Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 What's Love? (What's Love got to do with it?)

 
pic_movie_1642   NUM   1642  
  DATA E CINEMA   2023.03.18 DIAMANTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Shekhar Kapur  
  ATTORI   Lily James, Emma Thompson, Shazad Latif, Taj Atwal, Shabana Azmi, Oliver Chris, Nosheen Phoenix, Ben Ashenden, Asim Chaudhry, Nikkita Chadha, Sajal Ali, Yassine Anaddam  
  PRODUTTORE   Instinct Productions, StudioCanal, Working Title Films  
  SCENEGGIATORE   Jemima Khan  
  COMPOSITORE   Nick Angel  
  PAESE   Gran Bretagna  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2023  
  DURATA   109 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/what-s-love/59634/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   What's Love?, il film diretto da Shekhar Kapur, ruota attorno al tema dell'amore e del matrimonio ed è ambientato tra Londra e l'Asia meridionale. Due amici d'infanzia, Zoe (Lily James) e Kazim (Shazad Latif), saranno alle prese con le richieste delle loro rispettive famiglie fortemente legate alle proprie tradizioni culturali, soprattutto per ciò che riguarda l'amore. Zoe dovrà fare i conti con le pretese di sua madre Cath (Emma Thompson) e con gli appuntamenti online. A Kazim, invece, toccherà un matrimonio combinato. Zoe segue Kazim nel suo viaggio da Londra a Lahore, in Pakistan, per documentare il matrimonio con la donna sconosciuta. La ragazza, osservando quanto sta accadendo al suo amico, inizia a domandarsi se questa esperienze e la questa cultura a lei poco nota possano insegnarle qualcosa sulla ricerca dell'amore. I due protagonisti dovranno decidere se seguire le proprie famiglie o i propri sentimenti, certi che esista una strada giusta da percorrere che possa permettere loro di ascoltare il proprio cuore.

PANORAMICA SU WHAT'S LOVE?
Shekhar Kapur firma la regia di una pellicola internazionale sulla famiglia, il matrimonio e l'intimità, sottolineando l’importanza di promuovere la cultura non occidentale. Obiettivo condiviso anche da Jemima Khan, che ne ha scritto la sceneggiatura: “Volevo fare un film che mostrasse il Pakistan in una luce più colorata, ospitale e positiva di quella che forse vediamo di solito sui nostri schermi" - ha dichiarato. Il regista era entusiasta di dirigere il progetto: “Amore e intimità: le parole più usate e allo stesso tempo più fraintese del nostro vocabolario. È questo che ho trovato esaltante: l’opportunità di esplorare questi termini in profondità, pur contenendoli in una commedia romantica” - ha spiegato.

La sceneggiatrice britannica, al suo esordio in questo ruolo, per scrivere la storia si è ispirata agli anni trascorsi immersa nella cultura pakistana quando era sposata con il giocatore di cricket Imran Khan. Durante la realizzazione Kapur e Jemina si sono confrontati molto e qualche volta anche scontrati: “Se due persone altamente creative sono sempre d'accordo, una di loro sta mentendo. La creatività nasce dal conflitto. C'è una sceneggiatura, c'è un regista e ogni attore interpreta in modo diverso”.

Nel cast Lily James è Zoe, una documentarista che vuole girare un reportage sui matrimoni combinati. "C'è un'incredibile esplorazione senza giudizio di cosa siano i matrimoni assistiti e le differenze tra queste nozze e quelle forzate” - ha dichiarato. Al suo fianco Shazad Latif, che qui è Kazim, il protagonista maschile. L’attore ha raccontato di aver visto molte nozze combinate di successo, anche di recente con suo cugino: "Il nostro compito è raccontarne la versione più veritiera possibile" - ha detto. La moglie predestinata sul set è Shabana Azmi (Aisha) che torna a lavorare con il regista dopo una prima esperienza in Masoom nel 1983: “È stato molto gratificante per me vedere che avremmo collaborato dopo così tanto tempo e non sembrava affatto che ci fosse stato un vuoto" - ha rivelato. Completa la squadra Emma Thompson (Cath, la madre di Zoe), che ha di recente parlato di relazioni sentimentali in un’intervista sul film, spiegando di non credere all’amore da favola e che in realtà si tratterebbe di “un mito piuttosto pericoloso, da prendere con le pinze.

«Quando ho letto per la prima volta il copione di Jemima, anche se si trattava di una famiglia pakistana, ho avuto la stessa identica sensazione delle famiglie indiane, arabe e cinesi. È stato un viaggio incredibile... e ora tocca a voi, agli spettatori. Per unirvi alle nostre lacrime, alle nostre risate e alla nostra ricerca» (Shekhar Kapur).
 

COMMENTO   A partire da una sceneggiatura di Jemima Khan, ex moglie di Imran Khan, Shekhar Kapur affronta da una prospettiva nuova il tema dei matrimoni combinati. Nel mettere a confronto le tradizioni di una famiglia pakistana musulmana, il regista fa una lucida riflessione sull’amore ai tempi delle app di dating e sulla dialettica fra passione e pragmatismo. I protagonisti del suo film sono l’ex Cenerentola Lily James e Shazad Latif, alle prese con personaggi che vanno incontro a una trasformazione forse troppo repentina perché soffocati da un contesto brioso, colorato, ma ingombrante.(Carola Proto - Comingsoon.it)
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Da dove potremmo cominciare? Dalla canzone di Tina Turner che dà il titolo originale alla commedia romantica di Shekhar Kapur, che torna dietro alla macchina da presa dopo 16 anni? O magari da Lily James, che da ex Cenerentola del grande schermo passa a interpretare una ragazza che non si sposta in carrozza ma in metropolitana e, invece di frequentare i balli eleganti, va in discoteca, dove i principi azzurri non risultano pervenuti? Iniziamo dal brano della "leonessa del rock".

Nel secondo verso del ritornello, l'amore viene definito "un'emozione secondaria". Questa frase - guarda un po' - sembrano averla inventata i due protagonisti di What's Love, anche se le premesse sono diverse, perché la trentenne Zoe accumula storie di una notte prive di qualsiasi coinvolgimento emotivo, mentre il suo migliore amico d’infanzia Kazim (Shazad Latif) accetta con tranquillità l'idea di "sottostare" a un matrimonio combinato, sia per pigrizia che per quieto vivere con i suoi genitori. La famiglia di Kazim, infatti, è pakistana e musulmana, mentre i genitori di Kapur erano induisti e originari del Punjab, uno stato confinante con il Pakistan.

Questa differenza di credo religioso poco importa, anche se impedisce una completa identificazione di Kapur con Kazim, perché al regista, o meglio alla sceneggiatrice Jemima Khan (ex moglie dell'ex primo ministro Imran Khan), sta a cuore esplorare le ragioni del cuore versus le ragioni della tradizione, e forse anche della convenienza, di una serenità faticosamente raggiunta e, in fondo, del rifiuto del libero arbitrio, che poi significa decidere in autonomia, esporsi ai giudizi altrui, prendersi l'intera responsabilità di un gesto che può rivelarsi sbagliato.

Forse Shekhar Kapur non è esattamente Zoe, ma il fatto che il personaggio giri un documentario, e abbia spesso in mano una telecamera, è indice di un comune interesse a indagare la realtà, o meglio le questioni amorose, attraverso il linguaggio cinematografico. Da un lato, quindi, i riferimenti sono Sognando Beckham, East is East e Il mio grosso grasso matrimonio greco, mentre dall'altro - e lo dicono i produttori londinesi interessati al doc di Zoe - non si può non pensare a Harry ti presento Sally, con le sue coppie anziane che parlano a un intervistatore muto e invisibile del loro primo incontro e dell'innamoramento. Ai due finanziatori Zoe propone un Love Contractually, che non significa solo una variante di Love Actually, ma è indice del desiderio di Shekhar Kapur di lanciarsi in un genere nel quale l'Inghilterra si è sempre distinta, perché Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Il diario di Bridget Jones, Sliding Doors eccetera restano inimitabili e, a tutt’oggi. solo i film targati Nora Ephron possono competere con i loro cugini britannici. Eppure, a causa della scomparsa di Roger Michell e della recente pausa di Richard Curtis, di impeccabili commedie romantiche al momento se ne fanno poche, e a Kapur (e a Jamima Khan) va quindi il merito di aver se non altro adattato il genere alla contemporaneità, epoca in cui l'amore è liquido e siamo tutti dei consumatori. E allora forse è giusto agire secondo i principi della religione e dare la precedenza non ai palpiti del cuore ma a ciò che è giusto per gli eventuali figli. L'amore, dal quale generalmente parte il desiderio di formare una coppia, smette allora di essere l'inizio di tutto.

Sulle prime, confrontando il matrimonio programmato con il sesso senza amore, Kapur si domanda se anche le app di dating non siano una scorciatoia per riunire due individui che si sentono incompleti o per trovare un boyfriend da portare alle feste di famiglia. Cosa è meglio dunque? Forse le farfalle nello stomaco non ci sono in nessuno dei due casi. E’ un’analisi puntuale e interessante, non c'è dubbio, che però fatica a distaccarsi da tutta una serie di film che somigliano a romanzetti della cosiddetta chick lit (letteratura easy per ragazze), anche perché, già dai primi 5 minuti, capiamo che Zoe e Kazim finiranno per mettersi insieme. D’accordo, a volte il come arriviamo a un finale è più interessante del finale stesso, ma la presa di coscienza di un sentimento che non è più solo amicizia è troppo repentina, e forse perfino troppo poco romantica. E diciamocelo: non è che ci sia tutta questa intesa fra Shazad Latif e Lily James, nonostante diversi autorevoli critici sostengano il contrario.

Nonostante questo, ci sono due spunti interessanti nel film, che sottendono uno sguardo amaro al modus vivendi di una buona metà del globo terracqueo e perfino ad alcune pagine buie della storia della monarchia britannica. In una scena di What's Love, un personaggio afferma che la solitudine è una prerogativa, o meglio una condizione, squisitamente occidentale. I mille parenti e amici di Kazim sono una comunità chiassosa e forse invadente, ma, pur nella loro eccentricità e scarsa apertura mentale, sono un nucleo incandescente di affetto incondizionato, una gigantesca spalla su cui appoggiarsi nei momenti bui. Le vere solitudini, quindi, popolano il West del mondo, dove le persone, dopo un secolo e mezzo di femminismo, ancora attribuiscono minor valore a una donna che non ha un uomo. E sono le altre donne le prime a farlo, a cominciare dalla Cath di Emma Thompson, che cerca in ogni maniera possibile di trovare un fidanzato alla figlia Zoe. E proprio Cath, che indossa il Sari quando si reca a casa della vicina, che poi è la madre di Kazim, esclama, dopo la celebrazione di un matrimonio indiano: "Non è straordinariamente esotico? Mi sento come una concubina!".

Ovviamente, in What's Love la realtà viene osservata e restituita attraverso la lente deformante della commedia, ma la questione è molto complessa, così come la sempiterna lotta tra passione e pragmatismo, che ammette un'infinità di soluzioni intermedie. Infine, è curioso il fatto che il matrimonio combinato a cui il protagonista maschile di What's Love accetta di prestarsi non sia poi così lontano dalle nozze fra l'attuale Re d'Inghilterra con Diana Spencer. Anche in quel caso lo sposalizio fu pilotato, solo che lei amava davvero il suo principe, mentre lui, tutto preso da Camilla, pronunciò quella famosa frase "Whatever in love means" (qualunque cosa voglia dire essere innamorati), che denotava indifferenza nei confronti della consorte. La quale consorte per un po’ amò profondamente proprio un medico indiano.

Sono tanti, dunque, gli interrogativi che il film di Shekhar Kapur pone, e ogni spunto è interessantei. Sfortunatamente, l’amore non ha il giusto spazio nella rom com, non si prende i suoi tempi, assicurando a What's Love lo status di feel good movie senza registrare i molti impercettibili cambiamenti a cui vanno incontro i protagonisti, che da amici, un po’ out of the blue si trasformano in innamorati. Sembra che i loro cuori non palpitino più di tanto, ed è un peccato, perché una love-story emozionante ha sempre un valore catartico e consolatorio, e cosa c'è di meglio di una bella catarsi?

di Carola Proto
Giornalista specializzata in interviste
Appassionata di cinema italiano e commedie sentimentali