Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Monsieur Batignole (Monsieur Batignole)

 
pic_movie_425   NUM   425  
  DATA E CINEMA   2002.11.28 FIUME (CINEF 40-08)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Gérard Jugnot  
  ATTORI   Jules Sitruk, Gérard Jugnot, Michèle Garcia  
  PRODUTTORE   Dominique Farrugia, Olivier Granier, Gérard Jugnot  
  SCENEGGIATORE   Gérard Jugnot, Philippe Lopes-Curval, Philippe Lopes-Curval  
  COMPOSITORE   Khalil Chahine  
  PAESE   Francia  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2002  
  DURATA   100 minuti  
  LINGUA   French, German  
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/monsieur-batignole/38176/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Nell'estate del 1942 i Bernstein, una famiglia di ebrei, viene arrestata in seguito all'intervento dei loro vicini di casa che, d'accordo con un colonnello delle SS, si appropriano del loro appartamento. L'unico scampato della famiglia, il piccolo Simon, bussa alla porta di casa di Monsieur Batignole, un macellaio che, avendo già vissuto la prima guerra mondiale, cerca di barcamenarsi per non far mancare nulla alla sua famiglia. Un uomo semplice e modesto, Edmonde Batignole, si trova a dover prendere una decisione difficile e rischiosa, con un genero collaborazionista e una moglie lamentosa.

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COMMENTO   "'Monsieur Batignole' è un'ottima commedia dolce-amara dove la Parigi dell'epoca è ricostruita con scrupolosa esattezza di particolari. Non è questo, però, il pregio migliore del film di Jugnot, cui vanno aggiunti un umorismo gentile, equidistante dall'eccesso di bontà come dal cinismo, e soprattutto un bellissimo personaggio, una 'parte' di gran classe che il regista ha scritto e interpretato personalmente". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 ottobre 2002)"Ottavo film del simpatico regista-attore Gérard Jugnot, erede di De Funès, 'Monsieur Batignole' (buon successo commerciale in patria) diverte e emoziona. Dal dramma al road movie sulle ali del riscatto morale. Per chi pensa che... non è mai troppo tardi. Grandi attori, bei paesaggi e finale sorprendente. Buonista? No. Buon cinema". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 11 ottobre 2002)