusiasta e vivace del 1991 spinse una giuria particolarmente controcorrente ad assegnargli tre premi, Palma d'oro, migliore regia, e quello di miglior attore al protagonista John Turturro? Certo 'The Ladykilllers' atteso con la solita estatica trepidazione, mette di buon umore, il che nel nero quotidiano di oggi, può essere considerata una meritevole opera di bene. Ma come il precedente 'Prima ti sposo, poi ti rovino' che pure contava su due bellissimi, Gorge Clooney e Catherine Zeta-Jones, è uno di quei film leggeri e leggiadri che si vedono volentieri perché totalmente prevedibili ma di cui non ci si ricorda più nulla un minuto dopo. Non fosse per lo spelacchiato gatto rosso che si aggira per tutto il film con una imperiosa coda ditta che a un certo punto si appropria di un dito umano appena mozzato da un improvvido dinamitardo, si potrebbe provare un sentimento un tempo inconcepibile verso i due geniali autori: l'impazienza." (Natalia Aspesi, 'la Repubblica', 19 maggio 2004)"Non sparate sui fratelli Coen. Bisogna essere davvero ingenerosi e molto miopi per non vedere che anche in un film d'occasione come 'Ladykillers', remake dell'inglesissimo 'La signora omicidi', gli auto