Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Parigi a piedi nudi (Paris pieds nus)

 
pic_movie_1664   NUM   1664  
  DATA E CINEMA   2023.05.24 RAIPLAY  
  RASSEGNA   [STREAMING]  
 
     
  REGISTA   Dominique Abel, Fiona Gordon  
  ATTORI   Dominique Abel, Fiona Gordon, Emmanuelle Riva, Pierre Richard  
  PRODUTTORE   Courage Mon Amour, Moteur S'il Vous Plaît, CG Cinéma  
  SCENEGGIATORE   Dominique Abel, Fiona Gordon  
  COMPOSITORE    
  PAESE   Francia, Belgio  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2016  
  DURATA   84 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/parigi-a-piedi-nudi/54655/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Parigi a piedi nudi, il film diretto da Dominique Abel e Fiona Gordon, vede protagonista Fiona (Fiona Gordon), un'eccentrica bibliotecaria che vive in un paesino sperduto tra le nevi canadesi. La sua vita scorre monotona e sempre uguale a se stessa, finché non viene improvvisamente scossa da una notizia allarmante: in una lettera sua zia Martha (Emmanuelle Riva) le chiede di correre in suo aiuto. Martha ha novant'anni, vive a Parigi ed è terrorizzata al solo pensiero di finire in un ospizio. Sarebbe terribile per una una donna esuberante come lei, sempre con la testa tra le nuvole. Ed è per questo che ha scritto a Fiona: per fare in modo che la nipote intervenga prima che sia troppo tardi e si trovi rinchiusa suo malgrado in una casa di ricovero. Fiona, preoccupata, sale sul primo aereo diretto a Parigi per soccorrere Martha. Ma, una volta arrivata nella capitale francese, scopre che la zia è misteriosamente (e volontariamente) scomparsa. Irriducibile imbranata, Fiona si mette sulle tracce della squinternata fuggitiva; una caccia all'uomo, o meglio, alla donna che si trasforma in un'avventura divertente e movimentata.

Tra episodi catastrofici, tuffi inaspettati nella Senna e rovinose scalate della Tour Eiffel, Fiona incappa in Dom (Dominique Abel), un galante clochard parigino, vanitoso ed egoista, con un fascino tutto suo. Dom si innamora perdutamente di Fiona e decide di seguirla dappertutto, senza lasciarla mai. Inizialmente infastidita dalla sua costante presenza, Fiona inizierà presto a capire di aver bisogno proprio di Dom per ritrovare Martha.
 

COMMENTO   Un film piccolo, delicato e insolito nel panorama contemporaneo, nella tradizione dei grandi clown, che omaggia l'arte di Jacques Tati ma anche i classici del muto e del cinema ambientato a Parigi. Gli autori/interpreti portano il loro decennale affiatamento a teatro e al cinema (questo è il loro quinto film) per parlare anche, con la loro fisicità da cartoni animati, di temi seri come l'amore, la vecchiaia e la morte e per raccontare l'incontro tra culture diverse, nella metropoli più magica del mondo. Al fianco di Fiona Gordon e Dominique Abel, sorta di alieni piombati sulla terra, c'è la grande attrice francese Emmanuelle Riva,già malata durante le riprese, che si congeda dal pubblico con un ruolo in cui si diverte e che interpreta con una grazia quasi adolescenziale. Inutile dire che quando appare sullo schermo, ruba la scena ai funambolici protagonisti. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)
________________________________

L'allampanata Fiona arriva a Parigi dal gelido Canada, alla ricerca dell'anziana zia Martha, una ex ballerina che vive nella capitale francese da 40 anni e dalla quale ha ricevuto una lettera preoccupante. La donna infatti fugge e si nasconde per non essere mandata in casa di riposo. Inizia così una ricerca che sembra girare in tondo e al cui interno si inserisce Dom, un vagabondo che si innamora di Fiona dopo averne ritrovato lo zaino, affondato nella Senna.

Parigi a piedi nudi, quinto lungometraggio di Fiona Gordon e Dominique Abel, una coppia di artisti sessantenni – lei canadese, lui belga – che si rifanno alla tradizione della clownerie, è il primo che dirigono da soli e l'unico, per ora, che arriva nelle nostre sale. Ed è una bella scoperta, leggera e divertente, che riporta sugli schermi una commedia fisica e a tratti cartoonesca, dove lei, col suo aspetto segaligno e la buffa goffaggine, ricorda la mitica Olivia di Braccio di Ferro. Ed è indubbiamente un film insolito, di una poesia surreale, che omaggia il maestro Jacques Tati e le stelle del cinema comico muto, senza dimenticare il musical e i classici ambientati nella Ville Lumière come Ultimo tango a Parigi (citato nella colonna sonora di Gato Barbieri) e A nous la liberté (A me la libertà) di René Clair.

Fiona, la zitella bibliotecaria dai capelli rossi col suo stentato francese e Dom, l'eloquente clochard un po' ladro ma galante come Arséne Lupin e impeccabile danseur, sono due bizzarri outsider destinati a vivere la loro storia in vari luoghi della città: l'Isola dei Cigni con la replica della Statua della Libertà, il Quartiere Latino, il cimitero del Pére-Lachaise. i ponti sulla Senna e le sue banchine, fino alla torre Eiffel, dove si arrampicano in una bella sequenza alla Buster Keaton. Si incontrano, si perdono, si ritrovano mentre cercano altro, perdono e trovano qualcosa.

A distinguere i protagonisti dai loro alti modelli comici è il fatto di affrontare temi seri come l'amore, il sesso, la vecchiaia e la morte, filo conduttore di una storia che li declina tra una gag e l'altra, riportandoli ai fenomeni naturali che sono e ridicolizzando i rituali sociali che li accompagnano. E' esemplare in questo senso tutta la sequenza al cimitero, a partire dall'eloquente orazione funebre di Dom: le parole che ricordano le doti e i lati positivi del caro estinto vengono ribaltate in un'invettiva improvvisata, che potrebbe essere adatta a chiunque, un crescendo irresistibile che nessuno interrompe se non per osservare, alla fine dell'appassionato e furioso discorso, che non si conosce mai veramente qualcuno.

Alle molte gag e ai virtuosismi che i clown si riservano nel loro teatrino (come la bella scena del tango sul barcone ristorante, che dimostra l'affiatamento decennale tra i due), fa da contraltare nella sua ultima apparizione un'attrice splendida come Emmanuelle Riva, già ammalata ai tempi delle riprese. Con la sua risata argentina e la vitalità birichina di un'adolescente nel corpo di una minuta signora di 88 anni, interpreta la zia Martha con palese divertimento, avvicinandosi con danzante leggerezza ad un addio alle scene e alla vita appropriato per una donna anticonformista come lei. Il balletto che lei e il attore comico Pierre Richard improvvisano seduti sulla panchina (il film, del 2016, precede La forma dell'acqua di del Toro) è la glassa sul “beignet” di una storia che si conclude, saggiamente, dopo 80 minuti. Se è infatti divertente assistere all'irruzione di due alieni in un mondo a cui non appartengono, alla lunga il gioco rischierebbe di diventare ripetitivo e di stancare. Tra i due, Dominique Abel dimostra doti da vero attore, mentre Fiona Gordon si affida più alla mimica e resta fedele fino alla fine al suo personaggio da cartone animato.

di Daniela Catelli
Saggista traduttrice e critico cinematografico
Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità