Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Le Bianche Tracce Della Vita (The Claim)

 
pic_movie_383   NUM   383  
  DATA E CINEMA   2001.10.09 DIAMANTE (CINEF 39-01)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Michael Winterbottom  
  ATTORI   Peter Mullan, Sarah Polley, Wes Bentley, Milla Jovovich, Nastassja Kinski, Tom McCamus, Randy Birch, Marie Brassard, Bill Chesterman, Artur Ciastkowski, Shirley Henderson, David Lereaney, Phillipa Peak, Julian Richings, Sean McGinley  
  PRODUTTORE   ALLIANCE ATLANTIS COMUNICATIONS - ARTS COUNSIL OF ENGLAND - BBC - DB ENTERTAINMENT - GROSVENOR PARK PRODUCTIONS - LO STUDIO CANAL + - PATHE' PICTURES - REVOLUTION FILMS  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Michael Nyman  
  PAESE   Canada, Francia, Gran Bretagna  
  CATEGORIA   Drammatico, Western  
  ANNO   2000  
  DURATA   120 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/le-bianche-tracce-della-vita/43582/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   A Kingdom Come, un piccolo paese della Sierra Nevada la vita cambia di colpo quando arrivano Elena, sua figlia Hope e Dalglish, incaricato di disegnare il tracciato di una nuova linea ferroviaria. Elena - tornata nel suo paese d'origine a causa di una brutta malattia - incontra il suo ex marito che venti anni prima ha venduto lei e la loro figlia in cambio di una miniera d'oro. Mentre tra Dalglish e Hope scoppia l'amore a prima vista.
 

COMMENTO   "Staccandosi dal tono epico di film come 'Il cavallo d'acciaio' di Ford o 'La via dei giganti' di De Mille, 'The Claim' si presenta come una sorta di anti-western intriso di fatica, violenza e desolazione. Straordinaria prova di collaborazione fra art director, arredatore, costumista e fotografo, impone l'immagine del borgo selvaggio nato dalla volontā di un pioniere e smantellato in poche ore quando arriva la notizia che la ferrovia passerā altrove. Nel riproporre un'ambientazione di cui il cinema ha offerto infinite variazioni, Winterbottom riesce ad evitare il luogo comune in una ricerca della veritā documentaria". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 18 febbraio 2001)."Tra pionieri arricchiti, cercatori falliti e puttane dal cuore d'oro, l'ambizioso kolossal rimane incagliato nel ghiaccio sul quale si poggia. Il regista non riesce a sciogliersi e il sopravvento si fa freddo come la morte. Un'operazione solo a tratti suggestiva (l'ambientazione č ricca e mostra i soldi spesi), salvata in extremis da un intonato coro attoriale dove lo scozzese Mullan dā lezioni al giovane Bentley, e dove tre donne (Kinski, Polley, Jovovich) assicurano contro la noia". (Aldo Fittante, 'Film tv', 29 luglio 2001)