Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 La Rivincita Di Natale (La Rivincita Di Natale)

 
pic_movie_480   NUM   480  
  DATA E CINEMA   2004.03.04 FIUME (CINEF 41-20)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Pupi Avati  
  ATTORI   Diego Abatantuono, Alessandro Haber, Gianni Cavina, Carlo Delle Piane, Luigi Montefiori, Nino Fuscagni, Osvaldo Ruggeri, Augusto Zucchi, Petra Khruz  
  PRODUTTORE   DUEA FILM, MEDUSA FILM, MEDUSA PRODUZIONE  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Riz Ortolani  
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2003  
  DURATA   99 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/la-rivincita-di-natale/34215/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Quindici anni dopo la disastrosa partita di poker della notte di Natale, Franco Mattioli viene a sapere che il suo amico Lele è gravemente malato. Decide di tornare a Bologna per andare a trovarlo e anche per cercare una donna. Ma c'è un terzo motivo, più nascosto: i fantasmi di quella notte del 1986 lo tormentano ancora e lui è in cerca della sua rivincita...
 

COMMENTO   "Curioso sequel, quello che Pupi Avati dedica a uno dei suoi film migliori. Il cinema italiano solitamente riserva le seconde puntate ai film comici (dai 'Soliti ignoti' a 'L'armata Brancaleone', da 'Amici miei' a 'Trinità' e 'Febbre da cavallo'). Qui invece siamo nell'Avati più nero e se si ride si ride amaro. Basterebbe la sequenza-gioiello dell'umiliante ritorno a casa di Cavina, riconosciuto a stento da ex-moglie e figli, a dire il tono funereo della rimpatriata. Anzi si direbbe che più del gioco e della sua spietata liturgia, ad Avati stiano a cuore i personaggi, il fatale degradarsi dei caratteri e dei rapporti, il comico squallore di quelle vite buttate via. Vedi Haber, che sogna di essere sepolto al Memorial Cemetery di Hollywood 'fra John Huston e De Mille'. O il danaroso Delle Piane, che dorme dalle suore, si nutre di patate lesse e sogna amori impossibili. Mentre la fatidica sfida a poker, che rovesciando identità e destini svela ulteriori abissi di umana miseria, resta un poco macchinosa e occupa una parte forse troppo contenuta del film. 'E' lecito non vendicarsi?', chiede in apertura una citazione da Cioran. Avati non risponde ma chiude cristianamente (beffardamente?) con un presepe. Lecito o meno, si può sempre sperare. Se non nel perdono, almeno nella provvidenza". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 30 gennaio 2004)