Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Anything Else (Anything Else)

 
pic_movie_465   NUM   465  
  DATA E CINEMA   2003.11.20 FIUME (CINEF 41-08)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Woody Allen  
  ATTORI   Woody Allen, Jason Biggs, Christina Ricci, Stockard Channing, Danny DeVito, KaDee Strickland, Jimmy Fallon, Fisher Stevens, Diana Krall, William Hill, Kenneth Edelson, David Conrad, Joseph Lyle Taylor, Erica Leerhsen, Adrian Grenier, Wynter Kullman, Zach McLarty, Carson Grant, Eric Tonken, James Babbin, Greg Orvis  
  PRODUTTORE   Dreamworks Skg, Canal+, Meespierson Film Cv, Granada Film Productions, Gravier Productions, Perdido Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2002  
  DURATA   108 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/anything-else/36862/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Anything Else è un film del 2003 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen.
Il ventunenne Jerry Falk (Jason Biggs) e il sessantenne David Dobel (Woody Allen) hanno molto in comune: sono entrambi scrittori comici alle prime armi, vivono a New York, sono ebrei e soffrono di nevrosi. I due fanno presto amicizia e David, forte della sua età e delle sue esperienze passate, diventa una specie di mentore per Jerry, al quale gli fa notare che la maggior parte dei suoi problemi sono dovuti alla sua incapacità di troncare rapporti inutili e dannosi.
Il ragazzo infatti non riesce a ingranare con il lavoro perché fa ancora affidamento su Harvey Wexler (Danny DeVito), un agente incompetente, mentre è in terapia con uno psicoanalista che fa tutto tranne che aiutarlo a risolvere le sue turbe mentali.
Come se non bastasse, il povero Jerry ha problemi con l’attuale fidanzata, l’imprevedibile Amanda (Christina Ricci), un’aspirante attrice che lo tradisce più volte con altri uomini. La relazione sentimentale si complica ulteriormente con l’arrivo della madre di lei, che si stabilisce in pianta stabile presso la loro piccola abitazione. Saprà Jerry ascoltare i consigli di David e a prendere finalmente in mano la sua vita?
 

COMMENTO   "Allora niente sotto il sole di Allen? Niente affatto perché Woody, in silenzio, porta a compimento una rivoluzione copernicana del suo universo, solo in parte annunciata. Abbandona il ruolo centrale della storia. La voce narrante dell'eterno protagonista dei suoi film è qui quella del giovane Jerry che ammicca allo spettatore, riassume, moraleggia, come ha fatto Woody fin dall'inizio della sua carriera". (Andrea Martini, 'Il Resto del Carlino', 28 agosto 2003)"Allen ha recitato per altri registi, ma mai ha diretto film scritti non da lui. Dovrebbe cominciare, prima che gli incassi in declino e Steven Spielberg, il suo produttore glielo impongano, come gli hanno imposto di fare una tournée propagandistica in Europa, dove Allen ha gran parte del suo pubblico. Ma non ci si auguri che Allen si ritiri: assicura infatti alcuni dei rari momenti di buon cinema in un festival". (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 28 agosto 2003), "A un cane vecchio è inutile insegnare giochi nuovi. La strategia della DreamWorks per rilanciare Woody Allen non ha funzionato. Non è bastato a salvare 'Anything Else' il suggerimento di prendere un protagonista giovane, Jason Biggs, presente in contemporanea con 'American Pie - Il matrimonio'. Non è servito indurre l'autore ad accompagnare il film alla Mostra di Venezia, con obbligo di conferenza stampa; e neppure è valso occultare la presenza di Woody come attore nel film eliminandone il nome e la figura dalla pubblicità. Il verdetto del botteghino è stato inesorabile: solo due milioni e mezzo di dollari, come dire niente, nei primi quindici giorni di uscita. Ma che ce ne importa dell'America? Da tempo Woody Allen ha scelto il pubblico europeo come il suo interlocutore ideale e si può sperare che sul Vecchio Continente l'accoglienza al film sarà ben diversa. (...) Sono sbagliati i dosaggi delle due storie parallele, quella dei ragazzi e quella del vecchio e del giovane; e quando Woody non è in scena, il tono cala e non si ride più. Però si sorride sempre, magari a copertura di una persistente inquietudine". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 4 ottobre 2003)"E Woody prese il fucile. Succede in 'Anything Else', non il solito Allen ma qualcosa di assai diverso. Perché Manhattan non è mai stata così bella e struggente (dev'essere l'età, o forse il dopo - 11 settembre). Perché anche se si ride è una commedia sentimentale, anzi un'educazione sentimentale. E per la prima volta Allen, 68 anni, fa (quasi) da padre a un collega più giovane: il Jason Biggs di 'American Pie', che qui si rivela timido, vulnerabile, umbratile, perfetto alter ego dell'autore da giovane. Naturalmente c'è di mezzo una ragazza, Christina Ricci, broncio da monella e forme da pin-up, donna-bambina buffa e irresistibile. Ma 'Anything Else' non è 'Io e Annie' 25 anni dopo". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 3 ottobre 2003)