Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Fisherman's Friends (Fisherman's Friends)

 
pic_movie_1721   NUM   1721  
  DATA E CINEMA   2023.12.04 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Chris Foggin  
  ATTORI   James Purefoy, Meadow Nobrega, David Hayman, Maggie Steed, Sam Swainsbury, Dave Johns, Daniel Mays, Noel Clarke, Christian Brassington  
  PRODUTTORE   Fred Films, Powderkeg Pictures  
  SCENEGGIATORE   Nick Moorcroft, Meg Leonard, Piers Ashworth  
  COMPOSITORE   Rupert Christie  
  PAESE   Gran Bretagna  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico, Musicale  
  ANNO   2023  
  DURATA   112 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/fisherman-s-friends/63952/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Fisherman's Friends, il film diretto da Chris Foggin, si svolge in Cornovaglia dove Danny (Daniel Mays), un cinico produttore musicale, si reca per l’addio al celibato del suo collega Henry (Christian Brassington). Una volta lì, il suo capo Troy (Noel Clarke), gli chiede a sorpresa di ingaggiare un gruppo di pescatori che cantano canzoni marinare. I dieci uomini, molto genuini e affiatati, si mostrano inizialmente diffidenti e scontrosi nei confronti di Danny. Quest’ultimo dovrà guadagnarsi la fiducia dei lupi di mare, mostrando che è uno di loro e che crede nei valori della comunità della piccola cittadina di mare. Il suo tentativo di integrarsi lo porta a entrare in contatto con gli abitanti del posto e a scoprire una realtà che non conosceva, fatta di rispetto e integrità. Grazie a loro, Danny finisce per rivalutare i rapporti autentici e riscopre l’importanza di valori come l’amicizia e l’amore.

CURIOSITÀ SU FISHERMAN'S FRIENDS
- Tratto dalla storia vera di un gruppo amatoriale di cantanti folk composto da dieci pescatori della Cornovaglia che riscuote un inaspettato successo nel Regno Unito.
- Ambientato in Cornovaglia e girato principalmente a Port Isaac, villaggio di pescatori sulla costa settentrionale dove tradizionalmente si riunivano gli orginali Fisherman’s Friends per cantare le loro canzoni del mare.
 

COMMENTO   Tratto da una storia vera, come immancabilmente recita la frase di lancio, il film arriva in Italia a ben quattro anni dall'uscita in patria, dove il successo è stato tale da generare anche un remake: ma si tratta solamente dell'ennesima riproposizione della favola in stile È nata una stella.


Quattro amici londinesi, benestanti e un poco rozzi, arrivano in un villaggio costiero della Cornovaglia per un weekend di divertimento. Qui entrano in contatto con la locale comunità di pescatori, formata soprattutto da anziani lupi di mare ma anche da qualche giovane, che tra una battuta di pesca e l'altra si diverte a cantare le canzoni della tradizione marinara. Intuendo le potenzialità commerciali del gruppo, uno dei quattro amici, Danny, di mestiere produttore musicale, cerca di convincerli a formare un vero e proprio gruppo: ma dopo l'iniziale entusiasmo, lo scontro di visioni e di culture farà sfumare il sogno. Per fortuna la relazione di Danny con la figlia di uno dei pescatori, e l'amore di tutti per la musica e il mare, rimetteranno le cose a posto.


Port Isaac, meraviglioso scorcio di Cornovaglia dove le donne gestiscono famiglie e pub e gli uomini, vecchi e giovani, escono ogni mattina in mare a pesca di aragoste, è l'ennesima rappresentazione di un mondo fuori dalla Storia e dentro la mitologia nazionale di cui è piena la storia del cinema inglese.

A ripensare ai titoli più noti e belli, vengono in mente Whisky a volontà!, commedia del 1949 di Alexander Mackendrick, tra le più scanzonate evocazioni del mito del piccolo borgo felice del proprio isolamento (in quel caso accentuato dai paesaggi delle isole Ebridi), e Local Hero di Bill Forsyth, film simbolo della British Renaissance anni '80, che attraverso lo sguardo sempre più innamorato di un americano esaltava e al tempo stesso un immaginario venato di miti pastorali.

Fishermans' Friend, riprendendo lo scontro fra città e campagna, arroganza cittadina e rude virilità marinara (o contadina, a seconda dell'ambientazione), si rifà proprio a questi modelli nobili, senza però riuscire (o volere) trovare una voce autentica, che vada oltre l'omaggio a una tradizione venata di buoni sentimenti e attraversata da conflitti saggiamente edulcorati.

I pescatori e cantanti di Port Isaac, fieramente affezionati al loro pub e alle canzoni intonate in coro («il rock del 1752», come dice Alwyn, la ragazza del posto di cui s'innamora il protagonista) e restii ad accettare le lusinghe dell'industria cinematografica, potrebbero quasi appartenere a un film di Ken Loach (che non a caso considera Whisky a volontà! uno dei suoi film preferiti) o ai disoccupati spogliarellisti di Full Monty, altro film a cui Fishermans' Friend guarda senza fraintendimenti: eppure, tra droni a profusione, sequenze un po' raffazzonate e attori come al solito di primissimo livello (tra cui la stella di Downton Abbey e dei teatri londinesi Tuppence Middleton, nella parte di Alwyn), alla regia monocorde di Chris Foggin e alla sceneggiatura col cronometro di Nick Moorcroft, Meg Leonard e Piers Ashworth mancano sia la rabbia di una vero racconto operaio, sia il senso del grottesco che rivela la faccia ridicola della disperazione.

Al contrario, nelle quasi due ore di film tutto procede in modo prevedibile, secondo il classico andamento narrativo della stella (o sarebbe meglio dire, le stelle!) che nasce dal nulla e dello straniero conquistato dal piccolo mondo antico opposto al suo, dove anche la morte è accolta come un evento necessario all'evoluzione della vicenda.

Non mancano nel film conflitti difficili da risolvere: città contro campagna, piccola impresa contro grande industria, tradizione contro sfruttamento, oltre ai contrasti sentimentali tra Alwyn e il padre e tra Danny e la stessa ragazza (che ha una figlia e vive ancora con il genitore). Tutto trova però un punto d'incontro nelle canzoni della vecchia cara Inghilterra eseguite dai pescatori, chiamate così ad assumere un ruolo consolatorio, nostalgico e pretestuoso. Un prodotto acquietato, dunque, perfetto per essere adottato dall'industria discografica e per continuare a veicolare - anche attraverso film celebrativi come Fishermans' Friend, grande successo in patria - un'idea di Inghilterra che tutti sanno non esistere ormai da decenni.

Recensione di Roberto Manassero - martedì 21 novembre 2023
(da https://www.mymovies.it/film/2019/fishermans-friends/)