Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Harry Potter e la pietra filosofale (Harry Potter and the sorcerer's stone)

 
pic_movie_1665   NUM   1665  
  DATA E CINEMA   2023.05.25 NETFLIX  
  RASSEGNA   [STREAMING]  
 
     
  REGISTA   Chris Columbus  
  ATTORI   Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Richard Harris, Maggie Smith, Alan Rickman, Ian Hart, Robbie Coltrane, Richard Griffiths, Fiona Shaw, David Bradley, Warwick Davis, John Cleese, John Hurt, Julie Walters, Zoë Wanamaker, Tom Felton, Harry Melling  
  PRODUTTORE   Heyday Films, Warner Bros. Pictures, 1492 Pictures  
  SCENEGGIATORE   Steve Kloves  
  COMPOSITORE   John Williams  
  PAESE   USA, Gran Bretagna  
  CATEGORIA   Fantasy, Avventura  
  ANNO   2001  
  DURATA   152 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/harry-potter-e-la-pietra-filosofale/1046/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Harry Potter e la Pietra Filosofale è un film del 2001 diretto da Chris Columbus ed è il primo film tratto dall'omonima saga di libri di Harry Potter, scritta dall'autrice britannica J. K. Rowling.
La storia parla di un bambino rimasto orfano all'età di un anno che al compimento del suo undicesimo scopre di essere un mago famoso destinato a compiere cose prodigiose. Harry Potter (Daniel Radcliffe), vive insieme ai prepotenti e insensibili zii materni, Vernon (Richard Griffiths) e Petunia Dursley (Fiona Shaw) e al suo viziato cugino Dudley (Harry Melling). Harry è disprezzato dai suoi unici parenti, che hanno accettato malvolentieri di accoglierlo in casa, dal momento che la sua presenza non fa che ricordare a Petunia la sua stravagante sorella Lily e suo marito James, rimasti morti in un incidente.
Harry viene trattato con odio e indifferenza dagli zii soprattutto a causa delle stranezze che contraddistinguono Harry, il quale è costretto a dormire in un ripostiglio sotto le scale e ad indossare solo i vestiti smessi del cugino.

Nemmeno l'imminente arrivo del suo undicesimo compleanno entusiasma il ragazzo, ormai abituato a festeggiare senza regali o biglietti di auguri. Ma in quel giorno la sua vita cambierà per sempre: Harry viene infatti a scoprire che in realtà lui è un mago famoso sopravvissuto al più potente e terribile mago di tutti i tempi, Voldemort, che ha ucciso i suoi genitori anche loro maghi.

Così Harry parte alla volta di Hogwarts, la più prestigiosa scuola di magia e stregoneria del mondo in compagnia di Hagrid (Robbie Coltrane), il guardiacaccia della scuola. Dopo aver comprato tutto il necessario - bacchetta magica, libri di pozioni e incantesimi e una civetta bianca - a Diagon Alley, Harry sale a bordo del magico Espresso per Hogwarts, che lo condurrà verso la scuola di magia.

È qui che incontra i primi compagni di scuola: Ron Weasley (Rupert Grint), che diventerà il suo migliore amico, i suoi eccentrici fratelli Fred e George, la saputella Hermione Granger (Emma Watson) e anche Draco Malfoy (Tom Felton), arrogante ragazzino di una ricca famiglia di maghi. Tra una lezione di pozioni e una partita a Quidditch, lo sport preferito dai maghi, Harry vivrà delle avventure pazzesche al fianco dei suoi migliori amici.
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CURIOSITÀ SU HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE

Il film è stato seguito da Harry Potter e la Camera dei Segreti, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Harry Potter e il calice di fuoco, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Harry Potter e il principe Mezzosangue, Harry Potter e i doni della morte - parte 1, Harry Potter e i doni della morte - parte 2.

Il film ha incassato 974.755.371 dollari al box office in tutto il mondo, divenendo il secondo film di maggior incasso nella storia, all'epoca, oltre che film di maggior incasso dell'anno.

Nella sceneggiatura, il flashback dell'uccisione dei genitori di Harry fu scritto da J.K. Rowling, l'unica a poter descrivere cosa era esattamente successo.

Per il negozio di Olivander, il venditore di bacchette magiche, sono state realizzate 17.000 scatole di bacchette.

È stata la stessa J.K. Rowling in persona a scegliere Alan Rickman per interpretare Severus Piton. La scrittrice ha anche dato all'attore informazioni riservate e totalmente secretate sul personaggio nonostante fossero ancora usciti tutti i romanzi della saga, ma era vitale che Rickman sapesse come si sarebbe evoluta la storia affinché l'interpretazione risultasse completa e credibile.

Infine bisogna sapere che i produttori tentarono in tutti i modi di rendere i personaggi del film il più possibile aderenti alle descrizioni presenti nel libro della Rowling, per esempio dando a Daniel Radcliffe delle lenti a contatto verdi e delle protesi dentali per Emma Watson al fine di rendere più pronunciati gli incisivi di Hermione. Tuttavia gli occhi di Daniel hanno reagito al contatto con le lenti lacrimando e la Watson non riusciva a scandire bene le battute con i denti finti e quindi furono scartate entrambe le idee.
 

COMMENTO   Recensioni da https://www.mymovies.it/film/2001/harrypotterelapietrafilosofale/
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Recensione di Giancarlo Zappoli

Harry Potter vive con gli zii e il cuginetto sin dalla più tenera età dopo la morte dei suoi genitori. I parenti non lo amano per nulla. Harry sta ormai per compiere undici anni e viene guardato male anche per alcune sue capacità 'magiche'. Che sono effettive perché Harry è figlio di maghi e comincia a ricevere lettere, regolarmente sequestrate, portate da gufi. Dovrà giungere il gigantesco Hagrid a recapitargliene personalmente una perché possa apprendere di essere stato ammesso a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Gli zii a questo punto non possono far più nulla e Harry raggiunge la Scuola dove apprende che il suo nome è già noto e dove scoprirà di avere naturali doti magiche.

Questo non è che l'inizio delle sue avventure ispirate al famosissimo e vendutissimo libro di J.K. Rowling che da madre single e senza una sterlina si è ritrovata ad essere una delle donne più ricche della Gran Bretagna.

Il film mantiene più di quel che pareva promettere. Chris Columbus (nel suo carnet, tra gli altri, Mamma ho perso l'aereo) ha saputo evitare l'ansia da effetto speciale (anche se parte della stampa d'Oltreoceano ha già fatto le sue brave ironie) per puntare tutto sulla storia che segue, fatti i debiti tagli e una variante sul prologo, lo sviluppo del romanzo.

Circondandosi di ottimi attori ha ricostruito un clima Anni Sessanta senza però mai dimenticare gli spettatori (dai 6 ai 60 anni) a cui si rivolgeva. Tanto che si giunge alla morale della favola dopo due ore e mezza di film ancora in grado di intendere e di volere. Cioè non frastornati da una colonna sonora pompata o da mirabilie tecnologiche ma piacevolmente coinvolti da una storia la cui 'magia' sta nel raccontare in modo semplice del (fortunatamente non ancora annullato) bisogno di fantasia della mente umana.

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Recensione di Francesco Rufo

Harry Potter e la pietra filosofale è la trasposizione del primo dei sette romanzi che compongono la saga letteraria scritta da Joanne Kathleen Rowling. Harry Potter si è affermato come fenomeno letterario, cinematografico, culturale. La saga di Harry Potter è anzitutto un Bildungsroman, un romanzo di formazione. È fondata sul mondo della magia, e sul rapporto tra magia e realtà. Il mondo della magia è nascosto e parallelo al mondo della realtà, è una reinvenzione, un riflesso immaginario del mondo della realtà. Troviamo questo rapporto tra immaginazione e realtà nei sogni di Harry, che spesso rivelano la realtà; nel rapporto tra fantasia (irreale ma verosimile) degli effetti speciali digitali e realismo dell’immagine cinematografica; nel rapporto tra fantasia delle storie narrate e realtà temporale della crescita fisica degli attori. Ciascuno dei film-romanzi rappresenta uno stadio della crescita di Harry: Harry Potter e la pietra filosofale ritrae l’infanzia. I temi generali della saga di Harry Potter sono: la famiglia, l’amore e l’identità filiali, la celebrazione dell’unità familiare, della casa, del focolare; l’orfanità, il dolore derivante dall’assenza della famiglia, i genitori come figure dell’assenza (modelli assenti-presenti); le figure paterne; il passato come radice e base dell’identità, il tempo (i magici viaggi di Harry nel passato); l’acquisizione del sapere e dell’identità; la voglia e la paura di crescere; l’iniziazione (sociale, culturale, sentimentale); l’esaltazione dell’amicizia e dell’amore come aperture all’altro, che si oppongono alla spenta chiusura in sé della solitudine; l’elogio del coraggio, della lealtà, della generosità, dello spirito di gruppo; l’accettazione e il rispetto delle differenze sociali (la famiglia proletaria dei Weasley, la famiglia aristocratica dei Malfoy), razziali (i mezzosangue e i purosangue), culturali; gli scontri e i contatti tra Bene e Male, la difficoltà insita nel combattere e nel riconoscere il Male; la scoperta della verità dietro le apparenze (sia il Bene che il Male si rivelano in chi non ci si aspetta); il rapporto tra identità naturale (data dalle capacità innate che abbiamo e che dobbiamo scoprire, imparare a usare), e identità morale (data dalle scelte che compiamo); il rapporto tra istinto e razionalità, la necessità di incanalare in modo giusto l’istinto; la figura dell’eroe, la sua solitudine, la sua natura messianica (Harry come sopravvissuto, come eletto); le debolezze e il lato oscuro dell’eroe; le metamorfosi magiche, da vedere come affermazioni della libertà della forma, oppure come mezzi per nascondere la verità dietro l’apparenza; il volo come espressione di libertà, e come metafora della separazione dal mondo degli adulti mirata a conquistare una individualità autonoma; la dimensione dello sguardo. I temi specifici di Harry Potter e la pietra filosofale sono: il percorso nella scuola di Hogwarts come metafora di un viaggio iniziatico fatto di prove da superare; il bisogno di gustare la dimensione del desiderio e la necessità di non esserne imprigionati; l’amicizia come fattore di maturazione e cambiamento del singolo; la critica al materialismo e al consumismo.

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Recensione di Daniela Azzola

«Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante». Così comincia un libro che è diventato un successo editoriale senza precedenti e che ora approda sul grande schermo. Stiamo parlando di Harry Potter e la pietra filosofale che ha trasformato la vita della sua autrice in una fiaba autentica. Proprio così, perché la vita di Joanne Kathleen Rowling (che ha seguito anche le riprese del film) è cambiata, come si dice, dalla notte al giorno. Madre sola, senza un lavoro e prossima alla disperazione scrive nel 1997 questa fiaba per adulti e bambini e si vede, nel giro di 4 anni e con altri 3 libri pubblicati, proiettare al secondo posto nella classifica degli inglesi più ricchi. Oggi, il «maghetto» Harry Potter che lascia la famiglia di zii persecutori per entrare alla scuola dei maghi di Hogwarts, è il protagonista di un film costato 120 milioni di dollari destinato a restare a lungo nelle sale. Il successo della vendita dei libri (100 milioni di copie in 46 lingue) e l'abilità del regista garantiscono code alle casse. Perché l'Harry Potter cinematografico è stato affidato alle cure Chris Columbus, un veterano del cinema che ha al suo attivo un successo planetario come Mamma ho perso l'aereo. Il rischio di un film tratto da un libro di così forte impatto è sempre lo stesso: i lettori ritroveranno le atmosfere che la parola scritta era stata in grado di suscitare? A giudizio dei «potterologi» più rigorosi la risposta è affermativa. E non pensiate che si tratti solo di ragazzini preadolescenti con acne giovanile. Sono spesso signori con tanto di barba e baffi o signore non più giovanissime che hanno apprezzato la cura con cui è stata realizzata la scuola di Hogwarts in cui Harry, improvvisamente cosciente di essere un mago, inizia le sue avventure. Che consistono in incontri con mostri e ippogrifi, con il guardarsi le spalle dall'invidia del perfido «maestro delle pozioni» Piton o nel cavalcare scope per gareggiare nel gioco di squadra più diffuso sul posto: il Quidditch. La durata del film (oltre due ore) non deve spaventare: il tempo scorre veloce nel seguire le vicende che coinvolgono Harry. Se qualcuno ha scritto che «leggere il libro è come volare» possiamo tranquillamente affermare che vedere il film è proseguire il volo con le cinture della fantasia allacciate. Senza limiti d'età.