Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 La Promessa (The Pledge)

 
pic_movie_392   NUM   392  
  DATA E CINEMA   2001.12.17 KAPPADUE (CINEF 39-09)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Sean Penn  
  ATTORI   Jack Nicholson, Dale Dickey, Benicio Del Toro, Aaron Eckhart, Robin Wright, Mickey Rourke, Helen Mirren, Harry Dean Stanton, Vanessa Redgrave, Sam Shepard, Tom Noonan, Lois Smith, Michael O'Keefe, Adrien Dorval  
  PRODUTTORE   Pledge Productions, Epsilon Motion Pictures  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Michael Brook, Craig Eastman, Martin Tillman, Hans Zimmer, Klaus Badelt, Heitor Pereira  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Poliziesco, Thriller  
  ANNO   2001  
  DURATA   124 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/la-promessa/43586/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   La promessa, il film diretto da Sean Penn, è la storia di Jerry Black (Jack Nicholson), poliziotto in pensione alle prese con una missione che diventerà a poco a poco il centro nevralgico della sua esistenza: catturare un killer che si diverte a uccidere bambine innocenti. Il giorno del suo pensionamento, i colleghi organizzano per l'ispettore un fantastico party d'addio. Ma la festa termina con la notizia sconcertante del ritrovamento del cadavere di una bimba di 8 anni nascosto tra la neve.
Dopo essere andato personalmente a casa dei genitori della piccola per comunicare l'amara notizia, Black, di fronte alla disperazione della madre, fa una promessa: trovare il colpevole a ogni costo. Quando un sospettato si dichiara colpevole per il crimine commesso e poi si uccide, per la polizia il caso sembra essere chiuso, ma Jerry è convinto che non sia lui il vero responsabile e che l'assassino si aggiri ancora indisturbato per il paese. Deciso a scovare il killer, l'uomo riesce a circoscrivere la zona in cui il folle omicida ha agito per anni e si trasferisce lì. Fino a che punto sarà disposto ad arrivare Jerry, pur di catturare l'oggetto della sua ossessione?
 

COMMENTO   "Il regista Penn è un po' come il Penn attore: tende all'esagerazione, ci mette un di più di retorica ma non ti annoia mai. Si comporta all'opposto di Jack Nicholson, che rinuncia alle predilette smorfie offrendo un'interpretazione sobria. Godibili i cammei di un esercito di star: da Sam Shepard a Vanessa Redgrave, da Mickey Rourke a Harry Dean Stanton". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 16 maggio 2001) "Le qualità non mancano a 'La promessa', eppure è un film a metà. Anche perché fa del racconto di Dürrenmatt del 1957 quasi un film di genere (anche inverosimile: ci sono ancora bambini così ingenui?). Elegante, suggestivo, molto più riuscito e sfumato delle sue altre regie. Ma per quanto in controtendenza, troppo convenzionale per sfiorare la vertigine metafisica dell'originale". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 19 ottobre 2001) "Lo scrittore svizzero Friedrich Durrenmatt immaginò il suo breve romanzo del 1958 'La promessa', nato in forma di sceneggiatura, come un 'requiem per il romanzo giallo' in cui l'irruzione e l'ironia del caso vanificano ogni razionalità e struttura dell'investigazione poliziesca. Il regista Sean Penn dà più importanza al protagonista. (...). Nicholson è molto bravo. Apparizioni di Mickey Rourke, Benicio del Toro". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 19 ottobre 2001) "Sean Penn, come regista, devo molto alle atmosfere rock-country di Bruce Springsteen, tanto che il pezzo 'Highway Patrol' ispirò la sua prima regia 'Lupo solitario'. E il suo modo di girare è forse ridondante, sudato, fin troppo ricco di umori della provincia meno abbiente e però mai banale. Neppure spettacolare, se è per questo: l'inizio è schizofrenico, senza un vero prologo che introduca ai fatti, i tempi sono lenti, la fotografia bellissima di Chris Menges polverosa e liquida mentre tutto l'anti star-system è chiamato a raccolta per camei. Il film mescola neoclassicismo e sfizio cinefilo e, perlomeno fino a metà, si tiene in equilibrio sul filo del consueto immenso Jack Nicholson scivolando poi in qualche approssimazione e ventata di gigionismo. Ma non è grave e Penn resta fedele al gusto pessimista del romanzo". (Piera Detassis, 'Panorama', 1 novembre 2001)