Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Enzo Jannacci - Vengo anch'io (Enzo Jannacci - Vengo anch'io)

 
pic_movie_1701   NUM   1701  
  DATA E CINEMA   2023.09.11 RIVOLI  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Giorgio Verdelli  
  ATTORI    
  PRODUTTORE   Medusa  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Documentario, Musicale  
  ANNO   2023  
  DURATA   97 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=112848  
 
 
 

DESCRIZIONE   Enzo Jannacci - Vengo anch'io, il documentario diretto da Giorgio Verdelli, vede Enzo Jannacci, a dieci anni dalla sua scomparsa, raccontare se stesso in prima persona grazie a un eccellente montaggio e a numerose e rare immagini di repertorio. Partendo da un’intervista inedita che Verdelli fece a Jannacci nel 2005, ripercorriamo le tappe fondamentali della vita privata e artistica del cantautore milanese. Grazie ai racconti di chi lo ha conosciuto e ha collaborato con lui, si delinea un ritratto fedele e commovente di un grande artista, definito da Paolo Conte come "il più grande cantautore italiano”. Tra i numerosi interventi ci sono quelli di Diego Abatantuono, Cochi Ponzoni, Massimo Boldi e Nino Frassica passando per i racconti di colleghi come Paolo Conte, Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, Paolo Rossi. E molti altri.
 

COMMENTO   Enzo Jannacci è stato (e per certi versi lo è ancora) un precursore nel campo della musica italiana nonché un autore di brani indimenticati e indimenticabili. I suoi dischi, le sue performance televisive e teatrali, il suo essere uomo di profondo estro unito a profonda umanità costituiscono la base di una narrazione in gran parte condotta da lui stesso.

Giorgio Verdelli sa cogliere, in questo omaggio ad uno dei più eclettici e grandi artisti del panorama musicale italiano, al contempo il personaggio e la persona.

Non molti sanno che Enzo Jannacci era un chirurgo cardiovascolare che si era specializzato in Sudafrica con Christian Barnard (primo al mondo a realizzare un trapianto di cuore) e altrettanto pochi forse ricordano che il professor Vittorio Staudacher del Policlinico di Milano diceva, a proposito della sua equipe, che ne facevano parte tre medici e un cantante. Il luminare aveva finito con il fare proprio lo spirito ironicamente dissacratore di un dottore scrupoloso che diceva che un vuoto di memoria è meglio in scena che in sala operatoria. A Milano poi, altrove forse non è noto, davanti alle parrocchie, una volta al mese, viene venduta la rivista "Scarp de' tenis" finalizzata al sostegno di una rete a favore dei senzatetto cittadini.

Verdelli non è milanese, è napoletano ma con questa sua opera ha dimostrato di saper cogliere non solo lo Jannacci noto a tutti ma di saper entrare nelle sue radici culturali rendendone tutti emotivamente partecipi. Grazie a materiale inedito da lui stesso realizzato o trovato, e all'archivio messo a disposizione dal figlio Paolo, riesce ad offrire un quadro non solo esaustivo dell'artista (nella misura del possibile, considerata la sterminata produzione e le molteplici attività di Enzo) ma anche un'opera che va al di là della definizione riduttiva di 'documentario'.

Mentre si diverte e ci fa divertire, Verdelli, con la complicità a posteriori di un Jannacci che si racconta e che viene raccontato da una molteplicità di interventi e punti di vista, riesce anche a toccare le corde più intime di un autore che non era mai distante dai soggetti che metteva in musica e parole. Il Barbun, il Palo dell'ortica, Vincenzina, Prete Liprando, anche quando scritti insieme ad altri, erano lui, rivelavano la sua profonda umanità e vicinanza a quei diversi per i quali noi siamo diversi, come diceva.

Verdelli gli si accosta con passione sapendo cogliere, sia nella selezione delle immagini e nei tagli interni alle sequenze, sia, ancor di più, nel ritmo di montaggio, l'ecletticità di un artista incapace di chiudersi in sé stesso, pronto sempre alla condivisione e alla collaborazione. Uno che autoironicamente si stupiva se veniva compreso e che questo film ci dimostra quale lascito abbia lasciato al panorama culturale italiano.

Recensione di Giancarlo Zappoli
(https://www.mymovies.it/film/2023/enzo-jannacci-vengo-anchio/)