Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Tutto Su Mia Madre (Todo Sobre Mi Madre)

 
pic_movie_323   NUM   323  
  DATA E CINEMA   2000-01-11 (CINEF 37-09) DIAMANTE  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Pedro Almodovar  
  ATTORI   Penélope Cruz, Cecilia Roth.  
  PRODUTTORE    
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Francia/Spagna  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   1999  
  DURATA   minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://  
 
 
 

DESCRIZIONE   Esteban è alla ricerca della sua parte mancante, il padre. Ma sarà la madre ad intraprendere il viaggio che la porterà a delle scoperte sconvolgenti.
 

COMMENTO   L'ennesimo omaggio di Pedro Almodovar alla donna, un'analisi dell'universo femminile a tutto tondo. Un film divertente, ma allo stesso tempo commovente, dove nulla, neanche il più piccolo particolare, è lasciato al caso. Un film che ti entra dentro nonostante gli improbabili toni da telenovela.I temi caratteristici dei film del regista madrileno tornano tutti: la madre, il teatro, il travestitismo, ma soprattutto la Donna in ogni sua sfumatura, in ogni suo colore; nella sua fragilità che è anche la sua forza. Una ricerca dei toni drammatici, uno stile melò pieno di battute esilaranti e il lieto fine, che tanto piace al regista perché il dolore e la sofferenza caratterizzano l'essere uomini e rendono dinamica la trama. Anche se è importante non dimenticare l'ironia e l'umorismo che aiutano ad accettare la durezza della vita.La bugia, la teatralità rappresentano la parte ironica di questo film, e anche della Donna stessa. Perché le donne mentono più e meglio degli uomini, non per cattiveria, ma perché costrette dalla società, per ritagliarsi un pezzetto di libertà, e hanno dovuto impararlo sin dalla nascita in quanto tutto intorno a loro sa di maschilismo.
Manuela (Cecilia Roth) è distrutta dal dolore per la perdita del figlio Esteban (Eloy Azonin). Intraprende allora un viaggio da Madrid a Barcellona alla ricerca del suo ex-compagno che non vede da diciotto anni. Ma questi non è facile da trovare perché le trasformazioni che ha subito nel corso degli anni sono radicali, tant'è che ormai si fa chiamare Lola (Toni Canto). In questa ricerca tra i travestiti che esercitano la libera professione a Barcellona, Manuela troverà molto più di quello che cerca. Rinascerà grazie all'insegnamento di alcune sconosciute che l'accompagneranno nel suo viaggio. Imparerà qualcosa di più su se stessa e sull'essere donna, sulla complicità femminile e sulla condivisione.Un ricercato sentimentalismo, una visione della vita attraverso le lenti rosate che da sempre le donne sanno portare, un'ironia intervallata al melodramma senza ombra dei limiti tra i due modi di sentire la vita.