Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Hollywood Ending (Hollywood Ending)

 
pic_movie_426   NUM   426  
  DATA E CINEMA   2002.12.11 DIAMANTE (CINEF 40-09)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Woody Allen  
  ATTORI   Woody Allen, George Hamilton, Téa Leoni, Debra Messing, Mark Rydell, Treat Williams, Tiffani-Amber Thiessen, Isaac Mizrahi, Marian Seldes, Jodie Markell, Amanda Jacobi, Kenneth Edelson, Joseph Rigano, Mark Webber, Greg Mottola, Neal Huff, Erica Leerhsen, Aaron Stanford, Barney Cheng, Peter Gerety, Rochelle Oliver  
  PRODUTTORE   Dreamworks, Gravier Productions, Perdido Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2002  
  DURATA   114 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/hollywood-ending/38531/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Hollywood Ending è un film del 2002 diretto e interpretato da Woody Allen.
La brillante carriera del regista americano Val Waxman (Woody Allen) è ormai in declino da tempo, l’uomo si trova quindi costretto a sbarcare il lunario dirigendo video pubblicitari. Tuttavia, dopo aver girato uno spot per un deodorante nelle gelide terre del Canada, Val si decide finalmente a cercare un vero progetto artistico che lo riporti sulla cresta dell’onda.
Inaspettatamente, il regista riceve un’offerta per dirigere un film con un ampio budget, ambientato a New York. Ma la cosa più insolita è che la proposta gli arriva proprio dalla ex moglie Ellie (Téa Leoni) e dal suo fidanzato Hal (Treat Williams), il ricco produttore che gli rubò la consorte anni prima.
Pressato dal suo agente Al Hack (Mark Rydell), Val accetta con riluttanza di partecipare al progetto, ma un improvviso e misterioso disturbo psicosomatico lo colpisce poco prima che inizino le riprese, facendolo diventare cieco. Dopo il panico iniziale, il regista decide di continuare comunque i lavori sul set, tenendo all'oscuro del suo handicap tutta la troupe. Riuscirà, tra mille sotterfugi, a portare a termine il film senza che venga scoperto?
 

COMMENTO   "Fra satira e farsa, più intelligente che divertente, 'Hollywood Ending' parte da un'idea geniale ma resta facile, un poco meccanico. Un Woody Allen in tono minore insomma. Ma pur sempre un Woody Allen". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 1 novembre 2002)"La struttura della messa in scena è semplice, senza pretese; impostata soprattutto su scene lunghe al servizio del talento comico dell'Allen attore, in ottima forma sia nella variante verbale, sia nella variante gestuale, quasi slapstick (quella in cui il regista non deve far capire al rivale di essere cieco)". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 2 novembre 2002) "Non è che si ride poco durante la proiezione di 'Hollywood Ending' e ogni tanto, sullo spunto irresistibile di alcune battute, Woody Allen lo applaudiresti a schermo acceso. Tuttavia è vero che non siamo di fronte a uno fra i suoi migliori anche perché le primavere sono ormai 66, il che per un comico costituisce un notevole handicap. Insomma, il nostro non ha più l'età per atteggiarsi plausibilmente beato fra le donne né il brio per intraprendere la riconquista di una ex moglie giovane e pimpante come Téa Leoni. (...) Sotto il profilo dello stile, la commediola potrebbe portare la firma del compianto Carlo Ludovico Bragaglia, però un film di Woody Allen resta un film di Woody Allen". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 2 novembre 2002)"Woody Allen, interpretando un regista afflitto da cecità psicosomatica, personaggio fra farsesco e angoscioso simbolo della paralisi creativa del cinema, prende in giro Hollywood parolaia, quattrinaia, popolato di produttori abbronzati; prende in giro il cinema europeo snob, i registi megalomani ed esigenti che pretendono di ricostruire il set di Central Park, la critica, se stesso. 'Hollywood Ending' è divertente ma anche un po' triste; Tea Leoni è una coprotagonista elegante, molto carina". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 novembre 2002)