Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Povere Creature! (Poor Things)

 
pic_movie_1747   NUM   1747  
  DATA E CINEMA   2024.01.25 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Yorgos Lanthimos  
  ATTORI   Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Jerrod Carmichael, Margaret Qualley, Christopher Abbott, Kathryn Hunter, Damien Bonnard, Roderick Hill, John Locke, Jeremy Wheeler  
  PRODUTTORE   Searchlight Pictures, Element Pictures, Film4  
  SCENEGGIATORE   Tony McNamara  
  COMPOSITORE   Jerskin Fendrix  
  PAESE   Irlanda, Gran Bretagna, USA  
  CATEGORIA   Sentimentale, Fantascienza  
  ANNO   2023  
  DURATA   141 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/povere-creature/59860/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Povere Creature!, film diretto da Yorgos Lanthimos, racconta la storia di Bella Baxter (Emma Stone), una donna moderna dal carattere un po' lunatico e così emancipata da avere una sessualità molto spigliata per il suo tempo. Un giorno la donna, mentre cerca di sfuggire al marito, un uomo molto violento, ha un incidente e muore affogata. Grazie a un esperimento del dottor Godwin Baxter (Willem Dafoe), uno scienziato brillante e poco ortodosso, Bella torna stranamente a vivere, protetta da chi le ha ridato la vita. Sotto la guida di Baxter, la donna rediviva avverte, però, un profondo desiderio di imparare. Bramosa di fare ritorno a quella mondanità che tanto le manca, Bella decide di fuggire insieme a Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un avvocato noto non solo per la sua abilità nella professione, ma anche per la sua dissolutezza. I due vivono una travolgente avventura di continente in continente, mentre Bella, ormai totalmente libera da ogni giudizio del suo tempo, è sempre più decisa a difendere ogni forma di disuguaglianza ed emancipazione.

PANORAMICA SU POVERE CREATURE!
Dopo La favorita (2018), il regista greco Yorgos Lanthimos torna a dirigere un nuovo film, che è il suo primo adattamento cinematografico di un romanzo: la pellicola è infatti tratta dall’omonimo libro dello scrittore scozzese Alasdair Gray, edito circa trent’anni fa. La sceneggiatura è di Tony McNamara - già collaboratore del regista greco nel film precedente - il quale si è lasciato ispirare da diverse pellicole, tra cui Frankenstein Junior (1974). Il progetto inizia a prendere vita nel 2009, quando Yorgos Lanthimos fa visita a Alasdair Gray a Glasgow, in Scozia, per chiedere i diritti del romanzo. Passano gli anni: durante le riprese de La favorita, Lanthimos decide di riprendere in mano il progetto, includendo in esso Emma Stone sia come attrice protagonista che come produttrice: Povere Creature! è dunque la terza collaborazione tra il regista greco e la Stone, dopo La favorita e il corto Bleat (2022). Il resto del cast è composto da attori di fama internazionale, quali il pluripremiato Willem Dafoe, Ramy Youssef, Mark Ruffalo, Jerrod Carmichael e Christopher Abbott. L’opera è stata presentata in anteprima al Festival del cinema di Venezia 2023, dove ha vinto un Leone d’oro e ricevendo il plauso della critica.

CURIOSITÀ SU POVERE CREATURE!
- Il film è tratto dal racconto di Alasdair Gray, nonché primo adattamento da parte del regista di un romanzo.
- Questa è la seconda collaborazione tra il regista e la Stone, che precedentemente avevano lavorato insieme in La Favorita (2018).
 

COMMENTO   Applausi per Lanthimos che prende spunto da un romanzo di una trentina d'anni fa per riportare alla gloria Emma Stone con uno dei migliori ruoli della sua ancora giovane carriera. Una giovane ricomincia da capo la sua vita, da adulta, dall'imparare a parlare all'interazione con l'altro sesso e la società. Fantastico nella forma e nella riuscita è azzardato, dissacrante, esilarante e assesta un bel po' di scudisciate alle parti basse al patriarcato. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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Siamo fatti di sovrastrutture e i rapporti con chi ci circonda sono legati a una catena infinita di condizionamenti sociali. Ma cosa accadrebbe se perdessimo totalmente ogni freno, vergini nelle care sinapsi, pur rimanendo adulti? È un po’ questa la premessa che scatena dirompente umorismo e deliziose stoccate sociali e femministe grazie alla Bella Baxter di Povere creature, nuovo film britannico del greco Yorgos Lanthimos dopo lo splendido La favorita.

Torna Emma Stone nei panni di una giovane salvata per un pelo e “riconvertita” in una nuova, povera creatura, da un geniale e bizzarro scienziato in prima persona un po’ Frankenstein, in quest’avventura fra il mito di Prometeo e l’ibridazione spinta all’estremo. Ambientazione vittoriana, in una Londra sospesa e fantastica come ogni altra ambientazione di questo libero adattamento del romanzo omonimo dello scrittore scozzese Alasdair Gray, pubblicato trent’anni fa, qui sceneggiato dal “solito” Tony McNamara de La favorita.

Racconta l’evoluzione di una donna, Bella, che inizia incapace ad articolare qualcosa in più di suoni sconclusionati e con curiosità e voglia di imparare pone di fronte lo spettatore ai tanti preconcetti e pregiudizi che (non) sappiamo di avere. Non dà niente per scontato, non tiene la bocca chiusa e sperimenta, prova, si confronta con gli uomini, fino a partire per un viaggio di formazione, in cerca di libertà e uguaglianza, insieme a un bellimbusto fascinoso e cialtrone, deliziosamente interpretato da Mark Ruffalo. Ed ecco emergere la genialità delle Povere creature di Lanthimos, in cui la guerra dei sessi si gioca con regole nuove, visto che si rimette tutto in discussione, e il punto di vista di Bella ci pone di fronte a spassosissime quanto credibili sfaldature lamentose della posizione dominante del maschio. Privo di certezze, superato senza freccia dalla donna di mondo che ormai Bella è diventata, non ha neanche la forza di combattere se non piagnucolando o chiedendo l’intervento dell’arbitro.

Dissacrante e malizioso, è capace di avventurarsi in territori arditi, che siano sesso, corpi o morte, con qualche flagellazione gore, senza perdere quell’eleganza sempre un po’ stupita che Emma Stone rende con straordinaria maestria. Nessun trauma annulla la sua vitalità e l’assenza di ogni vergogna. Un ritorno in grande stile per quest’attrice ormai sempre più poliedrica, accompagnata da un cast davvero in parte. A partire dallo scienziato folle ma neanche troppo, Willem Dafoe, passando per un Mark Ruffalo perfetto nei panni di quell’uomo che nessun uomo vorrebbe mai apparire, figuriamoci essere. Fortuna che ci pensa il medico Max, interpretato da Ramy Youssef, a far rialzare le quotazioni maschili.

Un trionfo di immaginazione e azzardo, il film è visivamente totalmente appagante, come se non bastassero i dialoghi e le situazioni sempre dritte al punto. Ci sono forma e un bel po’ di contenuto, interiora comprese, nel gioiello di Lanthimos che giocando con la deformazione della realtà con i suoi insistiti obiettivi grandangolari mette un bel po’ a fuoco, senza pedanterie didascaliche, quanto culturalmente e socialmente abbiamo da pedalare, in termini di equità e rispetto.

di Mauro Donzelli
critico e giornalista cinematografico
intervistatore seriale non pentito