Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Una commedia pericolosa (Una commedia pericolosa)

 
pic_movie_1696   NUM   1696  
  DATA E CINEMA   2023.09.02 PINDEMONTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Alessandro Pondi  
  ATTORI   Enrico Brignano, Gabriella Pession, Paola Minaccioni, Niccolò Senni, Marco Zingaro, Leandro Amato, Grazia Schiavo, Monica Vallerini, Vincenzo Leto, Emanuela Ionica, Giuseppe Lo Piccolo, Fortunato Cerlino  
  PRODUTTORE   Rodeo Film  
  SCENEGGIATORE   Alessandro Pondi, Paolo Logli  
  COMPOSITORE   Cris Ciampoli  
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2023  
  DURATA   minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/una-commedia-pericolosa/63172/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Una commedia pericolosa, il film diretto da Alessandro Pondi, vede protagonista Maurilio Fattardi (Enrico Brignano), responsabile della sicurezza della Rinascente e scapolo incallito. Maurilio, che ha il mito di James Bond e ama immaginarsi come il protagonista di qualche film giallo, vive in un comunissimo condominio che affaccia su un cortile. L’uomo è pignolo e sempre attento a tutto quello che gli succede attorno, la sua deformazione professionale si combina con la sua natura indagatrice e scrupolosa. A lui piace guardare nelle case degli altri, la finestra che dà sul cortile è il suo punto di osservazione preferito. Un giorno scopre di avere una nuova e attraente dirimpettaia. Si tratta di Rita (Gabriella Pession), una hostess di linea. Maurilio nota che la donna è sempre triste e un giorno assiste a una violenta lite tra lei e un uomo. Allarmato, esce di casa e corre a vedere se la donna ha bisogno del suo aiuto. Quando arriva, la porta è aperta e la donna è riversa a terra, presumibilmente morta. Corre a chiamare la polizia ma quando arrivano sul luogo del delitto, Rita non è più a terra ma compare dietro di loro viva, vegeta e molto sorpresa di vederli lì. È l'inizio di un'avventura fatta di inattesi colpi di scena...
 

COMMENTO   Dopo l’incursione nel western e nella storia malavitosa di School of Mafia, Alessandro Pondi, senza mai perdere di vita la commedia, si avventura nel territorio del film spionistico, scrivendo una sceneggiatura che è un mirabile gioco di incastri e moltiplicando i punti di vista. Brignano, che lavora di sottrazione e interpreta un puro, diventa lo sguardo dello spettatore, spaesato in un mondo sempre più assurdo. Arricchiscono il film Fortunato Cerlino commissario di polizia e una Gabriella Pession fra Marilyn Monroe e Grace Kelly. Pondi, che ha uno sguardo personalissimo, non copia ma rende omaggio. (Carola Proto - Comingsoon.it)
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Un agente segreto, o meglio un aspirante agente segreto che si chiama Maurilio Fattardi non può certo essere un James Bond, e non lo sarebbe nemmeno se guidasse una Aston Martin e sfoggiasse uno smoking Giorgio Armani o Tom Ford. Maurilio Fattardi, poverino, non ha il nome né le physique du rôle dello 007 di Ian Fleming. Mancando completamente di aplomb britannico, Maurilio non somiglia nemmeno a uno dei Kingsmen, nonostante la saga diretta da Matthew Vaughn avesse un chiaro intento parodistico. Fattardi, più che altro, ispira una grande tenerezza, e la tenerezza, si sa, in una spy comedy non è esattamente sexy, soprattutto agli occhi della Bond Girl (Gabriella Pession) in cui il nostro detective per caso si imbatte, che somiglia a Marilyn Monroe ma ha qualcosa anche di Grace Kelly, e qui non si può non pensare ad Alfred Hitchcock e a La finestra sul cortile. Maurilio, infatti, assiste, dal suo appartamento, all'omicidio di una hostess che abita giusto di fronte e che l'uomo crede essere l’oggetto del suo desiderio (sempre la Pession).

Citazioni a parte, non dovremmo sbagliare se diciamo che il personaggio interpretato da Enrico Brignano in Una Commedia Pericolosa siamo noi. Lo eravamo già nel precedente film di Alessandro Pondi (Tutta un'altra vita), in cui un tassista frustrato si fingeva un ricco signore, e lo eravamo perché tutti noi abbiamo desiderato almeno una volta di condurre una vita da gran signori, pasteggiando a ostriche e champagne e conquistando uomini o donne bellissimi/e. Non dimentichiamo, però, che Maurilio Fattardi più dell'amore desidera diventare una spia, e il suo sguardo ingenuo e meravigliato sulla realtà è il nostro anche perché Maurilio è un puro, e il mondo come lo vede lui è talmente assurdo da diventare intrigante e ovviamente divertente.

Nel precedente sodalizio fra Pondi e Brignano, il protagonista della vicenda era sposato. Qui invece è solo, e quindi anche un po’ malinconico, e questo la dice lunga sul nostro mondo impazzito dove ci si conosce prevalentemente tramite i social e il dating online. Sociologia a parte, è evidente che Una Commedia Pericolosa è stato scritto per Enrico Brignano alias l'agente Mao, e questo nickname, più che a Mao Tse-tung, ci fa pensare al miagolio di un gatto, anzi di un gattone come Lucifero di Cenerentola, e in fondo Brignano, non ce ne voglia, somiglia a un gattone. Ma, ovviamente, non è questa la ragione per cui l'attore ha detto di nuovo sì ad Alessandro Pondi. Se il comico e grande mattatore ha accettato la proposta del regista è perché nel modo di raccontare i suoi sospetti e la sua versione dei fatti, oltre che nelle sue deduzioni, Enrico Brignano ha riconosciuto il suo monologare sui palchi dei teatri, che a volte ricorda un po’ una filastrocca. Brignano, però, complice la lezione di Gigi Proietti, è cresciuto e cammina, si agita e si muove di meno, ed è chiaro che di questa evoluzione non può che beneficiare il suo lavoro di attore cinematografico, come si vede benissimo in questo caso, con il risultato che Maurilio è solo e soltanto Maurilio.

E veniamo al genere a cui Una Commedia Pericolosa appartiene. Ovviamente è un thriller che incrocia, come già detto, la spy story. Poi c’è qualcosa di Rashomon, qualcosa di Misterioso omicidio a Manhattan e qualcosa perfino di Knives Out e dei gialli della buona vecchia Agatha Christie. Se Alessandro Pondi va a scomodare questi grandi maestri, lo fa non per copiarli o emularli, ma solo per rendere loro un doveroso omaggio. Pondi non è un regista che prende in prestito, perché ha un suo stile ben definito, che si fonda sì su una grande cultura cinematografica e sul mash-up, ma che ha come comune denominatore la commedia, e la commedia è sempre garbata e arricchita da personaggi tridimensionali, è italiana e nello stesso tempo "internazionale", e non dimentichiamo che la sceneggiatura del delizioso Poli Opposti di Max Croci è anche sua.

Un'altra cosa da non scordare è l'ottimo lavoro sui generi, già fatto in School of Mafia, che incrociava il western con il racconto di malavita. Qui la sfida era ancora più grande, perché, dopo una specie di prologo, i punti di vista si moltiplicano e la stessa storia viene narrata da prospettive diverse, rivelando il raro talento di scrittura del regista, che crea un favoloso gioco di incastri e che, pur rivelando prima della fine, l'identità dell’assassino (ma solo al pubblico), è interessato al come più che al cosa e sembra volerci dire che tutti, nel film, hanno qualcosa da nascondere e sono tutti dei potenziali carnefici. In ogni versione dei fatti, il regista non solo aggiunge una tessera al mosaico del mistero di Una Commedia Pericolosa, ma cambia tono affidandosi ai personaggi secondari, e se alcuni sono spassosi e riusciti (la moglie tradita di Paola Minaccioni), altri sono "cinepanettoneschi", come la strozzina interpretata da Grazia Schiavo, che forse è una concessione a una commedia più nazional popolare, alla farsa.

A proposito di personaggi secondari, è semplicemente adorabile il Commissario di polizia interpretato da Fortunato Cerlino. Armato di impermeabile beige, come ogni commissario che si rispetti, è irascibile ma buono, sbrigativo ma romantico. Ma soprattutto è stato affidato a un attore fra i più bravi di sempre, che ci fa sempre un enorme piacere ritrovare. Il suo Laneve, inoltre, dà al film un tocco vintage, così come il manifesto del grande Renato Corsaro, che ha disegnato a mano libera la locandina de Il tè nel deserto, Nikita e Balla coi lupi. Alessandro Pondi ci teneva che a realizzarlo fosse lui e questa è un'altra dimostrazione dell'originalità di Una Commedia Pericolosa.

di Carola Proto
Giornalista specializzata in interviste
Appassionata di cinema italiano e commedie sentimentali