Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 A Proposito Di Schmidt (About Schmidt)

 
pic_movie_449   NUM   449  
  DATA E CINEMA   2003.06.05 FIUME (CINEF 40-29)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Alexander Payne  
  ATTORI   Jack Nicholson, Hope Davis, Dermot Mulroney, Kathy Bates, June Squibb, Howard Hesseman, Connie Ray, Harry Groener, Len Cariou, Mark Venhuizen, Cheryl Hamada, James J. Crawley, Tung Ha, Steve Heller, Chris Huse  
  PRODUTTORE   New Line Cinema - Avery Pix  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Rolfe Kent, Erik Satie  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2002  
  DURATA   125 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/a-proposito-di-schmidt/38504/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   A proposito di Schmidt è un film del 2002 diretto da Alexander Payne. Dopo aver lavorato per trent’anni in una compagnia di assicurazioni, il neo pensionato Warren Schmidt (Jack Nicholson) si trova ad abbrutirsi davanti alla tv e a borbottare con la moglie Helen (June Squibb). Convinto dalla petulante consorte a comprare un camper di oltre dieci metri, nell’intenzione di godersi gli ultimi anni di vita girovagando insieme per gli Stati Uniti, Warren all’improvviso perde la moglie a causa di un ictus.
Completamente solo dopo quarantadue anni di matrimonio, Warren è un uomo amareggiato dai tanti sacrifici e dalle poche soddisfazioni. Un giorno, vedendo una pubblicità televisiva su un programma per l'affidamento di bambini africani, decide di adottarne uno a distanza. Presto riceve un pacchetto informativo con una foto del suo figlio adottivo, un piccolo tanzaniano di nome Ndugu Umbo.
Vano è il tentativo di aggrapparsi alla figlia Jeannie (Hope Davis), giunta in città per il funerale della madre. La ragazza, che è in procinto di sposarsi, gli dice che non lo vuole tra i piedi fino al giorno del matrimonio.
Solo con se stesso, Schmidt realizza che deve assolutamente reagire per non spegnersi. Così l'unico scopo della sua vita diventa quello di impedire le nozze della figlia con Randall Hertzell (Dermot Mulroney), un venditore di materassi ad acqua, che lui reputa assolutamente indegno per Jeannie. Parte quindi con il camper e attraversa le sconfinate pianure del Nebraska fino a Denver, dove si svolgerà il matrimonio.
Durante il viaggio affida i suoi pensieri e la descrizione delle sue avventure alle lettere che spedisce a Ndugu. Purtroppo il viaggio, sarà pieno d'incontri al limite del surreale e contribuirà a rattristarlo ulteriormente così come il matrimonio della figlia, che nonostante i suoi tentativi di dissuaderla, deciderà comunque di sposarsi.
A complicare la situazione ci si mette anche l'assurda famiglia di Randall e soprattutto la futura suocera Roberta (Kathy Bates), una donna estroversa e disinibita, che tenta di sedurre Warren il giorno prima delle nozze.
Sulla via del ritorno, Schmidt scrive a Ndugu una lettera piena di tristezza e dispiacere, in cui sostiene che la sua vita non ha fatto alcuna differenza per nessuno e che alla fine sarà come se non fosse mai esistito. In realtà qualcosa è cambiato…

Guardalo subito su CHILI
 

COMMENTO   "Se più di una nomination agli Oscar appare discutibile, sono ineccepibili quelle conquistate da Jack Nicholson e Kathy Bates (migliore attore protagonista e migliore attrice non protagonista): le due star sono il fiore all'occhiello dello struggente film di Payne". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 febbraio 2002)"Film americano d'autore che contraddice radicalmente la tradizione del cinema di Hollywood: quella secondo cui tutte le storie narrate, anche le più negative, sono pregne di senso esistenziale. Un itinerario senza riscatto finale, lungo il quale il tono di commedia amara strappa allo spettatore parecchie risate: ma a denti stretti". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 23 maggio 2002)"Film on the road, storia di una vita rinsecchita che si risveglia a contatto con ciò che era stato cancellato dall'abitudine, 'About Schmidt' è diretto con ferocia e potenza geometrica dalla rivelazione Payne e interpretato in modo superlativo da Nicholson, sfatto e inetto, poi improvvisamente illuminato da lampi di sana follia". (Piera Detassis 'Panorama', 5 dicembre 2002)"L'unica cosa da rimpiangere è che Payne, acuto sguardo satirico sull'America e indiscutibile talento di ritrattista, non sia altrettanto bravo come regista e si accontenti di una messa in scena piuttosto piatta. Ciò non toglie che il suo sia un film fuori dal comune, per il modo in cui dinamita l'ideologia del successo, principale prodotto d'esportazione Usa, in una visione sconsolata ma molto più realistica della vita vera di un americano medio". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 febbraio 2002)"Scherzi del cinema: all'ultimo festival di Cannes il film più triste che si vide in concorso fu anche quello che fece massimamente sbellicare i giornalisti. Un po' per il noto cinismo della categoria. Un po' perché Jack Nicholson, eroicamente deturpato da pinguedine e riporto per il ruolo, è irresistibile nei panni di un signor Nessuno che va in pensione e scopre, appunto, di non essere nessuno. (...) C'è poco da stare allegri nell'esilarante 'A proposito di Schmidt'. Ma il regista Alexander Payne, che dice di conoscere bene la vecchiaia perché quando nacque suo padre aveva già 55 anni, compensa la cupezza del bilancio esistenziale disegnando con tocco vivido e leggero, figure di contorno che sembrano caricature mentre sono, ahinoi, del tutto reali (da Oscar la licenziosa consuocera Kathy Bates)". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 7 febbraio 2002)."Film mediocre, ma protagonista bravissimo. Attore smorfioso, però grande. Soltanto al cinema simili contraddizioni possono convivere. 'A Proposito di Schmidt' di Alexander Payne è un film melenso: offre un'immagine della vecchiaia convenzionale e macchiettistica; come infiniti altri film soprattutto americani, usa il vecchio come fonte di comicità; il suo mix tragicomico di lacrime e sorrisi è intossicato dalla facilità. Il protagonista Jack Nicholson è ancora più gigione del solito: per un ruolo di pensionato che ha quasi la sua età adotta una andatura malferma, uno stato confusionale che sarebbero troppo persino per un centenario; moltiplica il suo stile manierato, pieno di vezzi e vizi recitativi, di mosse e mossette, occhi strizzati, sorrisini. Eppure è bravissimo, davvero ammirevole". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 febbraio 2003) "Quello che Jack Nicholson disegna con magistrale finezza, l'arte di misurarsi con l'inesprimibile, in 'A proposito di Schmidt' non è un amarcord. E'il ritratto ringhioso di un piccolo egoista borghese con un unico slancio: adotta a distanza un bambino della Tanzania cui confessa per lettera i suoi problemi, trovando un piccolo antidoto alla marea di solitudine e alla perdita, sua e di tutti, della coscienza storica di un Paese senza memoria e valori. E' la trovata migliore di una sceneggiatura di ferro del regista Alexander Payne e di Jim Taylor, che elettrizzano un film di impianto narrativamente banale, con qualche folklorismo sulla vecchiaia, ma i cui segreti stanno n