Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Mixed by Erry (Mixed by Erry)

 
pic_movie_1637   NUM   1637  
  DATA E CINEMA   2023.03.05 PINDEMONTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Sydney Sibilia  
  ATTORI   Luigi D'Oriano, Giuseppe Arena, Emanuele Palumbo, Francesco Di Leva, Cristiana Dell'Anna, Adriano Pantaleo, Chiara Celotto, Greta Esposito, Fabrizio Gifuni  
  PRODUTTORE   Groenlandia con Rai Cinema  
  SCENEGGIATORE   Sydney Sibilia, Armando Festa  
  COMPOSITORE   Michele Braga  
  PAESE   Italia  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2023  
  DURATA   110 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/mixed-by-erry/61832/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Mixed By Erry, film diretto da Sydney Sibilia, è ambientato nella Napoli degli anni '80, in quegli anni in cui nasce il mito di Maradona come dio del calcio campano. Racconta la storia di Enrico Frattasio (Luigi D’Oriano), noto a tutti come Erry, che mette su una vera e propria attività illegale. Aiutato dai fratelli Peppe e Angelo (Giuseppe Arena e Emanuele Palumbo), inizia a copiare mixtape per i suoi amici, allargando in seguito il giro fino a dar vita a una vera e propria impresa. La masterizzazione e la vendita delle musicassette contraffatte, però, si trasformerà in un'avventura internazionale, che trasformerà per sempre le loro vite.

Le mixtape note sotto "Mixed By Erry", come se fosse un marchio di fabbrica, non solo poeteranno la musica nelle case e nella vita di tutti giorni, ma daranno anche un nuovo senso al concetto di pirateria nel nostro Paese.

PANORAMICA SU MIXED BY ERRY
La vera storia dei fratelli Frattasio, il re delle musicassette contraffatte negli anni ’80, approda al cinema raccontata da Sydney Sibilia, che ha diretto la trilogia Smetto quando voglio e L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. Mixed By Erry, film dal carattere piuttosto personale, nasce dall’esperienza diretta del regista e dal suo primo approccio con la musica: “Nella zona dove abitavo io a Salerno non c’era propriamente un negozio di dischi. Quindi andavi alla bancarella, dicevi l’album che volevi e il venditore ti chiedeva: ma la vuoi falsa, o la vuoi falsa/originale? E io preferivo quest’ultima che era appunto Mixed by Erry” - ha spiegato. Il film è stato girato principalmente a Napoli, (per le vie dei Tribunali, piazza Mercato, Forcella) con alcune scene a Roma e a Sanremo. Nel ruolo di Enrico c’è Luigi D’Oriano, al suo debutto sul grande schermo come protagonista (lo avevamo visto in Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi nel 2015). Insieme a lui Giuseppe Arena (Peppe), che ha esordito ne L’imbalsamatore di Matteo Garrone (2002) ed Emanuele Palumbo (Angelo), che ha recitato in Californie (2021) e Nostalgia (2022).

«È una storia entusiasmante, incredibile ma vera, piena di musica e ambizione, e soprattutto ispirata a eventi realmente accaduti. Sono felicissimo di poter finalmente raccontare la storia di Erry e dei suoi fratelli, una storia che ho vissuto in prima persona da ragazzo, e che mi ha sempre fatto pensare a come talento e passione non abbiano nazionalità e superino ogni confine. Del resto anche a Forcella possono nascere i DJ» (Sydney Sibilia).

CURIOSITÀ SU MIXED BY ERRY
Le riprese del film, durate otto settimane, si sono svolte tra Roma, Napoli e Sanremo.

FRASI CELEBRI DI MIXED BY ERRY (dal trailer ufficiale del film):
- Uomo: Chi di voi tre è Mixed by Erry?
- Erry (Luigi D’Oriano): Tecnicamente tutti e tre, soprattutto se parliamo in termini siciliani.
- Uomo: Uaglio’! Erry chi ca**’ è?
- Erry: È lui!

- Erry: Questi ci vogliono fare la guerra?! E noi ci prepariamo a vincerla mo la guerra!

FOCUS SU MIXED BY ERRY
Chi erano davvero i fratelli Frattasio? Tutto ha inizio tra i vicoli di Forcella negli anni ’80 quando a Napoli Maradona diventa quasi un dio. È in quel periodo che Enrico Frattasio, per tutti dj Erry, inventa un fenomeno destinato a durare per anni: la pirateria. Il giovane, insieme ai fratelli Peppe e Angelo, mette su una vera e propria industria musicale, registrando i dischi sulle musicassette, che poi venivano vendute sulle bancarelle per strada. Quello che era iniziato all’interno di un negozio, diventa in poco tempo un’attività conosciuta in tutto il mondo, raggiungendo persino il continente asiatico.
Il successo fu così grande da spingere altri contraffattori a creare delle false copie delle cassette dei Frattasio. Tanto che questi decisero di creare un marchio dal nome Mixed by Erry, la dimensione ideale per un ascolto pulito. Coniando addirittura un nuovo termine nel gergo musicale: quello del “falso originale”, ossia creato da Erry. Nel 1997 viene arrestato insieme ai fratelli con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al falso.

 

COMMENTO   Mixed By Erry è un film godibilissimo e tutto da assaporare per la sapienza con cui narra una storia vera che sembra una favola e ci riporta in un'epoca analogica, raccontando il riscatto di tre fratelli che si inventano un modo per uscire da una situazione in apparenza senza speranza, fino alle inevitabili conseguenze. Si ride, ci si commuove e non ci si annoia mai, grazie a una scrittura e una regia ispirate e all'ottima qualità delle performance, a partire dai tre giovanissimi e finora sconosciuti protagonisti. (Daniela Catelli - Comingsoon.it)
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Per come la pensa la sottoscritta, dovrebbero esserci più registi come Sydney Sibilia nel cinema italiano. Veri e propri archeologi metropolitani, capaci di portare alla luce storie quasi dimenticate ma vitali, originali e drammaticamente divertenti, che raccontano molto del nostro Paese e parlano a più generazioni. E che lo fanno, per di più, senza annoiare, con un senso del ritmo e dello spettacolo sempre presente. Così, dopo L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, ma a parer nostro in modo migliore, torna finalmente al cinema Mixed by Erry, quinto film del regista esploso con la trilogia di Smetto quando voglio, a ricordarci che è esistita un’epoca digitale in cui la musica era un oggetto fisico, da comprare, scambiare, regalare tra amici e fidanzati, e nel nastro di un’audiocassetta erano rinchiusi sogni e speranze di una generazione.

Anche se non è esattamente tale, il film ha le basi di una storia di riscatto, quello di tre fratelli cresciuti nel rione Forcella nella Napoli degli anni Ottanta, con una madre giovane e protettiva e un padre che campa “onestamente” vendendo al mercato agli acquirenti whisky a base di té. Una piccola truffa, per evitare di finire in giri più brutti e pericolosi, che sembra il destino di molti che vivono nel quartiere. Per Enrico Frattasio (Luigi D’Oriano), il più timido dei figli, appassionato cultore di musica fin da bambino, il sogno è quello di diventare un deejay, mestiere improbabile per uno come lui. Ma una passione non si può spegnere, ed Enrico, che all’inizio le fa solo per amici e parenti, continua a creare compilation personalizzate delle hit del momento, poi coi fratelli mette su un negozio e infine una vera e propria impresa industriale (e professionale) di vendita, dando lavoro a centinaia di persone sottratte al contrabbando di sigarette. La loro ascesa sembra inarrestabile, le audiocassette Mixed by Erry sono richiestissime ovunque e la loro necessità di ingenti quantitativi di nastri vergini desta l’attenzione delle grandi industrie del Nord. Il loro acerrimo nemico – in un momento in cui non esiste una legge che tuteli il diritto d’autore dalla pirateria è un finanziere, disposto a tutti pur di fermarli.

Fin dall’inizio del film - che non ha nessuna ambiguità sul tema della pirateria - sappiamo che non andrà a finire bene per Enrico e i suoi fratelli, oggi sulla sessantina e impegnati in commerci più leciti. Ma quello che conta è altro: la ricostruzione (perfetta) di un’epoca in cui c’erano anche grandi gioie collettive (lo scudetto del Napoli) e una creatività in ebollizione che cercava di reinventare la vita in una città divisa tra tragiche alternative, stereotipi centenari e drammatici problemi reali, con una voglia di riscatto che negli anni Novanta fece della capitale campana uno dei centri della vita culturale del Paese. C’è una voglia di vivere feroce, di divertirsi, ballare, stare in compagnia e di emergere (per molti cantanti neomelodici entrare in una compilation mixed by Erry era come vincere una gara canora). Chiunque abbia vissuto a Napoli in quegli anni ricorda il clima che vi si respirava e le bancarelle colme di queste cassette, così diffuse e ambite da dare origine addirittura a copie contraffatte, primo caso di un pirata piratato nella storia della falsificazione. I nastri di Enrico Frattasio erano registrati in modo professionale, copie fedeli degli originali, introdotti dalla sua voce e con tracce bonus. Il colmo si raggiungeva durante il festival di Sanremo, quando, a manifestazione ancora in corso, le compilation delle canzoni in gara era già in vendita.

Tutto questo e non soltanto – l’amicizia, la fratellanza, l’importanza degli affetti famigliari - viene raccontato da un film che è la perfetta fotografia di un’epoca e parla a più generazioni: dai quarantenni come il regista ai coetanei dei fratelli Frattasio, ma anche ai ragazzi di oggi, affascinati dal revival di questi oggetti vintage e in apparenza preistorici come i nastri audio e i walkman, in un periodo in cui la musica è solo un file che chiunque può ascoltare gratuitamente. Un po’ quello che è successo anche al cinema con l’arrivo delle piattaforme streaming: per chi lo ha vissuto, niente potrà mai sostituire il fascino dell’esperienza collettiva in una sala comune di fronte a un grande schermo. E in modo analogo alle canzoni, possedere su un hard disk deperibile i film in versione digitale non è la stessa cosa dell’andare ad acquistare, in un negozio, la prima videocassetta o il dvd del nostro cult movie, magari per regalarlo a una persona cara. Mixed By Erry è però, al di là di tutto quello che ci fa venire in mente, un’esperienza godibilissima: divertente, a tratti commovente, scritto, girato e recitato benissimo, a partire dai tre sconosciuti protagonisti ventenni (c’è in D’Oriano un’eco della timidezza del primo Troisi che ci ha colpito e meritano la citazione anche il concreto Peppe di Giuseppe D’Arena e il più borderline Angelo di Emanuele Palumbo), con una colonna sonora d’epoca da paura, ottime track originali firmate da Liberato, una fotografia e una cura per il dettaglio che colpiscono per come sanno rendere l’atmosfera del periodo e ci convincono che la persistenza dei ricordi in certe persone (Sibilia era bambino negli anni di cui racconta) è più efficace e veritiera della dichiarata meticolosità delle ricerche che spesso producono ricostruzioni ridicole come quelle di House of Gucci.

L’impresa meridionale dei fratelli Frattasio non poteva trovare casa migliore che in Groenlandia, la società creativa di Matteo Rovere e Sydney Sibilia, cui Raicinema ha fornito il necessario supporto per realizzare al meglio questo film. Ultima nota sul cast: una bella sorpresa Adriano Pantaleo e Cristiana Dell’Anna nel ruolo dei genitori, splendido il piccolo ruolo dell’esponente della Milano da bere di Fabrizio Gifuni e a tratti esilarante il ritratto del buono/cattivo Fortunato Ricciardi di Francesco Di Leva, uno degli attori più talentuosi e trasformisti in circolazione. E mi raccomando: siete già abituati coi cinecomic Marvel, dunque non uscite appena partono i titoli di coda perché c’è una scena bonus che svela uno dei misteri che fanno impazzire il finanziere nella storia. Anche in questo caso, come in altri momenti del film, non ci chiediamo dove finisca la realtà e dove inizi la fantasia, che è un altro dei motivi per cui ci è piaciuto così tanto.

di Daniela Catelli
Saggista traduttrice e critico cinematografico
Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità