Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Tutto in un giorno (En los márgenes)

 
pic_movie_1641   NUM   1641  
  DATA E CINEMA   2023.03.12 PINDEMONTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Juan Diego Botto  
  ATTORI   Penélope Cruz, Adelfa Calvo Soto, Luis Tosar, Nur Al Levi, Aixa Villagrán, Christian Checa, Ame Aneiros, Font García, Juan Diego Botto, María Isabel Díaz, Somaya Taoufiki, Salma Naim Annaassi, Nacho Marraco, Claudia Melo  
  PRODUTTORE   Amazon Prime Video, Ayuntamiento de Madrid, Head Gear Films, Morena Films, Radio Televisión Española  
  SCENEGGIATORE   Juan Diego Botto, Olga Rodriguez  
  COMPOSITORE   Eduardo Cruz  
  PAESE   Spagna  
  CATEGORIA   Drammatico, Thriller  
  ANNO   2022  
  DURATA   105 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/tutto-in-un-giorno/62241/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Tutto in un giorno, film diretto da Juan Diego Botto, racconta le 24 ore di tre personaggi in lotta per la sopravvivenza che hanno in comune il tema drammatico dello sfratto. Storie che si intrecciano di persone comuni alle prese con problemi all’ordine del giorno ma determinanti nel corso delle loro vite.
Azucena (Penélope Cruz) è una madre di famiglia, coraggiosa ma disperata perché rischia di perdere la casa. La sua vita è una lotta quotidiana fatta di ristrettezze economiche visto che il marito è un operaio che guadagna una miseria. La banca ha deciso di toglierle la casa e lei ha 24 ore per risolvere questo dramma. Poi c’è Teodora (Adelfa Calvo), alle prese con le scelte di vita sbagliate e i fallimenti di suo figlio. Lei lo cerca per aiutarlo ma lui si nega affranto dai suoi problemi. E infine troviamo Rafa (Luis Tosar), un avvocato che ha come missione di aiutare realmente chi è in difficoltà senza trarne alcun vantaggio personale. Deciderà anzi di sacrificare tempo e energie dedicate alla propria famiglia per una causa sociale in cui crede profondamente. Si trova alle prese con un caso di custodia, una ragazza araba rischia di vedersi togliere la figlia e lui farà di tutto per impedirlo.
Storie di persone coraggiose che lottano nonostante le difficoltà e le ingiustizie sociali.

PANORAMICA SU TUTTO IN UN GIORNO
L'attore Juan Diego Botto, al suo esordio alla regia, porta sul grande schermo Tutto in un giorno (candidato a cinque premi Goya) che affronta un tema molto sentito in Spagna: quello degli sfratti. L’idea del film nasce da un confronto sulla situazione spagnola tra il regista e Penélope Cruz, qui in veste di produttrice e protagonista. L'attrice gli aveva chiesto di scrivere qualcosa su una coppia con un problema di gelosia e che sta affrontando uno sfratto. Quando la co-sceneggiatrice (e moglie) Olga Rodriguez, però, ha messo Botto in contatto con assistenti sociali, assemblee condominiali, avvocati, persone emarginate, insieme hanno scritto qualcosa di diverso. La Cruz, dopo aver letto la bozza, ne è rimasta entusiasta e ha deciso di sposare appieno il progetto, definendolo un lavoro ricco di verità.

Scena dopo scena il film mette in evidenza il dramma della precarietà, dei diritti negati e dell’esclusione sociale, trasmettendo questa sensazione di inquietudine e agitazione anche attraverso il movimento della telecamera che segue i personaggi nella loro corsa contro il tempo (anche perché tutto accade in un giorno). Nel cast del film insieme a Penélope Cruz c’è lo stesso Juan Diego Botto, nei panni di suo marito Manuel, e Luis Tosar, nella parte di un appassionato avvocato e attivista. Quest’ultimo aveva già lavorato con il regista in un episodio di Tales of the Lockdown (2020), una serie di cinque racconti sviluppati durante la pandemia.

«Non era nei piani fare un film che cambiasse il mondo, ma il cinema ha una responsabilità, un’influenza e un impatto molto forti, quando è fatto bene, funziona e genera energia. Ma credo anche che non si possa forzare o manipolare». (Penelope Cruz)

CURIOSITÀ SU TUTTO IN UN GIORNO
- Tutto in un giorno è il primo film da regista dell'attore spagnolo di origine argentina Juan Diego Botto. Attivo nel cinema fin da bambino, lo ricordiamo nel ruolo di Diego, il figlio di Cristoforo Colombo, nel film di Ridley Scott 1492 - La conquista del Paradiso e nei panni di Felipe, l'assistente muto di Zorro nella serie tv d'inizia anni 90.

- Il film racconta un problema sociale molto pesante per la società spagnola ma che tende a rimanere nascosto. In Spagna infatti, si registrano circa 41.000 sfratti ogni anno, più di 100 al giorno.

- Il film è candidato a 5 Premi Goya 2023
 

COMMENTO   Un giorno e una notte che cambieranno le sorti di tre personaggi. Ambientato in una città vittima della crisi e sull'orlo di uno sfratto imminente, questo esordio di Juan Diego Botto ha il merito di cogliere lo spirito dei tempi, ma perde la misura del racconto, sempre spinto sulla sequela di drammi e cattiva sorte, finendo per anestetizzare l'umanità specifica di ognuno dei suoi personaggi. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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La crisi. Potrebbe essere stato un altro titolo di questa opera prima di Juan Diego Botto, presentata a Venezia nella sezione Orizzonti, nobilitata dalla presenza di Penelope Cruz. L’attrice spagnola, tradizionalmente sempre molto impegnata nel sociale, ha infatti sposato in pieno la causa di questo Tutto in un giorno, racconto di tre storie intrecciate che si sviluppano in 24 ore molto delicate per ognuno dei personaggi. Siamo presto consapevoli che saranno ore che incideranno sulle loro vite, cambiandole a cose finite in maniera irreversibile. Terreno accidentato, quello delle vicende “tutto in poche ore”, che possono godere di un sprint emozionale, ma anche rimanere sommerse da un’eccessiva concentrazione di eventi e scene madri. Un po’ quello che accade a questo film, che si muove sul terreno del cinema sociale alla Loach, senza però limitare l’accumulo di nefasti eventi e svolte che ammulano l'immedesimazione nel fardello quotidiano dei protagonisti.

Non aspettatevi sobrietà, qui si spinge sempre sull’acceleratore, si corre come in un film sportivo, si deve sempre reagire a qualcosa di poco piacevole e se qualcosa potrà andare male - legge di Murphy sempre in pugno - allora state pur certi che non ci sarà scampo. Una sequela di momenti della verità in un'intricata ragnatela di conflitti, sullo sfondo di una molto attuale difficoltà a mantenersi, in bilico verso la povertà, anche con un lavoro e una dignitosa situazione precedente. Il cuore della vicenda è legata alla casa, rifugio e necessità primaria per ogni essere umano, che qui viene messa in discussione a causa di uno spietato accanimento delle banche nei confronti di chi rischia di saltare qualche rata del mutuo. Una lotta allo sfratto che mette in moto tre personaggi che hanno 24 ore per rovesciare le sorti, ormai segnate, loro o delle persone per cui si battono.

Il più battagliero è l’avvocato attivista Rafa, con la compagna in dolce attesa e un bivio sempre più vicino: scegliere la famiglia o il suo impegno sociale per i più bisognosi? Il tempo è limitato, e lui ha sempre preferito donarlo agli altri, meno ai suoi cari. È ossessionato dal far bene, sembra in preda a una costante e febbrile energia riparatrice che lo porta a passare da paladino amato dagli ultimi a marito e padre degenere nelle mura domestiche. C’è poi la Cruz, Azucena, con poche ore per difendere la casa e non ritrovarsi per strada, oltre a un’anziana alle prese con un figlio con cui non si parla, con il terrore che si prenda una colpa che non ritiene sua.

Se la vicenda del buon Rafa, un convincente Luis Tosar, dosa gli ingredienti in maniera piuttosto saggia, riuscendo allo stesso tempo a appassionare alla sue corse notturne contro la burocrazia e le banche, senza però perdere in credibilità del personaggio e dei suoi rapporti famigliari, molto meno convincenti sono le altre due storie, sempre sviluppate su tonalità drammatiche fuori scala, diventando poco credibili e retoriche. Un dramma sociale reale, come la crisi abitativa, rimane quindi una lodevole intenzione raccontata con troppa furia e poca misura. Se ne anestetizzano quindi sia le ferite che le soluzioni, come il ricostruire i rapporti in famiglia.

di Mauro Donzelli
critico e giornalista cinematografico
intervistatore seriale non pentito